Acqua, un sorso di salute

L'acqua è fondamentale per il nostro benessere: ecco come scegliere quella giusta e in quali quantità berne.

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Francesca Noto

Esperta di lifestyle ed entertainment

Giornalista freelance esperta di lifestyle ed entertainment

L’acqua è fondamentale per la vita, e il nostro organismo è composto in media dal 70% di acqua. Va da sé che H2O diventa una vera e propria “formula magica” per il benessere, e berne la giusta quantità può contribuire moltissimo alla nostra salute e al nostro benessere. Infatti, favorisce l’eliminazione dei liquidi e delle sostanze di scarto, aiuta ad assorbire le sostanze nutritive che ingeriamo, è fondamentale nella regolazione di molti processi metabolici e può aiutare anche a dimagrire. Attenzione, però, perché non tutte le acque sono uguali, quindi è bene anche scegliere quella più adatta alle nostre esigenze.

Quanta e quando? Il bilancio idrico va mantenuto in pari, per stare bene, e questo significa che dobbiamo reintegrare i liquidi perduti dall’organismo attraverso la sudorazione e la diuresi bevendo la giusta quantità di acqua e introducendo nella dieta alimenti idratanti come frutta e verdura fresca.

Comunque, la dose giornaliera consigliabile di acqua si può ricavare con una semplice formula: 30 ml di acqua per chilo di peso. Quindi, un uomo di 70 kg dovrebbe cercare di bere almeno 2,1 litri d’acqua al giorno.

Questa quantità consigliata può ovviamente variare a seconda del periodo dell’anno (se fa più caldo, si perdono più liquidi attraverso la sudorazione, perciò bisognerà bere di più), o dell’attività fisica che si svolge. Se è intensa, l’idratazione dovrà essere maggiore. Se poi non si sta bene, magari perché un malanno di stagione ci sta causando antipatici stati febbrili, è ancora più importante reidratarsi per aiutare l’organismo a combattere l’attacco esterno.

Attenzione, perché meno si beve, e meno si percepisce la necessità di farlo: è bene dunque abituarsi a bere regolarmente, almeno un bicchiere d’acqua ogni ora, durante la giornata, anche se non si dovesse sentire lo stimolo della sete. Al risveglio, cominciamo bene la giornata reidratandoci con almeno 2 bicchieri d’acqua. Invece, è meglio evitare di bere almeno 2 ore prima di andare a dormire, per migliorare la qualità del sonno.

Sfatiamo un mito: non è vero che bere durante i pasti fa male! Anzi, favorisce la digestione. Quindi, via libera a un paio di bicchieri d’acqua prima dei pasti e a uno durante il pasto. Sempre meglio berla a temperatura ambiente. Al risveglio, se bevuta tiepida e con l’aggiunta di un po’ di succo di limone, stimola il sistema gastrointestinale e risveglia il metabolismo.

Quale acqua? In condizioni normali, si può bere qualsiasi acqua. Quella del rubinetto è potabile e sicura, e contiene spesso gli stessi oligoelementi di quelle minerali in bottiglia; ha il più delle volte un contenuto superiore di calcio e magnesio, ma contiene anche altri oligoelementi, quali sodio, cloro, potassio, fluoro, manganese e fosforo. Purtroppo, alcune volte i trattamenti di potabilizzazione possono lasciare dei residui, ad esempio un odore o sapore di cloro: in tal caso, si può rimediare con dei filtri di depurazione a uso domestico. Se preferite l’acqua minerale, controllate i sali e gli oligoelementi che contengono (basta leggere l’etichetta), per capire quale sia la più adatta a voi.

In generale, controllando il residuo fisso si può capire il quantitativo di minerali contenuti nell’acqua in questione, da cui la denominazione dell’acqua. La minimamente mineralizzata (residuo fisso fino a 50 mg/l) e la oligominerale (50-500 mg/l) favoriscono la diuresi e sono indicate per chi soffre di ipertensione o per prevenire i calcoli renali; la minerale (500-1500 mg/l) può essere utile nell’alimentazione degli sportivi e nel periodo estivo, quando bisogna reintegrare i sali minerali persi con la sudorazione; infine, l’acqua ricca di minerali (residuo fisso superiore a 1500 mg/l) di solito si acquista in farmacia e si utilizza sotto consiglio medico, in caso di particolari necessità. Va evitata da chi soffre di calcoli renali.

Sono da preferire le acque oligominerali, con buona presenza di calcio e magnesio, con un pH elevato (vicino a 8,0) e iposodiche, perfette per le diete povere di sodio e contro l’odiata ritenzione idrica.