Quali agevolazioni ci sono per i veicoli storici? Esiste davvero una riduzione del bollo auto? Sono diversi i dubbi e le perplessità che circolano in questi giorni, anche a seguito di una serie di articoli usciti sul web, in cui si parlava di nuove agevolazioni. Purtroppo, non circola alcuna novità sul bollo auto: le regole sono sempre le stesse: nel caso in cui i veicoli abbiano più di 20 o 30 anni, e siano considerati di interesse storico, sono previste alcune agevolazioni.
Ma cerchiamo di capire quando è possibile accedere a queste agevolazioni. Ma è bene ricordarlo: non sono una novità del 2024. Sono in vigore da un po’ di tempo.
Indice
Cosa sono le auto di interesse storico
Generalmente il bollo auto aumenta man mano che il veicolo invecchia. Sempre che non rientri tra quelli di interesse storico. Per essere considerato tale – e riuscire ad avere le agevolazioni sulla tassa automobilistica – il mezzo deve avere più di vent’anni ed essere iscritto in uno dei registri storici individuati dall’articolo 60 del Codice della Strada. I più importanti presenti in Italia sono:
- Asi;
- Storico Lancia;
- Italiano Fiat;
- Italiano Alfa Romeo;
- Storico Fmi.
Questi sono gli enti che hanno il compito di salvaguardare il patrimonio culturale costituito dalle auto d’epoca e verificare che siano effettivamente dei pezzi storici.
Per poter iscrivere il proprio veicolo in questi registri, il proprietario deve essere in grado di fornire una certificazione attraverso la quale attestare che la macchina sia completamente ed interamente originale – deve essere, in altre parole, come uscita di fabbrica – salvo le modifiche tecniche che ne permettano la circolazione su strada.
La certificazione arriva solo se l’auto è originale ed è in perfetto stato. Gli interni, inoltre, devono essere come quelli di un veicolo appena uscito dalla fabbrica. Una volta ottenuta l’iscrizione, il proprietario può aspirare ad ottenere uno sconto del bollo auto, che, in certi casi, può diventare una vera e propria esenzione.
Dopo quanto tempo un’auto diventa storica
Almeno fino al 2014, una vettura veniva considerata storica se era stata immatricolata da almeno 20 anni. Ed aveva diritto ad ottenere l’esenzione dal bollo auto. La Legge di Stabilità 2015 ha cambiato le regole del gioco: perché il veicolo sia realmente storico devono essere passati almeno 30 anni dalla prima immatricolazione.
Questo significa che, oggi come oggi, sono necessari almeno trent’anni perché un veicolo venga considerato storico e possa beneficiare dell’esenzione dal bollo auto. Cosa succede, invece, per i veicoli che hanno un’età compresa tra i 20 ed i 29 anni? In alcuni casi possono essere considerati di interesse storico e i proprietari possono accedere a degli sconti sulla tassa automobilistica.
I veicoli che hanno un’età compresa tra i 20 ed i 30 anni possono diventare eleggibili ad auto storiche nel momento in cui rientrano tra quelle riportate in un’apposita lista redatta dall’Aci, chiamata Lista di Salvaguardia dell’Aci Storico.
Lista di Salvaguardia dell’Aci Storico: in cosa consiste
Volendo sintetizzare al massimo la Lista di Salvaguardia dell’Aci Storico è un elenco nel quale rientrano le auto con un’anzianità compresa tra i 20 ed i 29 anni, che viene pubblicato periodicamente all’interno del sito dell’Aci Storico.
Tutti i modelli contenuti al suo interno sono considerati meritevoli di attenzione e salvaguardia storica. L’elenco è stato stilato con un obiettivo ben preciso: cercare di restringere il più possibile i veicoli che sono realmente di interesse storico in modo da evitare che vengano considerati come tali tutti i mezzi che hanno superato vent’anni.
Bollo auto, quando spetta l’esenzione
Le norme vigenti prevedono che per i veicoli con più di trent’anni sia prevista un’esenzione completa dal pagamento del bollo auto. In questo caso l’esenzione è automatica: non è necessario presentare alcun tipo di domanda. Entrando un po’ più nel dettaglio è previsto che:
- i veicoli con più di 30 anni siano esonerati dal pagamento del bollo auto;
- i veicoli di interesse storico e collezionistico, con un’anzianità compresa tra i 20 ed i 29 anni, abbiano una riduzione pari al 50% del bollo auto. L’agevolazione spetta unicamente se risultano essere in possesso del Certificato di Rilevanza Storica che deve essere stato rilasciato da uno dei Registri storici di cui all’art. 60 del codice della strada (Registri ASI, Storico Lancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI) e con l’aggiornamento della carta di circolazione con l’indicazione del CRS;
- è necessario, per ottenere la riduzione o l’esenzione dal bollo auto, che i veicoli storici non siano adibiti ad uso professionale.
Nel caso in cui il veicolo storico ultratrentennale dovesse circolare su strada, il proprietario deve versare una quota annuale pari a 28,40 euro per le auto e a 11,36 euro per le moto (le cifre variano di poco da regione a regione).
Le auto storiche possono circolare?
Al di là dell’obbligo di pagare il bollo auto una domanda è lecita: le auto storiche possono circolare? Si possono recare esclusivamente alle manifestazioni e agli eventi o possono essere utilizzate regolarmente. L’Aci ha avanzato delle proposte in merito alla libera circolazione delle auto d’epoca, ma per il momento non se n’è fatto ancora nulla. Questi mezzi, infatti, non possono circolare nei centri storici e nelle zone ZTL.
Per le auto storiche riconosciute come tali, che hanno un’età compresa tra i 20 e i 40 anni, in Piemonte sono escluse dai provvedimenti di limitazione al traffico nei festivi e prefestivi. Possono circolare sempre se hanno più di 40 anni.
In sintesi
Le auto storiche non pagano il bollo auto. Sono ritenute tali quelle che hanno un’età superiore a 30 anni. Per quelle con un’età compresa tra i 20 ed i 29 anni devono essere considerate di interesse storiche e rientrare in un particolare elenco: ma hanno diritto esclusivamente ad una riduzione.