Kamala Harris, chi sono i miliardari che la sostengono da George Soros a Melinda Gates

Nella sua corsa alla Casa Bianca, Kamala Harris può contare sul sostegno di un nutrito gruppo di falchi di Wall Street, immobiliaristi e tecnoguru. I nomi di spicco

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Pubblicato: 5 Agosto 2024 15:13

Con il passo indietro di Joe Biden, la democratica Kamala Harris ha aggiunto al ruolo di vicepresidente uscente quello di candidata alla guida della Casa Bianca. La grande imprenditoria e l’alta finanza non sono rimaste a guardare: se Donald Trump può contare sul sostegno di Elon Musk e di altri miliardari di orientamento conservatore, Kamala Harris non ha nulla da invidiare all’avversario dal momento che si è conquistata le simpatie di una serie di pezzi da novanta di Wall Street e del mondo dei media, del mattone e della Silicon Valley.

I sostenitori di Kamala Harris

Fra i pro-Kamala si annoverano il presidente del gestore patrimoniale Blackstone Jonathan Gray e Marc Lasry della società di investimenti creditizi Avenue Capital Management.

Ci sono poi il magnate dei media Barry Diller e il palazzinaro Bob Clark. Si contano inoltre l’amministratore delegato e presidente della banca Lazard Peter Orszag e Ray McGuire, il cofondatore della banca d’investimento tecnologica Evercore Isi Roger Altman e Robert Rubin, ex co-presidente di Goldman Sachs e segretario al Tesoro degli Stati Uniti durante l’amministrazione Clinton. Ci sono poi Blair Effron di Centerview e Brad Karp di Paul Weiss.

Fra i falchi di Wall Street che fanno il tifo per Kamala Harris ci sono il re degli speculatori nonché teorico della società aperta George Soros insieme al figlio Alex Soros. Così ha scritto Soros Jr su X: “È ora di unirci tutti intorno a Kamala Harris e battere Donald Trump. È la candidata migliore e più qualificata che abbiamo. Viva il sogno americano!”

C’è poi Reid Hoffman, co-fondatore di LinkedIn, che ha definito la vicepresidente “la persona giusta al momento giusto”.

Il milionario tech Vinod Khosla (co-fondatore di Sun Microsystems e fondatore di Khosla Ventures) ha affidato il suo pensiero a X: “Tempo di avere una convention aperta e di avere un candidato più moderato che possa facilmente battere Donald Trump”.

Il co-fondatore di Netflix, Reed Hastings, da sempre democratico di ferro, tifa per la Harris e ha donato 7 milioni di dollari per la sua campagna elettorale.

Sheryl Sandberg, ex direttore operativo di Meta, si è espresso in questi termini: “La vicepresidente Kamala Harris ha già fatto la storia una volta, diventando la prima donna nera e dell’Asia meridionale a ricoprire la sua carica, e la farà di nuovo a novembre. È una leader affermata, un’accanita sostenitrice dei diritti dell’aborto e la candidata più forte per guidare il nostro Paese”.

Melinda Gates punta su Kamala

Così ha scritto su X Melinda French Gates, miliardaria filantropa ed ex moglie del cofondatore di Microsoft Bill Gates: “Sostengo la vicepresidente Kamala Harris perché lei è quel leader. […] Durante i suoi anni alla Casa Bianca, ha dimostrato di saper guidare attraverso le crisi, spingendo al contempo per il cambiamento di cui abbiamo bisogno. Voglio che si batta per il nostro Paese nei prossimi quattro anni”.

Il sostegno dei coniugi Obama

L’ex presidente Barack Obama e Michelle Obama, oggi alla guida della fondazione omonima, hanno appoggiato la vicepresidente Kamala Harris tramite un video di 55 secondi: “Abbiamo chiamato per dirti che Michelle e io non potremmo essere più orgogliosi di appoggiarti e di fare tutto il possibile per farti superare queste elezioni e arrivare allo Studio Ovale”.