Concorsi Pa per 288mila neoassunti, le parole del ministro Zangrillo

Il ministro Zangrillo presenta i dati sui concorsi nella Pubblica Amministrazione degli ultimi mesi, con cifre record

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

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Il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo ha comunicato i dati delle assunzioni degli addetti alla Pa dall’inizio dell’anno. Lo Stato ha bandito concorsi per oltre 288mila posti di lavoro ai quali si sono candidate più di 2 milioni di persone. Un aumento significativo sul 2023, quando gli assunti erano stati solo 172mila.

Prosegue inoltre lo sforzo del Governo per quanto riguarda la semplificazione normativa. L’obiettivo è il taglio o la riduzione delle attese per oltre 600 procedure entro l’anno 2026, affiancato a un’applicazione migliore delle normative dell’Ue, con risparmi milionari per contribuenti e imprese.

Candidature sempre più numerosi ai concorsi pubblici

Durante un’audizione della Commissione parlamentare per la semplificazione, il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo ha comunicato i dati relativi alle assunzioni e ai concorsi nel settore pubblico dall’inizio del 2024. Le cifre mostrano un aumento netto sia dei posti di lavoro messi a disposizione dallo Stato che delle candidature.

Nei primi otto mesi dell’anno, quindi da gennaio fino ad agosto, la Pubblica amministrazione ha messo a disposizione 288mila posti di lavoro, tramite oltre 13mila bandi. Un aumento netto rispetto al 2023, quando gli assunti erano stati poco più di 172mila. Queste offerte hanno generato 2,1 milioni di candidature, un record per la Pa.

Riduzione netta nei tempi di assunzione all’interno della pubblica amministrazione dopo il concorso, che sono passati in media da più di due anni a sei mesi: “Il Dipartimento della funzione pubblica è da sempre impegnato nella ricognizione dei fabbisogni e delle richieste di scorrimento delle graduatorie dei concorsi unici. Si tratta comunque di procedure complesse che, soprattutto a tutela dei candidati, richiedono dei tempi tecnici specifici” ha dichiarato il ministro Zangrillo.

Queste assunzioni sono necessarie a causa dell’uscita di dipendenti che il settore pubblico dovrà affrontare nei prossimi anni. A causa dei pensionamenti, lasceranno la Pubblica amministrazione circa un milione di persone in cinque anni. Il ministero ha anche eliminato l’obbligo di pensionamento a 67 anni per i dipendenti pubblici per tamponare la situazione, ma servirà comunque un numero altissimo di assunzioni.

Zangrillo spinge per semplificazione e applicazione delle norme Ue

Il ministro Zangrillo ha anche sottolineato il continuo lavoro del Governo sulla semplificazione amministrativa, con nuovi obiettivi entro la fine della legislatura: “Abbiamo un obiettivo di semplificazione di 600 procedure amministrative entro il 2026, 200 delle quali entro il 2024 che sono andate a buon fine” ha sottolineato durante l’audizione in Commissione alla Camera dei Deputati.

Zangrillo ha poi commentato l’attuazione delle misure pensate dall’Unione europea, altro tema di semplificazione normativa che il Governo sta affrontando: “Una migliore attuazione delle politiche dell’Ue e una migliore azione amministrativa potrebbero far risparmiare ai contribuenti e alle imprese dell’Ue miliardi di euro ogni anno” ha dichiarato.

“Secondo dati della Commissione europea, migliorando la loro azione amministrativa, gli Stati membri potrebbero risparmiare 64,2 miliardi di euro all’anno. Le imprese potrebbero risparmiare 2,2 miliardi di euro all’anno a livello dell’Ue se le procedure e i costi amministrativi per la creazione di un’impresa fossero allineati a quelli degli Stati membri più virtuosi” ha poi concluso il ministro della Pubblica amministrazione.