Pensioni, passo indietro di De Luca: non tutti riceveranno l’aumento. Gli esclusi

L'aumento di tutte le pensioni minime promesso dalla Regione Campania non sarà attuabile: De Luca spiega il perché

Tra le misure approvate dalla Regione Campania durante l’emergenza Coronavirus vi era anche quella relativa all’aumento delle pensioni minime, cui assegno sarebbe arrivato ad essere – per tutti – di un importo uguale e non minore a 1.000 euro. Il piano del Presidente De Luca puntava a tutelare una delle categorie più a rischio povertà, garantendo in questo modo un sostegno economico a chi si sarebbe trovato ad affrontare la crisi partendo da una posizione di svantaggio. Il governatore, però, è stato costretto a fare un passo indietro, spiegando ai cittadini che la promessa fatta non potrà essere mantenuta. Il motivo? Mancano le risorse.

Non tutte le pensioni verranno aumentate, il passo indietro di De Luca

Vincenzo De Luca, durante il consueto discorso del venerdì (caricato puntualmente su Youtube dal suo staff), ha dichiarato che molti pensionati non riceveranno l’aumento promesso dalla Regione. Come accennato sopra, le ragioni di questo dietro front sono da ricercarsi nei fondi non sufficienti.

La bonus pensioni annunciato, che prevedeva il raddoppio degli assegni minimi a 1.000 euro, non raggiungerà tutti dunque.

Aumento delle pensioni a 1.000 euro: gli esclusi

Come spiegato da De Luca, il mancato aumento delle pensioni non colpirà chiunque, ma solo determinate categorie (il che ha contribuito ad alimentare la rabbia di non pochi cittadini). Aspettavano di ricevere i 1.000 euro promessi per i due mesi di lockdown ma rimarranno a mani vuote i titolari degli assegni di reversibilità.

“Per le pensioni di reversibilità noi non ce la facciamo. Siamo partiti con i più poveri, con coloro che percepiscono di meno, oltre questo non possiamo andare”, ha dichiarato il Presidente della Regione Campania durante uno dei suoi ultimi interventi.

De Luca contro il Governo centrale e l’Inps

De Luca, nel suo discorso caricato online, ha fatto riferimento anche a delle lettere – di protesta probabilmente – in cui diversi si lamentavano per questa situazione. Il governatore, però, a questo disappunto ha risposto – con lo stile che lo contraddistingue – senza troppi giri di parole.

Se mancano i fondi e se il piano della Regione Campania non è attuabile in tutte le sue forme e declinazioni la colpa non sarebbe attribuibile alla sua amministrazione, o almeno così ha detto. “Ci sono problemi che riguardano il Governo nazionale e l’Inps, non possono riguardare il Governo della Campania”, ha infatti spiegato il Presidente puntando il dito contro l’Esecutivo.