Esercitazione Nato con 90mila soldati per simulare un attacco russo: il messaggio a Putin

Non si vedeva una simulazione di guerra di tale portata dal 1988. Steadfast Defender 2024 vede il coinvolgimento di 32 Paesi

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Steadfast Defender 2024 è il nome della massiccia esercitazione Nato come non se ne vedevano da decenni. I numeri sono impressionanti: coinvolti 90.000 soldati, oltre 1.100 veicoli da combattimento, 80 aerei e 50 navi militari.

Steadfast Defender 2024

“Steadfast Defender 2024 inizierà la prossima settimana e durerà fino a maggio“, ha informato il generale americano Christopher Cavoli, comandante delle forze alleate in Europa. “L’Alleanza dimostrerà la sua abilità nel difendere l’area transatlantica con un trasferimento di truppe dal Nord America, in uno scenario di risposta a una minaccia militare”, ha aggiunto Cavoli. Il luogo dell’esercitazione si estenderà dal Nord America agli estremi confini orientali della Nato, vicino al territorio russo. Steadfast Defender 2024 sarà composta da una serie di operazioni militari minori, ma che avverranno sotto un’unica regia. Lo scenario delle esercitazioni verrà condizionato dagli sviluppi del conflitto in Ucraina. Per il generale Cavoli, “Steadfast Defender 2024 dimostrerà la capacità della Nato di rinforzare i movimenti di risorse e mezzi dal Nord America all’Europa”.

Ipotesi invasione dalla Russia

La maxi-esercitazione Nato intende simulare, fra le altre cose, uno degli scenari da incubo che da sempre agitano il sonno dei generali occidentali: un attacco della Russia. La Nato vuole testare la velocità di risposta delle truppe in caso di attacco russo contro uno dei 31 Stati membri. O 32 se si considera il possibile imminente ingresso della Svezia nell’Alleanza. L’esercito svedese, in ogni caso, parteciperà all’operazione.

Si tratta dell’operazione militare più grande dall’esercitazione Reforger del 1988 messa in atto durante la Guerra Fredda.

L’ammiraglio olandese Rob Bauer, presidente del comitato militare della Nato, ha affermato che Steadfast rappresenta una dimostrazione della nuova preparazione dell’Alleanza atlantica: “Si tratta di un numero record di truppe che possiamo schierare per svolgere un’esercitazione di quelle dimensioni, attraverso l’Alleanza, oltre l’oceano, dagli Stati Uniti all’Europa”, ha affermato.

Solo pochi giorni fa il quotidiano tedesco Bild aveva rivelato un rapporto segreto secondo il quale il Cremlino avrebbe avuto intenzione di spostare truppe in Bielorussia in vista di un possibile attacco, nel giro di un anno. Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, liquidò l’ipotesi come “una sciocchezza”.

Il messaggio a Vladimir Putin

Il messaggio indirizzato al Cremlino è chiaro: i paesi Nato, con in testa gli Stati Uniti, intendono mostrare i muscoli per scoraggiare eventuali nuove velleità di conquista russe. Ma non solo: destinatari secondari del messaggio sono l’Iran (che attualmente agisce tramite i suoi alleati, Hamas a Gaza e i ribelli Houthi in Yemen), la Cina (che da mesi non nasconde il proprio interesse per l’isola di Taiwan) e la Corea del Nord.

Fine di un’epoca

Per l’ammiraglio Bauer siamo alla fine di un’epoca: “I Paesi occidentali devono attendersi l’inatteso. Se vogliamo essere davvero efficaci, anche in futuro, abbiamo bisogno di predisporre una Nato in assetto di guerra”. E ancora: “È necessario che le realtà pubbliche e private cambino la loro mentalità. Stiamo passando da un’epoca in cui tutto era pianificabile, prevedibile, controllabile, in una nella quale ogni cosa può accadere in ogni momento“.