Il 1° luglio arriverà, per i pensionati con redditi inferiori a due volte la minima, la cosiddetta quattordicesima, la somma aggiuntiva alla pensione che integra l’assegno mensile prima dell’estate. I limiti di reddito validi per quest’anno sono stati aggiornati grazie all’adeguamento all’inflazione e quindi l’Inps ha emanato un messaggio nel quale ricorda agli aventi diritto i nuovi parametri.
A differenza della tredicesima, che rappresenta una vera e propria mensilità aggiuntiva, la quattordicesima può variare molto per entità del contributo a seconda di alcuni parametri che gli aventi diritto hanno maturato nel corso della propria attività lavorativa.
Chi ha diritto alla quattordicesima che arriva l’1 luglio
Dal 1° luglio sarà disponibile, per alcuni pensionati che rispettando determinati parametri stabiliti dalla legge, la somma aggiuntiva alla pensione più comunemente nota come quattordicesima. Soltanto alcune delle persone che ricevono l’assegno previdenziale potranno però godere di questo vantaggio. La quattordicesima è infatti pensata per sostenere soltanto i redditi più bassi, integrandoli prima dell’estate quando in molti si preparano a spese straordinarie per le vacanze estive.
Il requisito principale che i pensionati devono rispettare per ottenere la quattordicesima è quindi reddituale. Soltanto chi riceve un assegno inferiore a due volte il trattamento minimo potrà riceverla. Di recente però questa cifra è aumentata a causa degli adeguamenti all’inflazione. Ogni anno infatti le pensioni aumentano a seconda di quanto sia stata rilevante l’inflazione in quello precedente. Tra il 2022 e il 2023 i prezzi sono cresciuti molto e di conseguenza anche le pensioni, con un anno di ritardo, si sono adeguate.
Oggi, per ottenere la quattordicesima, è necessario ricevere meno di 15.563 euro di pensione in un anno, anche se esistono alcune eccezioni. Questo limite infatti sale a 16.067,86 per coloro che hanno accesso alla clausola di salvaguardia. Si tratta di quei pensionati che durante la loro attività lavorativa hanno accumulato più di 25 anni di contributi previdenziali versati all’Inps. L’altro requisito fondamentale per ricevere la quattordicesima al 1° luglio è avere almeno 64 anni di età.
A quanto ammonta la quattordicesima e chi ha accesso alla cifra massima
Nonostante il nome ricordi quello della tredicesima, la quattordicesima non ha un importo pari a quello di un’intera mensilità come l’assegno che arriva nel periodo delle festività natalizie. Le cifre che andranno a integrare gli assegni dei pensionati italiani all’inizio del mese di luglio potranno infatti variare tra un minimo di 336 euro e un massimo di 655 euro.
Il primo caso è riservato a coloro che hanno meno di 15 anni di contributi, se ex dipendenti, o 18 anni di contributi se ex autonomi, un reddito tra 1,5 e 2 volte inferiore al trattamento minimo e non hanno accesso alla clausola di salvaguardia. Si tratta quindi di persone che, pur avendo lavorato relativamente pochi anni nella propria carriera, ricevono una pensione sufficientemente alta.
Al contrario, ricevono la cifra massima della quattordicesima, quindi 655 euro, coloro che hanno almeno 25 anni di contributi da lavoratore dipendente versati, che salgono a 28 se in passato hanno lavorato come autonomi, e un reddito inferiore a 1,5 volte il trattamento minimo previdenziale. Questa cifra, aggiornata agli ultimi cambiamenti delle pensioni causati dall’adattamento degli assegni all’inflazione, è di 11.823,90 euro all’anno totali.