Cristiano Ronaldo si siede in conferenza stampa, prende le due bottigliette di Coca-Cola davanti a sé, le toglie dall’inquadratura e con stizza dice: “Bevete acqua”. Un gesto, fatto alla vigilia del debutto del Portogallo agli Europei contro l’Ungheria, che avrebbe del clamoroso per qualsiasi atleta. Figuriamoci se fatto dal calciatore più famoso al mondo, ai danni di uno dei più grandi colossi internazionali, come la multinazionali di bevande, che di UEFA Euro 2020 è anche uno dei principali sponsor.
Europei 2021, Ronaldo contro la Coca-Cola: il titolo in borsa
La bufera si è scatenata immediatamente. Il video del comportamento infastidito, davanti le telecamere di mezzo mondo alla prima partita della competizione UEFA, considerata anche l’esposizione mediatica di CR7 grazie al suo impero pubblicitario e ai suoi circa 500milioni di follower, ha fatto il giro dei social in un attimo.
Non è stato difficile prevedere le conseguenze. Secondo la stampa spagnola la Coca-Cola avrebbe perso, poche ore dopo la fine della conferenza stampa, circa l’1,6% del valore delle azioni in Borsa, per un totale stimato in 4 miliardi di dollari.
Circostanze che potrebbero portare la multinazionale a procedere per vie legali contro il fuoriclasse portoghese: si tratterebbe di uno scontro tra titani considerato che in quanto a visibilità l’immagine di CR7 non è da meno del marchio Coca-Cola.
Europei 2021, Ronaldo contro la Coca-Cola: i precedenti
In attesa di conoscere la conclusione della vicenda, il gesto sorprendente di Cristiano Ronaldo è presto spiegato: il calciatore ha fatto della rigidità del suo regime alimentare il fondamento della sua lunga carriera e non è la prima volta che si schiera contro le bibite gassate.
In una recente intervista Ronaldo aveva detto del figlio Cristiano Junior: “Ha potenziale, ma mangia patatine e beve Coca Cola. Una cosa che a me non piace e lui sa che quando lo vedo mi innervosisco.”
Le abitudini salutiste professate dal capitano nella nazionale portoghese si scontrano però col suo passato. Ronaldo ha fatto da testimonial non soltanto per la Kfc, nota catena americana di pollo fritto, ma, ai tempi in cui giocava nel Manchester United, anche alla stessa Coca-Cola, alla quale prestava il suo volto negli spot. Nulla di paradossale, ma adesso sui social c’è chi non manca di ricordarglielo.