Jsw Piombino firma proroga cassa integrazione per 1.310 operai fino al 2026

Accordo siglato per la cassa integrazione in deroga di 1.310 lavoratori Jsw Piombino fino al 2026. Previsti nuovi fondi, rotazioni interne e garanzie contro le esternalizzazioni

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Pubblicato: 28 Gennaio 2025 16:25

È stato firmato il verbale che ufficializza la proroga della cassa integrazione in deroga per 1.310 lavoratori di Jsw Steel Italy Piombino fino al 7 gennaio 2026. La misura riguarda 500 operai con cassa integrazione al massimo del 90% e 810 lavoratori con centri di costo inattivi a zero ore. L’impegno economico complessivo ammonta a oltre 31 milioni di euro.

L’accordo è stato siglato durante una riunione presso il ministero del Lavoro, cui hanno partecipato rappresentanti del ministero stesso, del MIMIT, della Regione Toscana, dell’Agenzia Regionale Toscana per l’Impiego (ARTI), oltre alla direzione di Jsw e alle sigle sindacali Fim, Fiom e Uilm, affiancate dai rispettivi coordinatori RSU, Usb e Ugl.

Jsw Steel Italy Piombino firma accordo: cosa comporta

L’intesa prevede che i 1.310 lavoratori coinvolti siano suddivisi in due gruppi:

  • 500 operai impiegati nei centri di costo attivi, con una cassa integrazione utilizzabile fino al 90%;
  • 810 lavoratori appartenenti ai centri di costo inattivi, per i quali è prevista la cassa integrazione a zero ore.

Un elemento significativo dell’accordo è l’impegno di Jsw a non procedere con esternalizzazioni durante il periodo di cassa integrazione, garantendo così che le attività rimangano interne all’azienda. È inoltre stato introdotto un principio di rotazione per i lavoratori con “cartellino attivo”, migliorando le condizioni di equità interna.

Un altro punto cruciale riguarda il monitoraggio mensile dell’utilizzo di ferie e permessi, con la possibilità di verificare il rispetto degli accordi da parte dell’azienda. L’incremento del numero dei lavoratori attivi, da 400 a 500 unità, rappresenta un passo avanti rispetto alle precedenti intese.

Infine, il periodo di cassa integrazione viene considerato una fase di transizione in vista della definizione dei nuovi progetti industriali, in particolare l’accordo tra Jsw e Metinvest Adria per il rilancio del polo siderurgico di Piombino.

Il commento dei sindacati

Le sigle sindacali Fim, Fiom e Uilm, pur approvando il verbale, hanno ribadito la loro ferma contrarietà a qualsiasi ipotesi di esternalizzazione che possa coinvolgere i lavoratori oggi in cassa integrazione. Hanno inoltre sottolineato la necessità di rafforzare i piani di formazione per i lavoratori, giudicando insufficienti le attuali politiche attive. “Nessun vantaggio concreto è stato generato fino a oggi”, hanno dichiarato i rappresentanti.

Usb ha sottolineato alcuni miglioramenti ottenuti grazie all’accordo, come l’incremento dei lavoratori attivi e la rotazione interna, ma ha chiesto un maggiore intervento dello Stato per garantire il controllo sui piani industriali, occupazionali e ambientali.

Anche Uglm ha evidenziato l’urgenza di avviare i corsi di formazione per individuare i lavoratori idonei, oltre alla necessità di prevedere strumenti specifici per chi, per motivi di età o salute, potrebbe necessitare di scivoli pensionistici o incentivi all’uscita. Il sindacato ha anche richiesto l’introduzione di integrazioni salariali per i cassintegrati, ritenendole fondamentali per sostenere i lavoratori in questa delicata fase di transizione.