Tempi difficili per i lavoratori del settore aeroportuale. A partire da febbraio la compagnia aerea spagnola Vueling procederà al licenziamento di 82 dipendenti. Si tratta di poco poi della metà dei 122 addetti a varie manzioni attualmente impiegati presso l’aeroporto di Roma Fiumicino. La decisione è legata alla riduzione delle attività sullo scalo che passeranno da quattro a un solo aeromobile di base nella Capitale.
Si tratta di un ridimensionamento significativo che riguarda 14 comandanti, 12 primi ufficiali e 56 assistenti di volo.La scelta è conseguenza della cancellazione di cinque collegamenti internazionali: Parigi Orly, Londra Gatwick, Malaga, Valencia e Santorini. Queste tratte saranno definitivamente eliminate dall’operativo della compagnia.
Perché la compagnia procederà con i licenziamenti
Con una comunicazione inviata al Ministero del Lavoro Vueling ha spiegato che i collegamenti cancellati hanno registrato “perdite strutturali e performance non soddisfacenti”. Alla base della decisione vi sarebbero bassi indici di riempimento dei voli e una crescente concorrenza da parte di altri competitor. Per la compagnia, la situazione rende necessaria una revisione radicale e definitiva della presenza a Fiumicino. Vueling precisa che la natura della riorganizzazione non lascia spazio a ricollocazioni interne né all’utilizzo degli ammortizzatori sociali tradizionali, come la Cassa Integrazione o i contratti di solidarietà. In sostanza, i dipendenti interessati non potranno essere né riconvertiti né riassorbiti in altre mansioni.
Licenziamenti limitati
Nonostante la durezza dei tagli, Vueling ha dichiarato di voler valutare misure volontarie per limitare il numero degli esuberi. La compagnia ha annunciato la disponibilità a proporre un programma di incentivi economici, condizionato alla firma di accordi individuali in sede sindacale. Questa iniziativa, se accettata, potrebbe ridurre parzialmente l’impatto dei licenziamenti. Contestualmente, l’azienda ha sottolineato che nelle prossime settimane avvierà un dialogo con le organizzazioni sindacali italiane per definire i prossimi passi. L’obiettivo dichiarato è di lavorare “in modo costruttivo” per trovare soluzioni condivise e mitigare le conseguenze per i lavoratori coinvolti.
La strategia di Vueling
Il ridimensionamento della base di Fiumicino rientra in una revisione più ampia del network della compagnia. Secondo una nota ufficiale, Vueling sta ridefinendo la propria offerta con l’intento di concentrarsi sui mercati chiave e adattarsi a un contesto competitivo in continua evoluzione. Questa strategia ha portato alla decisione di ridurre le rotte da e per Roma, mantenendo comunque operativi cinque collegamenti diretti. La società ha specificato che, pur con il ridimensionamento di Fiumicino, l’Italia continuerà a rivestire un ruolo centrale nelle sue operazioni. Il Paese rimarrà infatti l’unico mercato internazionale con due basi operative: Roma e Firenze.
La base di Firenze manterrà l’operatività attuale, mentre da Roma continueranno a partire voli verso destinazioni selezionate. Oltre a Roma e Firenze, Vueling ha ricordato che continuerà a garantire collegamenti da diversi aeroporti italiani. Tra questi figurano Milano, Bologna, Bari, Cagliari, Catania, Genova, Palermo, Napoli, Torino e Venezia. Nella stagione estiva si aggiungono anche scali come Rimini, Comiso e Olbia. In questo modo, la compagnia intende confermare la propria presenza nel mercato italiano, pur riducendo le attività su Fiumicino.