Come siamo messi in Italia con le auto elettriche (e perché si potrebbe fare meglio)

Secondo un recente sondaggio, sono diversi i motivi per cui nel nostro Paese il mercato della auto elettriche ha il freno tirato: costi elevati e scarsa conoscenza

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

I costi delle auto elettriche sono percepiti come troppo alti dagli italiani, a causa dell’incertezza economica legata alla crisi internazionale. La confusione e la scarsa conoscenza da parte dei consumatori delle caratteristiche e delle differenze tra le diverse tecnologie ne frenano una più ampia diffusione nel nostro Paese.

Il sondaggio di Areté

Areté, azienda leader nella consulenza strategica, ha appena condotto un’indagine dal titolo “Vendita di solo auto elettriche dal 2035, cosa ne pensano gli italiani?”. Il sondaggio aveva l’obiettivo di indagare la conoscenza e la propensione alla mobilità elettrica e capire, al contempo, cosa pensano gli italiani degli obiettivi fissati a livello europeo al 2035 per la decarbonizzazione.

Lo scenario

L’88% degli italiani usa ancora un’auto con motore a combustione, ma c’è una crescente quota di coloro che soluzioni alternative come l’ibrido (9%) o l’elettrico (2%). Tuttavia, 6 italiani su 10 non hanno mai provato un’auto elettrica. Tra coloro che l’hanno provata, l’87% ha espresso un giudizio positivo, apprezzandone la silenziosità, la dotazione tecnologica, la comodità d’uso in città, il cambio automatico e l’accelerazione immediata. Solo il 13% ha riscontrato delle criticità.

In calo la propensione per l’elettrico

L’aumento della crisi economica ed energetica sembra essere un freno alla propensione all’acquisto di veicoli elettrici. Se a marzo l’87% del campione dichiarava di volerli acquistare in futuro, ora la percentuale è scesa al 63%. Le ragioni che guidano la scelta elettrica sono principalmente economiche (51%) e ambientali (32%). Tra gli “scettici” verso i veicoli elettrici, la maggioranza teme l’autonomia delle batterie e la diffidenza verso la tecnologia.

I costi elevati rappresentano il freno maggiore

Da sempre uno dei temi chiave quando si parla di elettrico è il costo delle vetture: quanto sono disposti a pagare gli italiani per avere un’auto elettrica? La risposta è meno di 30mila euro, un dato che offre una spiegazione chiara del perché la diffusione di questi veicoli stenti ancora a decollare nel nostro Paese.

Elettrico ed ibrido, regnano indecisione e confusione

I motivi della scarsa diffusione di questi veicoli non risiedono solo nel loro elevato costo. Infatti, tra i motivi c’è anche la scarsa conoscenza degli italiani rispetto a questo tipo di autovetture. Quanti realmente conoscono il loro funzionamento, le modalità di ricarica, i quantitativi di emissioni prodotte, i loro costi di gestione e l’autonomia? Complessivamente a regnare sono ancora l’incertezza e la confusione. Nonostante i forti investimenti operati dalle Case automobilistiche nella promozione di questi veicoli, 6 italiani su 10 ammettono di non conoscere le differenze tra le diverse tecnologie ibride (MHEV, HEV, PHEV) e l’elettrico.

Ma non solo: il 61% degli intervistati non è al corrente del fatto che i motori ibridi presentino significative differenze a seconda della tipologia (full, mild e plug-in), il 40% pensa che tutte le vetture ibride ed elettriche siano auto a emissioni zero, il 47% reputa che si possa ricaricare l’auto elettrica direttamente alla presa della corrente senza alcuna modifica al contratto della luce, né installazioni di apparecchiature particolari; infine il 47% pensa che tutte le ibride siano in grado di percorrere almeno 50 km viaggiando in modalità elettrica. Senza contare che gran parte degli intervistati, interrogati sui tempi e sulle modalità di ricarica delle vetture elettriche e sui costi di gestione, ammette di non sapere.

Il pensiero degli italiani sugli obiettivi FIT for 55

Più di 4 italiani su 10 dubitano che l’obiettivo di avere solo auto completamente elettriche dal 2035, come stabilito dagli obiettivi FIT for 55, sarà raggiunto. Questo perché l’energia elettrica è molto costosa, ci sono pochi punti di ricarica e non c’è un calendario definito delle attività che devono accompagnare la transizione.

La conoscenza come chiave di successo per le auto elettriche

Massimo Ghenzer – Presidente di Areté, sottolinea che i dati del sondaggio testimoniano un significativo interesse per le auto elettrificate. All’aumento di interesse però non corrisponde un adeguato aumento della conoscenza circa le caratteristiche di questi prodotti. A prevalere è ancora la confusione che genera incertezza nella scelta del veicolo più adatto alle proprie esigenze.

Serve oggi un nuovo sforzo da parte delle Case automobilistiche per riuscire a comunicare in modo efficace le nuove motorizzazioni e, contestualmente, è necessario fare chiarezza su alcuni aspetti critici, come i punti di ricarica, il costo della ricarica, la reale durata delle batterie e la produzione di energia da fonti rinnovabili. Solo così si potrà superare lo scetticismo che ancora avvolge alcune tematiche chiave per questo mercato.