Conviene comprare a rate con i tassi al 2,5%? La simulazione su elettrodomestici e mutui

Il taglio dei tassi della Bce fa sorridere il portafoglio: calano i mutui e costa meno acquistare a rate. La simulazione sull'acquisto di immobili e di elettrodomestici

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Pubblicato: 9 Marzo 2025 07:00

Con il nuovo taglio al costo del denaro deciso dalla Bce, dal 2,75% al 2,5%, sono in molti a domandarsi se convenga comprare a rate, rispetto ai mesi passati.

La risposta, in breve, è sì: il taglio del costo del denaro arrivato in risposta al rallentamento dell’inflazione rende più conveniente prendere denaro in prestito anche solo rispetto a pochi mesi fa. Di conseguenza, costano meno i nuovi mutui e costa meno acquistare a rate.

La situazione rappresenta un’opportunità per i cittadini, ma anche per le imprese che si sentono così maggiormente stimolate a investire per ingrandire il business e innovare.

L’impatto sui mutui

Il taglio dei tassi della Bce ha in impatto significativo sui mutui, in particolare su quelli a tasso variabile che risentono direttamente dell’andamento del costo del denaro. Per quanto riguarda i mutui a tasso fisso, l’importo delle rate è stato stabilito al momento della firma del contratto, dunque l’impatto è misurabile unicamente sui mutui di nuova stipula.

Ma attenzione: quando i mutui sono più vantaggiosi il risultato tradizionale è l’immediata ripresa del mercato immobiliare. La situazione attuale, rispetto allo scorso anno, è quella di mutui relativamente più convenienti per case che costano mediamente di più.

Andando sul concreto, secondo le stime della Fabi (Federazione Autonoma Bancari Italiani) il tasso fisso medio potrebbe arrivare, a breve, attorno al 2,65%. Molto meno rispetto a quel 4% praticato fino a un anno fa. Naturalmente, l’effetto dell’abbassamento dei tassi sulle rate mensili è progressivamente maggiore all’aumentare della durata del mutuo: se su un prestito a 10 anni il risparmio stimato varia tra 37 e 182 euro, su un mutuo a 30 anni si parla di oltre 200 euro mensili. Più nel dettaglio:

  • su un mutuo da 100.000 euro a 20 anni, il risparmio sulla rata mensile sarà di 76 euro (912 euro l’anno);
  • su un mutuo da 100.000 euro a 30 anni, il risparmio sulla rata mensile sarà di 81 euro (972 euro l’anno);
  • su un mutuo da 250.000 euro a 30 anni, il risparmio sulla rata mensile sarà di 203 euro (2.436 euro l’anno).

Resta comunque l’incognita sui dazi di Trump, che potrebbero avere un effetto sui mutui.

Prestiti più convenienti

Anche l’acquisto a rate di auto, mobili ed elettrodomestici sarà più conveniente rispetto al passato. Fabi puntualizza che la media dei tassi d’interesse per il credito al consumo potrebbe attestarsi attorno al 7,65%. Questi gli effetti sugli acquisti:

  • per una lavatrice da 700 euro, con finanziamento di 5 anni, la rata mensile sarà di 14 euro;
  • per uno smartphone da 850 euro, con finanziamento a 2 anni, la rata mensile sarà di 40 euro;
  • per un televisore da 1.200 euro, con finanziamento a 3 anni, la rata mensile sarà di 39 euro;
  • per un viaggio da 5.000 euro, con finanziato a 3 anni, la rata mensile sarà di 161 euro;
  • per un’auto da 20.000 euro, con finanziamento a 6 anni, la rata mensile sarà di 357 euro.

Le famiglie indebitate in Italia

In Italia 6,9 milioni di famiglie sono indebitate con un mutuo immobiliare (3,5 milioni) o un prestito finalizzato all’acquisto di un bene mobile. Si tratta del 25% sul totale delle famiglie italiane.

Dal 2022 al 2023 i tassi sono aumentati fino al 4,5%, per poi scendere al 3%. L’effetto si è visto soprattutto sui mutui a tasso variabile che hanno sperimentato  aumenti delle rate del 70-80%.

Dal 2024 le banche hanno anticipato la riduzione dei tassi in previsione di una politica monetaria meno restrittiva. Gli effetti sulla popolazione sono stati benefici ed hanno contemplato la riduzione dei tassi dei mutui al 3,23% a dicembre 2023, partendo dal 5% medio dell’anno precedente.

Il totale dei mutui erogati ammonta a 426,1 miliardi di euro a dicembre 2024.