Pa, anche i dipendenti daranno un voto ai superiori: il nuovo sistema

Il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ha messo a punto delle nuove regole di valutazione tra impiegati e dirigenti all'interno degli uffici

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Un nuovo sistema di valutazione dell’amministrazione pubblica che permetterà al dipendente di giudicare l’operato dei dirigenti. Nel corso dell’ultima Conferenza unificata Stato-Regioni, il ministro per la Pa, Paolo Zangrillo ha presentato una direttiva in materia di misurazione e valutazione della performance individuale, che i dipendenti pubblici non saranno più valutati soltanto dai superiori, ma riceveranno i voti anche da colleghi e sottoposti, senza gerarchia e in forma anonima.

Il nuovo sistema

Un sistema orizzontale, in parallelo ai meccanismi di valutazione verticali, caratterizzato, come spiegato nella direttiva, da “modelli continui e circolari di feedback, basati sul dialogo tra valutatore e valutato, prevedendo, ad esempio, performance interviews a cadenza trimestrale, anche con momenti di autovalutazione”.

Come riportato dal ‘Corriere della Sera’, il ministro Zangrillo prevede anche due livelli di valutazione per i dirigenti: un primo giudizio avverrà tra pari grado, con altri funzionari con cui si ha un rapporto quotidiano, mentre il secondo sarà espresso dai superiori quindi direttori e dirigenti apicali.

Per queste figure di vertice delle Pa, circa 177 mila in Italia, l’analisi ruoterà attorno a competenze chiave per il ruolo, come la leadership o la capacità di coinvolgere e riconoscere i talenti nei propri team.

La valutazione inoltre, spiega la direttiva, dovrà essere differenziata: non tutti potranno avere il massimo dei voti, ma dovrà essere indicato anche un punteggio sotto il quale il giudizio può essere considerato negativo, mentre i dirigenti si distingueranno riceveranno un premio, così come previsto dai contratti collettivi di lavoro (qui per sapere come funziona la nuova app per i concorsi pubblici).

Tra le novità che interesseranno tutta la Pubblica amministrazione, imitando il modello americano, dovrebbe essere introdotto anche il premio per il “miglior dipendente del mese“, così fa incentivare la produttività e l’efficienza della macchina pubblica anche grazie a premialità di carattere non economico.

La direttiva presentata dal ministro Zangrillo fa cenno anche alla valutazione degli utenti che già oggi danno un voto sui servizi della Pa: secondo le nuove regole i cittadini giudicheranno la resa non del singolo dipendente, ma di un ufficio o una divisione specifica che ha fornito il servizio. Tra le ipotesi per valutare le amministrazioni la realizzazione di sondaggi a campione tra i cittadini (qui avevamo spiegato come funziona il sistema Syllabus introdotto dal ministro Zangrillo per la formazione nella Pa).

Gli obiettivi delle linee guida

Nel documento presentato alla Conferenza unificata Stato-Regioni, il ministro Zangrillo richiama dunque l’attenzione delle amministrazione al raggiungimento di questi principali obiettivi:

  • l’adozione di modalità di valutazione che vadano oltre – soprattutto per il personale dirigenziale – la sola valutazione effettuata dal superiore gerarchico e che coinvolgano una pluralità di soggetti, interni o esterni all’organizzazione, per arrivare gradualmente alla valutazione a 360°;
  • la corretta definizione della correlazione fra performance individuale e performance organizzativa;
  • la necessità che i Sistemi di misurazione e valutazione delle performance (di seguito SMVP) siano in grado di assicurare un’adeguata differenziazione delle valutazioni (alle quale la contrattazione collettiva deve adeguarsi) quale leva essenziale per l’efficace gestione delle risorse umane, utilizzando strumenti quali momenti di confronto, feedback, omogeneizzazione, che sono in grado di agire sul livello di equità percepita da parte dei soggetti valutati;
  • la definizione, all’interno del SMVP, di cosa l’amministrazione intenda per valutazione negativa, definendo, ad esempio, una soglia di punteggio minima (all’interno della scala di valutazione definita nel Sistema stesso) al di sotto della quale la valutazione deve intendersi negativa;
  • l’introduzione di forme di rewarding per chi ha contribuito maggiormente al miglioramento della performance dell’amministrazione.