Dopo Luciana Lamorgese, un altro prefetto diventa il capo del Viminale. Il nuovo ministro dell’Interno del Governo di Giorgia Meloni è infatti Matteo Piantedosi. Nonostante il curriculum in comune con la sua predecessora, il nuovo membro dell’Esecutivo è in realtà un uomo fidato di Matteo Salvini. Durante il governo gialloverde, infatti, fu il suo braccio destro. E con lui fu iscritto sull’elenco degli indagati.
Matteo Piantedosi torna al Viminale come ministro: la sua lunga carriera
Matteo Piantedosi è nato a Napoli il 20 aprile 1963. È sposato e ha due figlie. Ha conseguito la laurea in Giurisprudenza e l’abilitazione all’esercizio della professione forense. Nell’aprile 1989 è entrato nell’Amministrazione Civile dell’Interno, venendo assegnato alla Prefettura di Bologna dove, dopo diversi incarichi, ha ricoperto quello di capo di Gabinetto per otto anni.
Nel 2007 è stato nominato viceprefetto vicario della stessa Prefettura, fino al 2009, quando è stato chiamato al Ministero dell’Interno per dirigere l’Ufficio relazioni parlamentari. Nel 2011 è diventato capo di Gabinetto del Dipartimento per le Politiche del personale dell’Amministrazione Civile e per le Risorse strumentali e finanziarie.
Nel 2011 è diventato prefetto di Lodi. L’anno successivo è stato nominato come vicecapo di Gabinetto del Ministero dell’Interno e poi vicecapo di Gabinetto vicario. Sempre nel 2012 il Consiglio dei Ministri lo ha nominato vicedirettore generale della Pubblica sicurezza per l’attività di coordinamento e di pianificazione delle Forze di Polizia.
Dal 2014 al 2017 è stato Autorità di gestione dei programmi operativi nazionali Sicurezza per lo Sviluppo – Obiettivo convergenza 2007/2013 e Legalità 2014/2020, del programma operativo complementare per la programmazione 2014/2020, del Fondo europeo per le frontiere esterne 2007/2013 e del Fondo sicurezza interna 2014/2020.
È stato anche a capo della Commissione consultiva per l’attuazione del servizio del numero unico europeo per le emergenze, secondo il modello della Centrale unica di risposta nel territorio nazionale. Dal 15 maggio 2017 al 10 giugno 2018 ha ricoperto poi l’incarico di prefetto a Bologna. L’11 giugno 2018 diventa capo di Gabinetto del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Rimane a Roma per diventare prefetto della città il 17 agosto 2020.
Il ministro Matteo Paintedosi fu indagato insieme a Matteo Salvini
Insomma, Matteo Piantedosi conosce bene il Viminale. E nella breve esperienza da ministro di Matteo Salvini durante il primo governo Conte, culminata con gli eventi del Papeete dopo poco più di anno, ha avuto il difficile compito di attuare la dura linea del segretario della Lega in materia di immigrazione. Definendo così la strategie dei decreti Sicurezza e dando vita alla stagione dei porti chiusi.
Matteo Piantedosi ha condiviso con il leader del Carroccio anche le scelte più controverse, tanto che è stato indagato insieme all’ex ministro per i casi Open Arms, Diciotti e Alan Kurdi. Le accuse contro l’attuale capo del Viminale sono state archiviate, mentre Matteo Salvini è ancora a processo a Palermo per sequestro di persona per aver negato lo sbarco in territorio italiano per 19 giorni alla nave della ong spagnola Open Arms che viaggiava con 107 migranti.
Anche il governo Meloni, dunque, potrebbe decidere per una stretta contro l’immigrazione, riprendendo l’eredità di Matteo Salvini. Che nel frattempo è diventato ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili. Pur non facendo parte del partito, Matteo Piantedosi è entrato nella squadra in quota Lega. Con lui anche il nuovo ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Per quanto riguarda il Ministero dello Sviluppo economico, invece, il numero uno AdolfoUrso è un uomo fidato di Giorgia Meloni.