La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha parlato in Molise a margine della cerimonia di firma del patto di sviluppo e coesione con l’amministrazione della regione del Sud. La premier ha citato il Reddito di cittadinanza, misura abolita dal suo governo, criticandola e proponendo un’altra soluzione alla chiusura del divario tra nord e sud del Paese.
L’intesa tra Stato e Molise prevede l’investimento di circa 445 milioni di euro su tutto il territorio, divisi in una decina di settori economici diversi. Presenti alla cerimonia sindaci, rappresentanti delle istituzioni locali e parlamentari sia della maggioranza che dell’opposizione.
Le dichiarazioni di Meloni in Molise
Giorgia Meloni ha presenziato alla cerimonia per la firma del patto di sviluppo e coesione per il Molise a Campobasso. Dal capoluogo molisano la premier ha attaccato il Reddito di cittadinanza e ha proposto soluzioni alternative per chiudere il divario tra nord e sud del Paese, sempre più marcato negli ultimi anni.
“Ci sono due modi per tentare di combattere il divario Nord-Sud, c’è il Reddito di cittadinanza e le infrastrutture di cittadinanza. Il reddito era la risposta di chi non poteva risolvere il problema e manteneva le persone in una condizione di marginalità” ha dichiarato la presidente del Consiglio attaccando i sostenitori della norma.
“Le infrastrutture di cittadinanza sono le risposte di chi investe sul territorio per cambiare le opportunità, perché il territorio non è spacciato, il destino dipende da quanto può combattere a armi pari. È la risposta che cerchiamo di dare noi” ha poi concluso sull’argomento la premier.
L’accordo di sviluppo e coesione del Molise
Il documento firmato dal governo prevede una serie di investimenti per garantire lo sviluppo del Molise. Si tratta di 445 milioni di euro da distribuire sul territorio regionale in 10 ambiti economici differenti. I fondi saranno destinati per la maggior parte al settore dei trasporti, che riceverà più di 155 milioni di euro. Seguiranno quelli per l’aumento della competitività delle imprese, 76 milioni, e quelli per la riqualificazione urbana, 58 milioni.
“Noi siamo qui oggi per la firma dell’ accordo di coesione, ma non me ne vogliate se faccio mezzo passo indietro sul lavoro che il governo ha portato avanti. A monte della firma di questo accordo c’è un lavoro molto complesso e prezioso. Queste sono materie che non trovano grande diritto di cittadinanza sui media che spesso preferiscono la polemica quotidiana” ha commentato Giorgia Meloni.
“Quello col Molise è il sedicesimo Accordo di Coesione che firmiamo: mettiamo a disposizione di questo territorio circa 445 milioni di euro dei quali 37 erano già stati assegnati in anticipo nel 2021. Sono risorse imponenti per questo territorio che servono a finanziare 42 interventi, concentrati su alcuni ambiti strategici, a partire dalle infrastrutture” ha poi concluso la presidente del Consiglio.
Meloni ha poi commentato alcuni attacchi riguardo ai finanziamenti per la sanità pubblica, affermando: “Faccio un po’ di controinformazione a notizie che non corrispondo a verità. Il Fondo sanitario con l’ultima legge di bilancio arriva al massimo di sempre, 136 miliardi di euro. Quando c’era il Covid erano 12 miliardi”.
I dati a cui fa riferimento la presidente del Consiglio in questo passaggio sono quelli previsti nel documento di economia e finanza per la spesa sanitaria (133 miliardi), a cui sono sommati i 3 miliardi stanziati per il 2024 dal Governo. Non rappresentano quindi soltanto il denaro stanziato dall’esecutivo.