Non ci sarà alcun taglio dei vitalizi. Il Consiglio di garanzia del Senato ha infatti deciso di abolire la delibera 6 del 2018 voluta dal Movimento 5 Stelle che tagliava i vitalizi per gli ex parlamentari. Il colpo di spugna è arrivato su spinta dell’ex senatore di Forza Italia, Luigi Vitali, presidente dell’organo: oltre a Vitali – il cui voto in quanto presidente vale doppio – ha votato a favore Ugo Grassi (Idea Cambiamo!). Contrari invece Alberto Balboni (FdI) e Pasquale Pepe (Lega). Decisiva quindi l’astensione della senatrice del Partito democratico, Valeria Valente.
Il commento di Conte
“Il Consiglio di Garanzia del Senato, composto per quattro membri su cinque da esponenti del centrodestra e purtroppo senza nessun rappresentante dei 5 Stelle, ha ripristinato alla chetichella i vitalizi per i senatori delle passate legislature“, ha scritto su Facebook il presidente del M5S, Giuseppe Conte. “Proprio nell’ultimo giorno utile il centrodestra ha messo a punto questo colpo di mano, confezionando un regalo a chi già gode di vantaggi e trattamenti di favore, dimenticando cittadini e imprese che ogni giorno si sacrificano per sbarcare il lunario. Ecco cosa c’è sotto la maschera dei patrioti: nulla per cittadini, solo favori agli amici di Palazzo“, ha aggiunto Conte.
I beneficiari del vitalizio
Il verbale della seduta sancisce “la cessazione degli effetti della delibera 6 del 2018 a far data dal 13 ottobre 2022”. Dopo la decisione del Consiglio quindi 851 ex senatori e 444 familiari di senatori deceduti torneranno a ricevere i loro assegni “gonfiati”. La misura aveva permesso finora di risparmiare circa 40 milioni di euro all’anno.
La norma cancellata
La delibera prevedeva il ricalcolo delle vitalizi con l’applicazione del regime contributivo anche ai trattamenti maturati prima del 2012 e già in godimento. Dal primo gennaio 2012 infatti era entrata in vigore la riforma che prevedeva per i parlamentari il passaggio al sistema contributivo. Durante il governo Conte 1 sono stati tagliati i vitalizi fino al 50 per cento. Ma già a fine dicembre 2021 lo stesso Consiglio di Garanzia aveva deciso che Palazzo Madama ricalcolasse al rialzo tutti i vitalizi, ridimensionando i tagli imposti nel 2018 perché ritenuti troppo drastici. Un’operazione conclusasi con l’ultima decisione che ha riportato tutto alla situazione vigente prima della delibera 6 del 2018.