Le elezioni amministrative a Verona regalano una piacevole sorpresa per il centrosinistra che si assicura la presenza al ballottaggio grazie a Damiano Tommasi.
Damiano Tommasi, dal pallone alla politica
Ex calciatore della Roma e della Nazionale azzurra, pupillo di Fabio Capello e calciatore atipico, il classe 1974 è pronto a scendere in campo e a lottare per la sua Verona per ottenere la poltrona più importante nel Comune Scaligero (alle urne anche per il referendum, ma è stato un flop assoluto).
Nato a Negrar, in provincia di Verona, tutta Italia conosce Damiano Tommasi per i suoi trascorsi nel mondo del pallone. Con una carriera di oltre 500 presenze alle spalle, con tanto di scudetto vinto con la Roma e presenze nella Nazionale italiana, l’ex centrocampista ha saputo farsi apprezzare nell’universo calcistico grazie alla sua duttilità. Soprannominato “chierichetto” per i suoi modi pacifici in campo, dopo aver giocato con le maglie di Verona, Roma (con scudetto nel 2000-2001), Levante, QPR, Tianjin e La Fiorita, Tommasi si è dato anche al sociale.
Obiettore di coscienza e sempre pronto ad aiutare i più deboli, nel 2011 è anche salito alla guida dell’Associazione Italiana Calciatori, prendendo il posto dello storico fondatore Sergio Campana, dimettendosi nove anni dopo in scadenza di mandato. Nel 2018 è stato anche consigliere federale in Figc, ambiente che ha fatto crescere in lui la voglia di mettersi in gioco nel mondo della politica.
Inoltre, laureato in scienze della formazione, insieme alla moglie Chiara (dalla quale ha avuto sei figli), è fondatore di una scuola bilingue con due sedi nel Comune di Pescantina, che copre la fascia di età 0-14 anni ed è considerata all’avanguardia nella didattica. Di questo progetto ha raccontato: “Fin dal nido i bambini hanno insegnanti di madrelingua inglese. Alle medie la lingua straniera arriva a coprire 15 ore settimanali. Il progetto punta anche a promuovere il benessere degli alunni, non più di 18-20 per classe”.
Tommasi, la sorpresa a Verona
Candidato sindaco a Verona appoggiato dal centrosinistra come volto nuovo e fresco della politica scaligera, il risultato ottenuto da Damiano Tommasi alle amministrative ha sorpreso tutti. Candidato più votato secondo gli exit poll, che lo danno tra il 37 e il 41%, l’ex calciatore andrà al ballottaggio con uno tra Flavio Tosi e il sindaco uscente Federico Sboarina. Tra i candidati, anche tanti candidati impresentabili.
Il risultato ottenuto, poi, è ancora più sorprendente se si pensa che lo stesso Tommasi ha rinunciato a scendere in piazza con i leader politici di PD e M5S Letta e Conte. Non ha voluto manifesti o bagni di folla, ma solo parlare e guardare la gente negli occhi per venire a capo dei problemi della comunità veronese.
La candidatura, tra l’altro, è stata accettata da Tommasi dopo molte incertezze, ma è riuscito a mettere insieme tutte le anime della coalizione per raggiungere un obiettivo che solo qualche settimana fa sembrava insperato. Il suo programma è incentrato su sostenibilità ambientale, lotta alla dispersione scolastica e asili nido in ogni quartiere, nomine in base al merito e alle capacità, abbattimento delle barriere architettoniche. Se venissero confermate le proiezioni e arrivasse al ballottaggio potrebbe essere aiutato dalla feroce rivalità esistente tra Sboarina e Tosi, che difficilmente voterebbero l’uno per l’altro.