Pensioni: a chi spetta l’anticipo RITA fino a dieci anni prima

Con la Rita i lavoratori che hanno perso il lavoro o sono inoccupati e sono iscritti a una delle forme pensionistiche complementari possono ritirarsi già a 57 anni

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Emanuela Galbusera

Giornalista di attualità economica

Giornalista pubblicista, ha maturato una solida esperienza nella produzione di news e approfondimenti relativi al mondo dell’economia e del lavoro e all’attualità, con un occhio vigile su innovazione e sostenibilità.

Pubblicato: 9 Giugno 2021 15:38

La Rita (Rendita Integrativa Temporanea Anticipata) è una delle opzioni per accedere alla pensione anticipata. Introdotta in via sperimentale dalla legge di Bilancio 2017 e poi resa strutturale dalla legge di Bilancio 2018, la Rita consente di andare prima in pensione ottenendo l’anticipo di una rendita sulla futura pensione integrativa.

Con la Rita si integra in modo temporaneo la futura pensione, utilizzando la rendita ottenibile dalla pensione integrativa. Le condizioni per poter sfruttare la rendita integrativa temporanea anticipata sono l’essere inoccupato, avere una previdenza integrativa e la mancanza di cinque anni dai requisiti per la pensione obbligatoria, Inps o di altro Ente di previdenza.

Con la Rita in pensione a 57 anni

Con la Rita i lavoratori che hanno perso il lavoro o sono inoccupati e sono iscritti a una delle forme pensionistiche complementari in regime di contribuzione definita – regime che prevede una contribuzione fissa – possono ritirarsi già a 57 anni, se si trovano a dieci anni dal pensionamento, o a 62 anni, se a cinque anni dalla pensione.

Rita, i requisiti per accedere alla pensione anticipata

Per accedere alla pensione anticipata con la rendita integrativa temporanea anticipata occorrono i seguenti requisiti:

  • iscrizione ad un fondo di previdenza integrativa (al quale andrà richiesta la RITA);
  • cessazione dell’attività lavorativa;
  • maturazione entro 5 anni dell’età anagrafica per la pensione di vecchiaia (67 anni per il 2021);
  • maturazione di almeno 20 anni di contributi nei regimi obbligatori di appartenenza.

Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2018, la Rita è stata estesa anche ai disoccupati di oltre due anni. Per loro la Rita è accessibile da 57 anni se in possesso dei seguenti requisiti:

  • cessazione dell’attività lavorativa;
  • essere disoccupato dopo la cessazione dell’attività lavorativa per più di 24 mesi;
  • avere raggiunto l’età anagrafica per la pensione di vecchiaia nel regime obbligatorio di appartenenza entro i 10 anni successivi al compimento del termine di inoccupazione;
  • avere almeno 5 anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari.

Rita, come funziona

Chi usufruisce della rendita integrativa per la pensione anticipata utilizza la somma accumulata come se fosse una rendita anticipata. Nel frattempo crescono i contributi per raggiungere il pensionamento ordinario. La rendita è data per non più di 5 anni e può essere fatta in diverse modalità. Nel dettaglio, può essere erogata a cadenza mensile, bimestrale o trimestrale.

La rendita riscattata può essere richiesta attraverso due opzioni:

  • Il lavoratore può decidere di riscattare tutto il capitale accumulato nel fondo della previdenza complementare;
  • Il lavoratore può decidere di riscattare solo una parte del capitale accumulato nel fondo della previdenza complementare.

Naturalmente nel primo caso si rinuncerà in toto alla pensione integrativa, mentre nel secondo essa risulterà decurtata dalla somma attinta per sfruttare l’opzione.