Fabriano, chiude storica cartiera: i 174 lavoratori della Giano salvati dal licenziamento

Ieri è uscita l’ultima bobina di carta, firmata dagli operai. Sospesa la procedura di licenziamento collettivo per i lavoratori di Giano Srl del Gruppo Fedrigoni

Foto di Giorgio Pirani

Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 11 Dicembre 2024 10:50

Ieri mattina, alle 8:15, è calato il sipario sulla cartiera Giano di Fabriano. Poco prima, alle 8, la macchina continua F3 di Fabriano aveva prodotto la sua ultima bobina di carta, segnando la fine definitiva della produzione. Una decisione nata a ottobre di quest’anno, quando il gruppo Fedrigoni ha annunciato l’uscita dal business della carta per ufficio, portando alla chiusura dell’azienda Giano, società che sarà dismessa da 1 gennaio 2025.

Un momento carico di emozione per i lavoratori della Giano Srl del Gruppo Fedrigoni, alcuni dei quali hanno firmato l’ultimo foglio, consapevoli che si stava chiudendo un capitolo significativo della storia industriale italiana.

La decisione dell’azienda

“È stato un momento di profondo sconforto, ognuno chiuso nel proprio dolore – ha dichiarato un operaio –. Hanno fatto affondare il nostro Titanic”. Il primo foglio per fotocopie, il celebre Copy 2, è stato creato quasi 50 anni fa, segnando l’inizio di una lunga tradizione per Fabriano, dove la carta è più di un prodotto, ma parte dell’identità stessa della comunità.

La decisione del Gruppo Fedrigoni arrivò ad ottobre, dopo due anni di ricerca di partner disposti a investire su Giano per rilanciarne la competitività: “Abbiamo cercato a lungo, senza successo, partner che dessero le necessarie garanzie di sviluppo e di rilancio del business dell’ufficio – aveva comunicato l’amministratore delegato Marco Nespolo – Abbiamo sondato tutti gli scenari possibili, fino a valutare la vendita dell’intero business Fabriano, nonostante sia per noi un asset strategico. Neanche in questo caso abbiamo, purtroppo, individuato potenziali partner, per cui siamo giunti alla difficile, ma necessaria decisione di uscire dal business dell’ufficio”

Salvi i dipendenti della cartiera

C’è comunque un certo sollievo tra i lavoratori per la sospensione, per 12 mesi, dei 174 licenziamenti già in fase di avvio, grazie a un accordo siglato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, dalla sottosegretaria con delega alle crisi d’impresa, Fausta Bergamotto, insieme ai rappresentanti della Regione Marche, del Comune di Fabriano, dell’azienda e dei sindacati. L’accordo ha bloccato la procedura di licenziamento, che sarebbe dovuta partire il 18 dicembre prossimo.

“La salvaguardia del reddito dei dipendenti di Giano srl – ha dichiarato il sindaco Ghergo – è un risultato importante, frutto del lavoro di sindacati e istituzioni. Tuttavia, la messa in liquidazione della società significa comunque perdita di posti di lavoro sul nostro territorio, nonostante le garanzie di ricollocamento offerte da Fedrigoni. I prossimi 12 mesi saranno cruciali per ricostruire il futuro del settore cartario a Fabriano, lavorando in sinergia con le altre istituzioni, anche con un piano di riconversione industriale. Da Fedrigoni ci si aspettava una maggiore consapevolezza riguardo alla crisi sociale che questa decisione comporterà. Ora ci aspettiamo che mantengano l’impegno di investire sulle linee produttive delle carte valori e delle carte artistiche”.

Nel corso del confronto, le parti hanno concordato che la priorità sarà la tutela dei lavoratori e la minimizzazione degli impatti sociali sul territorio.

Per il 2025, è stato previsto un anno di cassa integrazione straordinaria per tutti i dipendenti coinvolti, ad eccezione di coloro che accetteranno offerte da altre società del Gruppo Fedrigoni. L’accordo prevede anche la possibilità di prepensionamenti, ricollocamenti e la creazione di nuovi posti di lavoro. In cambio, i sindacati si sono impegnati a sospendere tutte le iniziative di agitazione sindacale in corso.