“Eat-that-frog”: ecco il metodo per i procrastinatori seriali 

Svolgere alcune attività a volte sembra una vera impresa e continuiamo a rimandarle. Ma risolvere il problema è possibile grazie a un metodo insolito: scopriamolo.

Foto di Annalaura Sabato

Annalaura Sabato

Esperta di trend lifestyle

Editor, Social Media Manager e Web Strategist.

Procrastinare può diventare una vera e propria abitudine. Incide su ogni aspetto della nostra vita: dalle faccende domestiche, a questioni lavorative fino alla vita sociale. Spesso è sintomo di un problema nel nostro sistema di organizzazione, ma può anche essere l’espressione di una forma di disagio che riguarda noi stessi. Dovremmo chiederci se stiamo rimandando un compito solo perché sgradevole o magari perché intacca la nostra autostima o la paura del giudizio. Se invece semplicemente troviamo che il compito da svolgere sia spiacevole ed è arrivato il fatidico momento in cui rimandarlo è praticamente impossibile c’è un metodo che arriva in nostro soccorso.

Qualunque sia la causa del continuo rinvio è necessario trovare una soluzione per tornare a vivere in serenità e uscire dal loop di negatività che ci porta a vivere contro il tempo o in ansia. Per questo viene in soccorso il metodo “Eat-That-Frog”, che sarebbe letteralmente “ingoiare il rospo”. 

Secondo il metodo elaborato da Brian Tracy dovremmo ingoiare il rospo a colazione, appena svegli, in modo che non possa accadere nulla di più sgradevole durante l’arco della giornata. Si tratta dunque di capovolgere completamente il piano da procrastinatore dove si tende a svolgere prima i compiti più leggeri, rimandando quelli più onerosi. 

In questi momenti ci risuona in testa una frase che abbiamo sentito spesso: “via il dente, via il dolore”. Un modo di dire che mai come in questi casi suona come una grande verità

Bisogna ammettere, però, che spesso non c’è una sola rana. Come fare, dunque, in questi casi? Come prima cosa è necessario individuare bene quali sono i rospi della giornata. Una volta elencati andranno suddivisi in diverse categorie:
A: la più importante, se non viene svolta avrà le conseguenze maggiori
B: andrebbe fatta ma se non si riesce a portare a termine avrà delle conseguenze leggere
C: se non viene completata porterà a delle conseguenze leggere
D: ciò che può (e deve) essere delegata
E: tutti i compiti di basso valore che possono essere eliminati 

Questo metodo ci permette non solo di gestire al meglio il nostro tempo a disposizione ma anche di svolgere le attività della giornata che seguono la “rana” in modo più sereno e spensierato. La consapevolezza di avere arretrate delle faccende importanti ci procura ansia e stress che si ripercuotono non solo sulla vita lavorativa ma anche su quella privata. 

Ciò che può essere d’aiuto è una preparazione e una programmazione della giornata da svolgere la sera prima di andare a dormire. Preparare tutto ciò che è necessario, mettere in ordine la scrivania e le postazioni che ci serviranno renderà lo svolgimento dell’attività più agevole. Inoltre il consiglio è quello di suddividere in piccole parti i compiti più macchinosi e complessi in modo da suddividere i pezzi nelle categorie che abbiamo elencato poco fa. In questo modo la mattina successiva appena svegli potremmo pensare solo a una cosa: ingoiare subito il rospo per proseguire la nostra giornata nel più sereno e leggero possibile.