Nestlè, 300 assunzioni in Italia: offerta di lavoro a Mantova

Appariranno nuove offerte nella sezione "lavora con noi" di Nestlé: l'annuncio esaltato del ministro Adolfo Urso per l'accordo siglato

Foto di Luca Incoronato

Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Un notevole investimento, quello di Nestlé in Italia, precisamente a Mantova, dove troverà spazio una nuova fabbrica del colosso. In termini economici, ci si avvicina ai 500 milioni di euro messi sul tavolo per questo progetto, che sorgerà nell’area industriale di Valdara. Si opererà su un’area di circa 180mila metro quadri e ci saranno ben 300 nuovi occupati nel corso dei prossimi anni, precisamente nel prossimo triennio.

Collaborazione con il Mimit

La nuova fabbrica Nestlé che troverà spazio nel mantovano sarà dedicata alla produzione di pet food. L’annuncio è giunto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Una nota del Mimit però precisa anche come la fabbrica in sé non rappresenterà l’unica realizzazione sul territorio.

Spazio anche per un nuovo polo logistico. Un’iniziativa rilevante per i lavoratori italiani, ovviamente, ma soprattutto per il Caie. Guardando al quadro generale, infatti, questo è un tassello chiave per il Comitato Interministeriale per l’attrazione degli investimenti esteri. Il rapporto con il mondo delle imprese subisce da anni delle dure battute d’arresto, con una generale tendenza all’esternalizzazione delle produzioni. Questa, di certo, può essere dunque definita una vittoria per il governo di Giorgia Meloni.

Si sottolinea infatti una collaborazione con il ministero, come precisato da Urso: “Una multinazionale significativa come Nestlé ha dimostrato la propria volontà di rafforzare la presenza in Italia, confermando la rinnovata centralità del nostro Paese per gli insediamenti produttivi di importanti compagnie globali”.

Ha spiegato come si sia giunti a questo risultato grazie anche a un “grande lavoro di supporto del Mimit nei confronti dell’investitore”. Nel dettaglio, il progetto prevede il sorgere della fabbrica nell’area industriale Valdaro, come detto, a Mantova.

Nestlé, lavora con noi

Ecco i numeri: 180mila metri quadri d’area coinvolta, 300 nuovi occupati, 472 milioni di euro investiti e un generoso indotto per il territorio.

Gli impatti saranno notevoli, si prevede, anche per la filiera agricola. Si stimano 50 milioni di euro all’anno per prodotti agricoli e 30 milioni di euro annui per servizi industriali e packaging. Un polo industriale che richiederà tre anni, circa, per essere del tutto operativo.

Occorrerà ancora del tempo per riuscire a individuare offerte di impiego nell’area “lavora con noi” di Nestlé, certo, ma arriveranno e saranno una chance di crescita per il territorio. È però importante volgere lo sguardo proprio alla sezione del mantovano scelta. Il tutto si inserisce infatti in un progetto quasi decennale.

L’area di Valdaro

Appena otto ani fa si parlava di Valdaro come di un gravoso problema. Occorreva trovare una soluzione adeguata alle aree logistiche, tra l’invenduto di quelle private e i debiti accumulati di quelle pubbliche.

Il sindaco Mattia Palazzi si è così espresso in merito: “Senza gravare di un solo euro i mantovani, abbiamo condotto e gestito operazioni con multinazionali e imprese italiane, per oltre 1 miliardo di euro di investimenti privati, per più di 1500 posti di lavoro. Era un disastro e oggi è parte rilevante e internazionale del futuro di Mantova e del territorio”.

L’amministrazione ha inoltre lavorato per la messa in sicurezza, partecipando al Programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati. Un finanziamento che ha favorito il Comune con più di 18 milioni di euro, insieme con i fondi derivanti dagli accordi con realtà imprenditoriali private.

A ottobre 2023 si parlava di svolta ormai vicina, con messa in sicurezza di acque e terreni, dopo più di vent’anni di veleni. Si dà dunque speranza alla popolazione, tenendo anche conto del report di Legambiente “Ma’Aria di Città 2024”. Questo indica i dati relativi al superamento dei livelli limite di polveri sottili (oltre 35 giorni all’anno con una media superiore ai 50 microgrammi al metro cubo). Il risultato? Mantova è al quarto posto con Padova e Venezia, per 62 giorni annui. Dietro solo i 63 giorni di Treviso, i 66 di Torino e i 70 di Frosinone.