Pensioni Quota 102, si parte: come fare domanda. Le istruzioni Inps

Quota 102, chi avrà almeno 64 anni di età e 38 di contributi potrà fare richiesta di pensione anticipata con Quota 102. Ecco come

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Emanuela Galbusera

Giornalista di attualità economica

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Con l’addio a Quota 100, da quest’anno per andare in pensione anticipatamente si deve avere Quota 102: ovvero almeno 64 anni di età e 38 di contributi. Si tratta di un’opzione valida solo per il 2022, introdotta dalla legge di Bilancio come ponte verso il nuovo regime pensionistico.

L’Inps ha pubblicato un messaggio con le istruzioni su come presentare la domanda di pensione, disponibile dal 7 gennaio. I nuovi requisiti pensionistici devono essere maturati entro il 2022.

Quota 102, gli anni di contributi e il cumulo

Per accedere a Quota 102, i 38 anni di contributi potrebbero non essere sufficienti se non si rispetta contemporaneamente anche il requisito di 35 anni di contributi al netto dei periodi di disoccupazione, di malattia o infortunio non integrati dal datore di lavoro.

Il requisito contributivo può essere raggiunto in regime di cumulo, cioè sommando i versamenti accreditati in casse diverse, con esclusione della contribuzione accreditata presso le gestioni di previdenza dei liberi professionisti.
La legge consente di sommare gratuitamente la contribuzione accreditata presso le seguenti casse:

  • Assicurazione generale obbligatoria Inps;
  • forme esclusive e sostitutive dell’Assicurazione generale obbligatoria;
  • Gestione separata.

Sono escluse le casse professionali, sia private sia privatizzate.

Quota 102, le finestre

La decorrenza del trattamento pensionistico anticipato in Quota 102 è assoggetto al sistema posticipato di decorrenza delle cosiddette “finestre”. Più precisamente, l’assegno viene pagato seguendo questi criteri:

  • i lavoratori del settore privato hanno diritto alla decorrenza della pensione trascorsi tre mesi dalla data di maturazione dei requisiti stessi;
  • i dipendenti pubblici hanno diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico trascorsi sei mesi dalla data di maturazione dei requisiti stessi; devono poi presentare la domanda di collocamento a riposo, all’amministrazione di appartenenza, con un preavviso di sei mesi;
  • per i dipendenti del comparto scuola e Afam si applica la finestra unica annuale di uscita.

La pensione in Quota 102 non è cumulabile con altri redditi da lavoro autonomo o subordinato, anche se prodotti all’estero, relativi ad attività svolte successivamente alla decorrenza del trattamento e sino al compimento dell’età per il pensionamento di vecchiaia. Il cumulo reddituale è consentito unicamente con redditi da lavoro autonomo occasionale, percepiti entro la soglia dei 5mila euro lordi annui.

Quota 102, i lavoratori interessati

La modalità di presentazione delle domande, spiega l’Inps, è utilizzabile da parte dei lavoratori iscritti alle Gestioni private, alla Gestione pubblica e alla Gestione spettacolo e sport, anche al fine di chiedere il cumulo dei periodi assicurativi per avere il diritto alla pensione Quota 102.

Quota 102, come fare domanda

Il cittadino in possesso delle credenziali di accesso (SPID, Carta nazionale dei servizi, Carta di identità elettronica 3.0) può compilare e inviare la domanda telematica di pensione disponibile fra i servizi online, sul sito Inps, accessibili nella sezione “Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, ECOCERT, APE Sociale e Beneficio precoci”.

Una volta effettuato l’accesso e scelta l’opzione “Nuova prestazione pensionistica”, occorre selezionare in sequenza:

  • “Anzianità/Anticipata/Vecchiaia” > “Pensione di anzianità/anticipata” > “Requisito quota 102”;
  • devono, infine, essere selezionati il Fondo e la Gestione di liquidazione.

La domanda può essere presentata anche:

  • tramite gli Istituti di Patronato e degli altri soggetti abilitati alla intermediazione delle istanze di servizio all’Inps;
  • utilizzando i servizi del Contact center.

Quota 102, quanti saranno i beneficiari

Secondo la Relazione tecnica alla manovra i beneficiari di questo anticipo saranno 16.800. L’assegno medio sarà di 26mila euro e in totale il costo è di 175,7 milioni.
Nel 2023 il numero dei potenziali beneficiari di quella che diventerà Quota 104 sale a 23.500 per poi ridiscendere nel 2024 a 15mila persone.
Più basse le stime della Cgil secondo cui Quota 102 e 104, tra il 2022 e il 2023, coinvolgerebbero solo 10mila persone circa.