Pittitime o time to Pitti?

Orologi sincronizzati con il tema dei saloni invernali di Pitti Immagine 105, domani il via alla kermesse, ma Firenze è già invasa dalla moda.

Foto di Matteo Calzaretta

Matteo Calzaretta

Giornalista

Giornalista pubblicista, collabora con alcune tra le principali testate nazionali di lifestyle e spettacoli.

Il conto alla rovescia è iniziato, parte l’edizione numero 105 Pitti Immagine, la più importante manifestazione della moda maschile invade così Firenze da domani fino al 12 gennaio, al centro il mondo del fashion.

PittiTime il tema che caratterizza i saloni invernali della kermesse. La nuova campagna adv di Pitti Uomo è diretta dal regista Leonardo Corallini e coordinata dal creative director Angelo Figus.

Il tema risiede nel concetto di tempo, come un gioco di specchi tra passato e presente, i due riflessi con cui la moda da sempre è mossa in una continua aspirazione a inventare il mondo e a rendere eterni i suoi modelli iconici. Percepito, intuito, reale, virtuale, fuggevole, inconquistabile: il tempo non è qualcosa che scorre uniforme, dal passato verso il futuro, misurato esattamente dagli orologi.

“L’ordine del tempo”

Accelera, decelera, cerca un ritmo. «Non esiste un tempo comune a diversi luoghi, ma non esiste neppure un tempo unico in un singolo luogo» è l’insegnamento di Carlo Rovelli, fisico teorico, autore de “L’ordine del tempo”, saggio a cui si è ispirata Liliana Cavani per l’omonimo film. Il tempo è anche riflessione del nostro tempo.

Pitti Immagine 105, Firenze.
Fonte: Ufficio stampa Pitti
Pitti Immagine 105, Firenze.

«Oggi le nuove tecnologie ci tengono in bilico fra quello reale e quello virtuale. Tempo e spazio possono essere forzati in un rimando tra realtà e rappresentazione, verso e metaverso, intelligenza umana e artificiale. Al centro di tutto questo c’è anche il nostro rapporto personale con questo tempo, che la pandemia ha definitivamente cambiato, avviando un profondo processo di trasformazione» spiega il direttore creativo Angelo Figus.

Direttore creativo di molti dei saloni di Pitti Immagine, Angelo Figus è anche il curatore con Nicola Miller, di un apprezzato spazio ricerca a Pitti Filati. Stilista e art director, si è diplomato alla Royal Academy di Anversa, ha collaborato con Dries Van Noten, ha lavorato come costumista per l’Opera di Amsterdam. Realizza una propria collezione di calzature.

105 Pitti Uomo - Firenze.
Fonte: Ufficio stampa Pitti.
105 Pitti Uomo – Firenze.

«Pensando alla manifestazione niente più della scansione temporale assomiglia a Pitti Uomo che, puntuale, a ogni stagione arriva per proporre, presentare, confrontarsi, anticipare, cambiare», commenta Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine. «E sul tempo riflette anche la moda, accelerando le collezioni in sincopate sequenze di capsule, stabilizzandosi nel timeless, definendo il quiet luxury di capi che non passano, nella continua ricerca di un heritage identitario come segno di continuità. Un percorso incessante in avanti e indietro attraverso citazioni e referenze che sembrava impossibile veder tornare, in un clima che annulla le stagioni e cambia i riferimenti».

Sbirciando tra gli stand che si stanno allestendo alla Fortezza da Basso, i grandi nomi della moda da Brunello Cucinelli a Stefano Ricci a Tombolini, Cruciani e marchi celebri come Filson e Roy Roger’s.

Quest’anno Roy Roger’s proporrà nuovamente la sua partneship con lo store Dave’s di New York, famoso per le tute da lavoro tanto amate dalle star del rock. Saranno coinvolte in vari avvenimenti anche le più importanti e prestigiose scuole di moda di Firenze: dalla Marangoni (dove gli studenti hanno lavorato alle vetrine di Cartier dei giorni di Pitti), all’Istituto Modartech, Accademia Italiana, Polimoda e Ied.
E allora, sincronizziamo i timer, il conto alla rovescia è iniziato. È tempo di PittiTime!