Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Elon Musk ha intenzione di destinare circa 45 milioni di dollari al mese fino a novembre a un Super Pac appena costituito per sostenere la candidatura dell’ex presidente Donald Trump alla Casa Bianca.
Come ormai fa da sempre ogniqualvolta voglia annunciare qualcosa, l’eccentrico imprenditore miliardario ha dichiarato il suo sostegno a Trump in un post su X dopo che l’ex presidente è stato ferito da un colpo di pistola mentre parlava a un comizio a Butler, in Pennsylvania.
Che cos’è un Super Pac?
Un Super Pac (Political Action Committee) è un tipo di organizzazione politica negli Stati Uniti che può raccogliere e spendere somme illimitate di denaro per influenzare le elezioni federali, statali o locali, a riprova che ormai la politica americana non la può fare chiunque ma soltanto chi ha le spalle ben coperte. A differenza dei Pac tradizionali, i Super Pac non possono donare direttamente ai candidati o coordinarsi con le loro campagne, ma possono finanziare pubblicità e altre attività per sostenere o opporsi a candidati specifici. Si tratta quindi di uno strumento fondamentale per supportare la campagna e avvicinare elettori.
Endorsment di Musk a Trump
Fino alla fine di giugno, Musk non aveva ancora donato alcuna somma a questo gruppo, chiamato America Pac, come emerge da una dichiarazione finanziaria trimestrale presentata nella serata di lunedì 15 luglio alla Commissione Elettorale Federale (Fec). Non è chiaro se Musk abbia effettuato donazioni nel mese di luglio, poiché le richieste di chiarimento inviate ai suoi collaboratori non hanno ricevuto risposta immediata.
America Pac ha raccolto 8,8 milioni di dollari e ne ha spesi 7,8 milioni tra la sua costituzione e la fine di giugno, lasciandolo con poco meno di un milione di dollari in contanti, sempre secondo i dati della Fec.
Elon Musk, Ceo di Tesla e SpaceX è uno degli uomini più ricchi e anche uno dei più chiacchierati per le sue scelte e affermazioni particolari. Più di una volta con un semplice tweet ha cambiato addirittura le fluttuazioni in borsa. Ha ufficialmente appoggiato Donald Trump solo sabato scorso, pochi minuti dopo che il candidato repubblicano alla presidenza è sopravvissuto a un tentativo di assassinio durante un comizio elettorale.
Impatto sulla raccolta fondi di Trump
L’iniezione di denaro prevista da Musk potrebbe rafforzare il vantaggio di raccolta fondi di Trump rispetto al Presidente Joe Biden, che di recente ha affrontato una rivolta tra i donatori, alcuni dei quali chiedono che si faccia da parte per un nuovo candidato a causa delle continue imprecisioni e dimenticanze durante i discorsi, l’ultimo dei quali avvenuto durante il vertice Nato a Washington dove ha scambiato Zelensky per Putin e Trump per Kamala Harris.
Paradossalmente Biden sta aiutando Trump, per certi versi. La disastrosa performance del presidente in carica nel dibattito del 27 giugno con Trump ha accelerato lo spostamento di sostegno verso Trump, creando tensioni interne tra i sostenitori del Partito Democratico.
Contributi di altri imprenditori di rilievo
Il Super Pac, costituito a fine maggio, ha già ricevuto contributi da altri imprenditori di spicco. Tra questi, il co-fondatore di Palantir Joe Lonsdale e i gemelli miliardari del settore delle criptovalute, Cameron e Tyler Winklevoss. Joe Lonsdale ha donato un milione di dollari attraverso la Lonsdale Enterprises, un’entità collegata all’investitore tecnologico, come riportato da diversi media. I gemelli Winklevoss, invece, hanno contribuito con 250.000 dollari ciascuno, secondo quanto riportato nella dichiarazione della Fec.
Le donazioni dimostrano il crescente sostegno a Trump tra i grandi magnati nei settori tecnologico e finanziario, iniziato dopo la condanna del 30 maggio da parte di una giuria di Manhattan per accuse di reato legate a pagamenti di denaro per il silenzio a una star del cinema per adulti. Il venture capitalist David Sacks ha organizzato una raccolta fondi per Trump il 6 giugno, che ha raccolto 12 milioni di dollari.