Nuovi aiuti a fondo perduto e finanziamenti alle imprese: come averli

Dal MISE nuove agevolazioni per investimenti finalizzati alla realizzazione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare

Nuovi aiuti in arrivo per le imprese green. Sono state fissate nuove agevolazioni e contributi a fondo perduto a sostegno di specifici investimenti “bio” da parte delle aziende. Con un nuovo decreto, il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha reso operativa una misura per la quale sono state stanziate risorse per 750 milioni di euro, a valere sul Fondo per la crescita sostenibile (FCS) e sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca (FRI), gestito da Cassa Depositi e Prestiti.

Si tratta di investimenti industriali finalizzati alla realizzazione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare, che siano coerenti con gli ambiti di interventi del cosiddetto Green new deal italiano.

Cos’è il Green new deal italiano

Ma cos’è il Green new deal? Si tratta del piano di riconversione ecologica italiano. L’intervento del Fondo per la crescita sostenibile (FCS) definito con il decreto Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze 1° dicembre 2021 prevede la concessione di agevolazioni finanziarie a sostegno dei progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare.

“La sostenibilità ambientale è decisiva per il nostro futuro ed è un obiettivo da perseguire e raggiungere” spiega Giorgetti, ma dobbiamo essere consapevoli che la rivoluzione verde “ha un prezzo” e nostro compito è fare in modo che la transizione “non lasci per strada morti e feriti in termini sociali ed economici”.

Per questo il ministro spiega di aver “più volte” sottolineato che la sostenibilità ambientale deve essere in equilibrio con quella economica e sociale. “Da ministro dello Sviluppo economico mio dovere è tutelare il sistema delle imprese ad attraversare questa transizione in maniera costruttiva”.

Per queste ragioni, in questa delicata fase di transizione, il governo Draghi intende sostenere le imprese italiane con tutti gli strumenti e le risorse, nazionali ed europee, che ci sono a disposizione per favorire la ricerca e lo sviluppo di tecnologie innovative, i processi di riconversione industriale e gli investimenti per la decarbonizzazione in settori strategici, come quelli della siderurgia e dell’automotive.

Requisiti

Dopo i nuovi aiuti alle PMI stabiliti dal decreto Sostegni ter (qui tutte le misure per le imprese approvate), questo altro provvedimento è destinato al sostegno dei progetti di imprese ammesse ai finanziamenti agevolati del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI), e prevede la concessione di contributi a sostegno delle attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e, per le PMI, di industrializzazione dei risultati della ricerca e sviluppo.

Riguarda imprese di qualsiasi dimensione che esercitino queste attività:

  • industriali
  • agroindustriali
  • artigiane
  • di servizi all’industria
  • centri di ricerca.

Qui gli importi dei finanziamenti e i tipi di progetti ammessi.

Come fare domanda

Le imprese accedono alle agevolazioni secondo due distinte procedure:

  • a sportello, per i programmi di importo non inferiore a 3 milioni e non superiore a 10 milioni di euro, con un massimo di tre imprese partecipanti
  • negoziale, per i programmi di importo superiore a 10 milioni e non superiore a 40 milioni di euro, con un massimo di cinque imprese partecipanti.

Non si conoscono ancora le date e le modalità di presentazione della domanda e la scadenza, che saranno oggetto di un prossimo decreto.