Come ogni mese da inizio pandemia, anche per gennaio 2022 le pensioni vengono pagate in anticipo per coloro che le ritirano in Posta. Ma cosa troveranno i pensionati nel primo cedolino dell’anno nuovo?
Per prima cosa l’INPS ha comunicato che l’aumento di perequazione automatica, già attribuito alle pensioni, in via provvisoria, per il 2021, è stato stabilito in via definitiva in misura pari allo 0% e dunque nessun conguaglio è stato effettuato rispetto a quanto corrisposto nel 2021.
Rinnovo pensioni, prestazioni assistenziali e di accompagnamento
Sono state invece effettuate le operazioni di rinnovo per il 2022. La percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per il 2021 è determinata in misura pari a +1,7 dal 1° gennaio 2022, salvo conguaglio da effettuarsi in sede di perequazione per l’anno successivo.
Per assicurare il rinnovo delle pensioni in tempo utile per il 2022 e rendere possibile la prima liquidazione delle pensioni a gennaio, l’INPS ha utilizzato l’indice di perequazione disponibile al 15 ottobre 2021, pari all’1,6%. Nel corso del primo trimestre del 2022 verrà effettuata l’elaborazione per la corresponsione delle differenze di perequazione.
Trattenute: addizionali regionali e comunali, conguaglio 2021 e tassazione 2022
Per quanto riguarda le prestazioni fiscalmente imponibili a decorrere dal rateo di pensione di gennaio, oltre all’IRPEF mensile, vengono trattenute le addizionali regionali e comunali relative al 2021. Queste trattenute sono infatti effettuate in 11 rate nell’anno successivo a quello cui si riferiscono.
È stato, inoltre, effettuato il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali relative al 2021 (IRPEF e addizionale regionale e comunale a saldo) sulla base dell’ammontare complessivo delle sole prestazioni pensionistiche. Laddove le trattenute siano state effettuate in misura inferiore rispetto a quanto dovuto su base annua, le differenze a debito saranno recuperate, come di consueto, sulle rate di pensione di gennaio e febbraio 2022.
Nel solo caso di pensionati con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18mila euro, per il quali il ricalcolo dell’IRPEF ha determinato un conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro, la rateazione viene estesa fino alla mensilità di novembre (le somme conguagliate verranno certificate nella Certificazione Unica 2022).
Le prestazioni di invalidità civile, le pensioni o gli assegni sociali, le prestazioni non assoggettate alla tassazione per particolari motivazioni – detassazione per residenza estera, vittime del terrorismo – non subiscono trattenute fiscali.
Significa che chi riceve queste prestazioni non deve pagare alcuna imposta sul reddito sulle somme ricevute e ciò può rappresentare un vantaggio significativo per i beneficiari. Il motivo è che questi ultimi possono ricevere l’intero importo delle prestazioni senza alcuna deduzione fiscale.
Pensioni della Gestione pubblica
Dopo un’attenta revisione dei redditi associati alle prestazioni percepite nel corso del 2019, nel caso in cui emerga un sovra-pagamento rispetto agli importi effettivamente dovuti, sarà avviata una procedura di recupero a livello centrale a partire dalla rata di gennaio 2022. Questo significa che gli importi eccessivi saranno recuperati direttamente dall’erogatore delle prestazioni. Ai pensionati coinvolti in questa situazione sarà inviata una comunicazione dedicata tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Questa comunicazione fornirà dettagli sulla discrepanza riscontrata nei pagamenti, illustrando chiaramente i passaggi da seguire per correggere la situazione. È importante notare che il recupero di questi fondi sarà effettuato in modo graduale e diluito nel tempo, al fine di mitigare l’impatto finanziario sul pensionato. Inoltre, verranno fornite informazioni su possibili opzioni per gestire questo recupero, come rateizzare i pagamenti o chiedere un’esenzione in casi eccezionali.