Dal posto fisso al “posto figo”: la Pa recluta giovani

Orietta Berti è la madrina della campagna con la quale il ministero della Funzione Pubblica punta ad attrarre giovani e professionisti

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Superare lo stereotipo del dipendente pubblico mediocre e indolente rappresentato in mille film (da Fantozzi a Checco Zalone) e di un settore pubblico visto come luogo di ripiego dove barattare sogni infranti in cambio del mitologico “posto fisso”, e rappresentare al contrario una pubblica amministrazione dinamica, moderna,  attrattiva e a colori. È la sfida della campagna di comunicazione “Più che un posto fisso, un posto figo!” del Dipartimento dell’Informazione e l’Editoria e del Dipartimento della Funzione pubblica.

La campagna “Più che un posto fisso, un posto figo!”

La campagna è stata presentata a Roma giovedì 14 settembre alla presenza, fra gli altri, del ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo e del Sottosegretario all’Editoria Alberto Barachini.

Nello spot di 30 secondi una architetta comunale di nome “Lucia” si reca al lavoro in biciletta armata di sorriso ed entusiasmo, e racconta in modalità selfie story una giornata tipo al lavoro salutando altri impiegati pubblici appagati quanto lei e produttivi, sia in ufficio che in collegamento smart. Madrina della pubblicità è Orietta Berti, che si connette in videochiamata con Lucia per domandarle “come va con il posto fisso nella pubblica amministrazione”.

Target giovani e professionisti

Attrarre talenti verso il posto fisso è una necessità: a maggio Fp-Cgil denunciava la scopertura del 57,2% dei posti Inps disponibili in Lombardia. Il sindacato parlava di un tasso di rinunce post concorso del 29%. Il motivo: l’altissimo costo della vita in rapporto agli stipendi di un impiegato fresco di assunzione nella pubblica amministrazione.

La pubblicità, che viene trasmessa sui canali TV e radio Rai a partire da venerdì 15 settembre, ha come target giovani e professionisti. Si tratta di una campagna multipiattaforma: predisposti materiali social ad hoc con contenuti dinamici per reel e stories.

“Il progetto di comunicazione è stato scelto tra quelli delle tredici agenzie creative che hanno partecipato alla procedura comparativa a seguito della pubblicazione della richiesta di offerta sul Mepa e punta a raggiungere, in particolare, le nuove generazioni”, si legge sul sito del ministero. “Le competenze e la visione dei giovani sono infatti fondamentali per una Pubblica amministrazione al passo con i tempi, in grado di soddisfare le nuove esigenze di cittadini e imprese, a cui il Dipartimento sta lavorando con tutte le opportunità d’impiego disponibili sul portale unico del reclutamento inpa.gov.it”.

Superare il mito del posto fisso

“ll mito del posto fisso è ormai superato”, commenta il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, che con lo spot intende lanciare un messaggio “forte” e “provocatorio” al fine di “rinnovare l’immagine del lavoro pubblico, inteso come opportunità di crescita personale e occasione di mettersi al servizio della collettività”.

E sono molti i concorsi pubblici, dopo anni di blocco del turnover, che stanno apportando nuovo sangue alla pubblica amministrazione. Da quest’anno c’è poi una novità: i posti riservati ai volontari del Servizio Civile.

La Pa ha anche lanciato Syllabus, piattaforma che permetterà a tutti i dipendenti di sviluppare le proprie competenze in linea con il Pnrr.

“Dobbiamo fare in modo che la Pubblica amministrazione non sia vissuta come un’esperienza di serie B”, dice Zangrillo. Il motivo: “I giovani non cercano soltanto la stabilità. Non si accontentano di un posto fisso, vogliono avere un lavoro che sia capace di valorizzarli, che dia loro opportunità di crescita e che consenta loro di bilanciare l’aspetto professionale con la vita privata”. Scopo di attrarre giovani talenti è anche quello di rispondere alle esigenze di un Paese che ha bisogno di personale recettivo e versatile, capace di affrontare le sfide della modernità.

Per approfondire:

L’immagine in apertura viene messa a disposizione dal ministero della Funzione pubblica ed è utilizzata con modifiche dietro licenza CC-BY-NC-SA 3.0 IT.