L’Esa offre 5.000 euro per stare sdraiati, ma le domande sono già chiuse

La notizia è stata ripresa da molti giornali, ma le candidature sono chiuse da un mese e si cercavano solo uomini. L’Esa voleva 20 volontari che restassero sdraiati per dieci giorni

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 20 Marzo 2025 12:03

Ha fatto il giro del web in queste ore la notizia che l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) vorrebbe offrire 5mila euro a venti volontari per trascorrere 10 giorni sdraiati su un lettino inclinato o immersi in una vasca piena d’acqua. Un’offerta interessante e che spingerebbe tantissimi a candidarsi, ma purtroppo non si può più fare: lo studio, denominato Vivaldi III, è già iniziato a febbraio di quest’anno e i partecipanti, che stanno svolgendo i test presso la Clinica Spaziale Medes di Tolosa, sono già stati selezionati.

I dettagli dell’offerta

I 5mila euro per restare sdraiati sono dunque già stati assegnati, anche se questo non esclude che in futuro possano esserci nuove opportunità, dato che siamo alla terza fase di questo ciclo di studi, avviato nel 2021.

Lo studio Vivaldi III ha come scopo la simulazione degli effetti della microgravità sugli astronauti, attraverso tecniche come l’immersione a secco e il riposo su un lettino inclinato. Queste modalità di stazionamento replicano le condizioni che si verificano in assenza di gravità, come accade a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS).

Queste simulazioni sono essenziali per studiare gli impatti della microgravità sul corpo umano, come cambiamenti nella circolazione sanguigna, nei muscoli e nelle ossa, in modo da preparare meglio gli astronauti per le missioni spaziali. Inoltre, poiché inviare astronauti nello spazio è costoso, le agenzie spaziali come la Nasa e l’Esa usano questi esperimenti terrestri come metodo per ridurre i rischi e migliorare la preparazione prima delle missioni effettive.

Le condizioni dei volontari

Per partecipare a Vivaldi III sono stati selezionati solo giovani uomini tra i 20 e i 40 anni, con rigorosi parametri di altezza (tra 1,65 m e 1,80 m) e indice di massa corporea (tra 20 e 26).

La motivazione per cui i partecipanti vengono pagati per restare sdraiati in acqua o su letti inclinati è legata al fatto che la ricerca ha lo scopo di comprendere gli effetti che la microgravità ha sul corpo umano. L’immersione a secco, in particolare, è progettata per imitare l’assenza di gravità, mentre il lettino inclinato, con la testa più bassa dei piedi, simula gli spostamenti di fluidi nel corpo e l’inattività che si verifica durante le missioni spaziali. I partecipanti allo studio Vivaldi III, una volta sistemati sul lettino inclinato a 6° o immersi nella vasca da bagno, devono mantenere la stessa posizione per dieci giorni consecutivi. Questo include anche il mangiare, bere e soddisfare i bisogni fisiologici, rendendo l’esperienza particolarmente sfidante.

Nel caso della vasca, i volontari sono immersi fino al busto, con braccia e testa fuori dall’acqua. Dal busto in giù, sono coperti da un tessuto impermeabile che li mantiene asciutti e sospesi uniformemente nell’acqua, una condizione che simula quella vissuta dagli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). L’intero esperimento dura circa tre settimane, di cui i primi cinque giorni e gli ultimi cinque sono dedicati alla raccolta di vari parametri. Questi includono dati metabolici, cardiovascolari, muscolari, ossei, neurologici, oftalmologici e altri, fondamentali per monitorare gli effetti della microgravità sul corpo umano.