Ora Meloni punta sul lavoro: disoccupati ai minimi dal 2009

Il tasso di disoccupazione è al 7,6%, mai così bassa dal 2009. Ma per la fascia 15-24 sale al 21,7%

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

A maggio 2023 si registra un continuo incremento dell’occupazione, come indicato dai dati Istat, tuttavia si osserva un rallentamento nel suo ritmo. L’aumento è dello 0,1%, equivalente a 21 mila nuovi occupati rispetto ad aprile. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, si contano 383 mila occupati in più (+1,7%). Questo aumento è attribuibile principalmente all’aumento dei dipendenti a tempo indeterminato e degli autonomi, che ha più che compensato la diminuzione dei dipendenti a tempo determinato.

A maggio, il tasso di disoccupazione in Italia è sceso al 7,6%, registrando un calo di 0,1 punti percentuali. Secondo i dati Istat, questo è il livello più basso dall’aprile 2020, quando, a causa delle restrizioni del lockdown anti-Covid, era pari al 7,5%. Per trovare un valore inferiore rispetto a quello attuale, bisogna risalire a maggio del 2009, esattamente 14 anni fa, quando il tasso di disoccupazione si attestava anch’esso al 7,5%.

Disoccupazione sale per i giovani

Analizzando i dati mensili, si nota una crescita dell’occupazione tra gli uomini, gli autonomi, i lavoratori tra i 25 e i 34 anni, e coloro che hanno almeno 50 anni. Tuttavia, si registra una diminuzione dell’occupazione tra le donne, i dipendenti a tempo determinato, i lavoratori più giovani (tra i 15 e i 24 anni) e quelli tra i 35 e i 49 anni.

Ma il tasso di disoccupazione giovanile dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni peggiora nel periodo preso in considerazione. Secondo i dati disponibili, questo tasso è salito al 21,7%, registrando un aumento di 0,9 punti percentuali rispetto al periodo precedente. Questo indica una situazione più difficile per i giovani in termini di trovare un impiego e rappresenta una sfida importante per il mercato del lavoro e le politiche volte a favorire l’occupazione giovanile.

La situazione del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni si caratterizza principalmente per la sua sostanziale stabilità. Questo equilibrio è il risultato di una diminuzione tra gli uomini e tra coloro che hanno un’età compresa tra i 25 e i 34 anni, mentre si osserva un aumento tra le donne e tra coloro che hanno almeno 35 anni. Il tasso di inattività rimane costante al 33,7%.

Su base annuale diminuiscono disoccupati e inattivi

Nel confronto tra il trimestre marzo-maggio 2023 e il trimestre precedente (dicembre 2022-febbraio 2023), si osserva un aumento del numero di occupati, pari al 0,5%, corrispondente a 120.000 unità in più. Questa crescita dell’occupazione, nel confronto trimestrale, è associata a una diminuzione delle persone in cerca di lavoro, con una riduzione del 1,6%, pari a 33.000 unità in meno, e degli inattivi, con una diminuzione dello 0,6%, pari a 74.000 unità in meno.

Rispetto a maggio 2022, si registra una diminuzione sia del numero di persone in cerca di lavoro, con una riduzione del 4,8%, pari a 98.000 unità in meno, sia del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni, con una diminuzione del 2,7%, pari a 351.000 unità in meno.

Giorgia Meloni: «Costante crescita dell’occupazione nel Paese»

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha enfatizzato il successo dell’economia italiana, in particolare riguardo alla creazione di posti di lavoro: «I dati Istat continuano a certificare la costante crescita dell’occupazione, con il tasso di disoccupazione ai minimi dal 2009. Incoraggianti notizie che ci spronano a fare sempre meglio, per un’Italia che torna a crescere, a lavorare, a creare ricchezza e a puntare in alto», ha scritto in un post sul suo profilo Facebook.