ACI sbarca su IO: dal bollo auto al certificato di proprietà, cosa si può fare tramite app

Alcuni servizi dell'Automobile Club d'Italia sono adesso disponibili sull'app IO. Dal bollo auto ai certificati di proprietà, ecco cosa si può fare

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Importanti novità arrivano dall’Automobile Club d’Italia. Alcuni servizi ACI sono infatti adesso disponibili sull’app IO. L’app IO permette di interagire facilmente con la Pubblica amministrazione, locale e nazionale, raccogliendo tutti i servizi, le comunicazioni, i pagamenti e i documenti in un’unica app, in modo sicuro e sempre a portata di mano.

Per iniziare a utilizzare IO, è necessario registrarsi con le credenziali SPID o, in alternativa, con la Carta d’Identità Elettronica (CIE). In seguito alla prima registrazione, è possibile accedere più facilmente digitando il PIN scelto o tramite riconoscimento biometrico, cioè con impronta digitale o riconoscimento facciale.

Questo rende IO un canale sicuro: autenticarsi all’app tramite un’identità digitale forte (SPID o CIE) significa garantire la propria identità certa e inequivocabile agli enti che erogano i servizi. Inoltre, il PIN e i dati biometrici usati per accedere all’app vengono conservati criptati solo nel proprio telefono.

Quali servizi ACI sono disponibili sull’app IO

Per quanto riguarda l’ACI, ricordiamo che le competenze in materia di tasse automobilistiche, dal 1° gennaio 1999, sono state trasferite alle Regioni a Statuto Ordinario e alle Province Autonome di Bolzano e di Trento. Queste Regioni e Province possono affidare a terzi le attività di controllo e di riscossione delle tasse automobilistiche, mentre altre funzioni per alcune Regioni a Statuto Speciale sono svolte dal Ministero delle Finanze.

Cosa cambia da oggi? Con l’arrivo dell’ACI sull’app IO tutti gli iscritti all’applicazione gratuita dei servizi pubblici avranno una serie di agevolazioni. Ecco quali:

  • ricezione di un promemoria in prossimità della scadenza del pagamento del bollo auto (basta essersi iscritti almeno un mese prima della scadenza del pagamento): è poi possibile procedere al pagamento se si è residenti nelle Regioni e nelle Province Autonome con le quali ACI coopera per la gestione della tassa automobilistica
  • ricezione di una notifica quando viene trascritto un evento su un veicolo intestato, come ad esempio un fermo amministrativo.

Non solo. Oltre a queste novità subito operative, in futuro ACI aggiungerà nuovi servizi sull’app IO e sarà possibile ricevere un riepilogo dei certificati e delle attestazioni digitali di proprietà dei veicoli intestati emessi per le pratiche presentate al PRA a partire dal 5 ottobre 2015 (nel riepilogo non sono presenti i veicoli intestati che hanno un certificato di proprietà cartaceo).

Quando si paga il bollo auto e quanto costa

Tutti i residenti in una Regione o Provincia abilitata al servizio possono pagare le tasse automobilistiche online. A seconda della Regione è possibile pagare il bollo corrente per targa e gli avvisi di pagamento e avvisi di accertamento per Codice Avviso PagoPA (IUV) o numero pratica.

Accedendo al sito si può pagare senza inserire i dati personali e dei veicoli di propria competenza o che sono stati memorizzati in fase di pagamento tramite questo servizio. Inoltre, è possibile consultare i pagamenti precedenti. In alternativa, è possibile procedere senza credenziali, inserendo manualmente i propri dati personali e quelli dei veicoli.

Il bollo per il periodo tributario in corso può essere pagato a partire dal 1° giorno del mese successivo a quello di scadenza, o dopo qualche giorno dalla data di immatricolazione, nel caso di primo pagamento.

Gli avvisi di pagamento e avvisi di accertamento si possono pagare solo se non è scaduto il termine di pagamento, inserendo il Codice Avviso PagoPA (IUV) o il numero pratica e la Regione che ha emesso l’atto. Per la Regione Lombardia gli avvisi bonari e gli atti di accertamento si possono pagare solo inserendo la targa e la scadenza del bollo pregresso.

Il costo del pagamento dipende dal Prestatore di Servizi di Pagamento (PSP) selezionato tramite pagoPA nel momento dell’acquisto. Un eventuale costo aggiuntivo dipende dal PSP selezionato. Il servizio è attivo tutti i giorni dalle 00.10 alle 23.40.

Come si paga il bollo auto

Il pagamento della tassa automobilistica, è assicurato dai seguenti intermediari alla riscossione:

  • pagoBollo on line (servizio online di ACI denominato Bollonet)
  • le Delegazioni ACI
  • le Agenzie Sermetra
  • gli esercizi convenzionati Banca 5
  • Poste Italiane, mediante pagamento on-line allo sportello e attraverso gli altri canali messi a disposizione
  • i punti vendita Lottomatica
  • le altre agenzie di pratiche auto autorizzate presenti sul territorio (Isaco, PTAvant, Stanet; Agenzia Italia Net Service)
  • banche e altri operatori aderenti all’iniziativa PSP tramite i canali da questi messi a disposizione (home banking, sportelli bancari, punti vendita SisalPay, app per smartphone e tablet, esercizi commerciali, ecc.).

I rinvii causa Covid

Ricordiamo anche che il decreto-Legge 15 gennaio 2021, n. 3 che reca misure urgenti in materia di accertamento, riscossione, nonché adempimenti e versamenti tributari, entrato in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione, aveva spostato dal 31 dicembre 2020 al 31 gennaio 2021 il termine finale di scadenza dei versamenti derivanti da cartelle di pagamento, nonché dagli avvisi esecutivi previsti dalla legge, relativi alle entrate tributarie e non, sospesi dal decreto 18/2020.

Per effetto di questo intervento, la sospensione degli stessi versamenti opera senza soluzione di continuità dalla data iniziale della stessa fino alla data del 31 gennaio 2021: sono, pertanto, stati sospesi i versamenti derivanti da cartelle di pagamento in scadenza dall’8 marzo 2020 (dal 21 febbraio 2020 per i soggetti con residenza, sede legale o sede operativa nei comuni delle zone rosse indicate nel Dpcm 1° marzo 2020) al 31 gennaio 2021, che devono essere dunque stati effettuati entro il mese successivo alla scadenza del periodo di sospensione, cioè entro il 28 febbraio 2021.