Il nuovo governo giallorosso sta lavorando alla possibilità di migliorare il meccanismo del riscatto agevolato della laurea, introdotto a inizio anno dal vecchio governo gialloverde con il decretone pensioni-reddito (Dl 4/2019). In vista della prossima manovra, l’esecutivo giallorosso vorrebbe ampliare la platea di chi può avere accesso al riscatto light degli anni di laurea, allargandolo anche a chi lavora da prima del 1996.
Chi può richiedere l’agevolazione oggi
Attualmente è possibile richiedere l’agevolazione da parte di chi ha non più di 45 anni, ha iniziato a lavorare (e, di conseguenza, a versare contributi, di cui almeno uno all’Inps) dopo il 1996, che corrisponde al periodo coperto dal regime contributivo. Si possono riscattare fino a cinque anni di studio, anche non consecutivi, pagando 5.240 euro per ogni anno. Sono esclusi da questo provvedimento gli anni di università fuori corso e quelli antecedenti al 1996. Rimangono esclusi anche gli studenti-lavoratori che abbiano svolto una qualsiasi attività lavorativa in regola durante il periodo degli studi universitari (e hanno perciò versato contributi).
Cosa si può riscattare
Si possono riscattare:
- i diplomi universitari, i cui corsi non siano stati di durata inferiore a due e superiore a tre anni;
- i diplomi di laurea i cui corsi non siano stati di durata inferiore a quattro e superiore a sei anni;
- i diplomi di specializzazione conseguiti successivamente alla laurea e al termine di un corso di durata non inferiore a due anni;
- i dottorati di ricerca i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge;
- i titoli accademici introdotti dal decreto 3 novembre 1999, n. 509 ovvero Laurea (L), al termine di un corso di durata triennale e Laurea Specialistica (LS), al termine di un corso di durata biennale propedeutico alla laurea.
Boom del riscatti laurea light
Il nuovo Governo potrebbe insistere su questa misura, anche se i conti di quanto costerebbe l’allargamento del riscatto light della laurea sono ancora da definire. Questa modalità ha riscosso un grande successo, facendo lievitare il numero delle richieste. I numeri dell’Inps evidenziano che sono bastati 4 mesi per superare l’intero 2018 e il trend positivo è proseguito anche nel mese successivo. Complessivamente da marzo a luglio sono arrivate 32.479 domande, il 51% (16.603) seguendo le nuove regole che permettono di accedere a un riscatto low cost.