Nuovo contratto per le Pa locali, aumenti in arrivo: di quanto

Accordo raggiunto tra Aran e gli enti locali che gonfierà le buste paga dei dipendenti pubblici in tutta Italia

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Circa 430mila dipendenti pubblici degli enti locali vedranno crescere il proprio stipendio in media di 117,53 euro mensili. L’aumento è frutto dell’intesa preliminare firmata tra l’agenzia per la contrattazione nelle Pa, Aran e i sindacati.

Nuovo contratto per le Pa locali, aumenti in arrivo: l’accordo

I dipendenti pubblici di Comuni, Province, Regioni, Camere di Commercio e strutture socio sanitarie potranno dunque beneficiare, come comunica il ministero della Funzione pubblica, “dell’ipotesi del nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto delle Funzioni locali per il triennio 2019-2021.”

L’incremento retributivo medio per gli impiegati degli enti pubblici sarà dunque di 100,27 euro mensili per tredici mensilità che, grazie all’integrazione delle risorse aggiuntive pari allo 0,55% e lo 0,22%, raggiunge l’importo di 117,53 euro. Gli arretrati medi del contratto sono pari a circa 1.727,63 euro.

L’accordo comprende anche diverse modifiche del trattamento normo-economico del personale del pubblico impiego locale come la “revisione del sistema di classificazione del personale adeguandolo alle peculiari esigenze organizzative e gestionali degli enti.” e “una rivisitazione del sistema degli incarichi di posizione organizzativa e di elevata qualificazione, aumentandone la rilevanza.”

Quello firmato con per gli enti locali dall’Aran è il terzo contratto sottoscritto dopo quello per le Funzioni centrali e la Sanità dall’inizio del governo Draghi, mentre sono in corso con i sindacati le trattative per l’accordo collettivo per il personale di Istruzione e ricerca.

“Al Dipartimento della Funzione pubblica sono stati invece sottoscritti gli accordi per il comparto Sicurezza e Difesa, per i Vigili del Fuoco e per la carriera prefettizia” si evidenzia nel sito del ministero.

Nuovo contratto per le Pa locali, aumenti in arrivo: le novità

Altra novità del contratto sarà rappresentata da un “nuovo regime delle progressioni economiche orizzontali” che prevede incrementi stabili dello stipendio come riconoscimento di un maggior grado di competenza professionale progressivamente acquisito dai dipendenti.

Tra le novità è stata poi introdotta un’importante modifica sulla disciplina del giorno festivo infra-settimanale per il personale turnista.

Come già previsto per le Pubbliche amministrazioni è stato disciplinato anche il lavoro a distanza nelle due tipologie di lavoro agile e lavoro da remoto, che sostituiscono la precedente tipologia del telelavoro.

Ma nel 2022 non sono solo i dipendenti pubblici degli enti locali a vedersi recapitare un aumento in busta paga. Tra i lavoratori della Pa che riceveranno stipendi più corposi ci saranno inoltre quelli del comparto difesa: l’accordo, raggiunto a fine 2020 ma poi pubblicato in Gazzetta Ufficiale a giugno 2022, prevede per militari, poliziotti e vigili del fuoco un incremento pari a circa il 4% dello stipendio, con importi medi di 130 euro (comprese di competenze accessorie). Riconosciute, inoltre, per queste categorie tutti gli arretrati già maturati e spettanti di diritto. Gli assunti presso i ministeri, le agenzie fiscali e gli enti pubblici non economici riceveranno invece 105 euro a regime, che si vanno ad aggiungere ai 20 euro erogati nel cedolino di gennaio e ai 1.800 euro di arretrati.