Per quanto siano ormai tra le mani di chiunque, bambini compresi, gli smartphone non sono affatto un giocattolo. Tendiamo a trattarli come facevamo da bambini con il gameboy, ma in realtà abbiamo riposto in questi dispositivi elementi molto preziosi della nostra quotidianità. Informazioni private e di fondamentale importanza, che forse non tuteliamo abbastanza. Per citare Kasia Smutniak in Perfetti sconosciuti, i cellulari sono la scatola nera delle nostre vite. Nonostante questa innegabile realtà, però, non tuteliamo a dovere questi dati da possibili virus, celati in ogni angolo del web. L’ultima minaccia proviene da alcune app di giochi, ben 38 a essere precisi, dalle quali stare alla larga.
Smartphone e tablet a rischio: il virus Minecraft
Il pericolo riguarda in questo caso soltanto gli utenti Android, chiamati a una particolare attenzione anche quando utilizzano lo store ufficiale Google, Play Store. Nel mare magnum di applicazioni ce ne sono svariate potenzialmente pericolose e, stando a quanto riportato da BleepingComputer, sono state identificate ben 38 app di gioco che in realtà non sono altro che virus.
Nello specifico parliamo di app copie del celebre gioco Minecraft, che sfrutta l’adware HiddenAds per infettare smartphone e tablet. Il problema è che queste app sono del tutto identiche all’originale, nella maggior parte dei casi, riuscendo a ingannare tanto gli utenti più ingenui, per così dire, che quelli più esperti. Un paio di click, un’installazione effettuata in maniera svogliata, convinti si tratti dell’app ufficiale del gioco, e il virus ha messo piede nel proprio dispositivo.
In una manciata di secondi ci si ritroverà a fare i conti con un gran numero di annunci pubblicitari caricati in background, ovvero non visibili all’utente, sfruttati per monitorare l’attività di ogni singolo soggetto e guadagnare alle sue spalle. Il tutto in maniera totalmente illegale, ovviamente. Ciò però non aiuta in questi casi, considerando quanto sia complicato arginare tale fenomeno, da anni divenuto di livello globale.
La prima reazione potrebbe essere di incredulità, certi del fatto di non poter compiere un errore tanto banale. Si tratta però di uno sbaglio più comune di quanto si possa pensare, considerando come, ad oggi, sarebbero più di 35 milioni gli utenti che hanno cliccato scarica e installa su una di queste 38 app virus nel mondo. La percentuale maggiore riguarda USA, Corea del Sud, Canada e Brasile, ma ciò non vuol dire che in Italia non si debba stare con gli occhi ben aperti.
Virus per smartphone: come proteggersi
Il lavoro di emulazione di Minecraft è stato perfetto, pressapoco, con l’app che funziona senza destare sospetti in merito a quanto accade in background. Per fortuna il Mobile Research Team di McAfee (nota azienda di sicurezza informatica, ndr) ha segnalato il set di adware e così i virus sono stati rimossi da Google Play. Gli utenti possono quindi dirsi salvi? Niente affato, purtroppo. Esempi del genere sono alquanto comuni, anche se generalmente le app sono realizzate in maniera meno pregevole. Questo gruppo criminale tornerà di certo all’opera, anche se in maniera differente. A ciò si aggiunge il fatto che, se scaricate, queste restano sul proprio dispositivo (nonostante sullo store non siano più disponibili) fino alla cancellazione e pulizia approfondita, che si consiglia di far fare a un professionista.
Aprire le porte del proprio smartphone o tablet a malware di vario genere vuol dire generare falle nella propria sicurezza, offrendo una finestra sui dati sensibili che custodiamo a sconosciuti malintenzionati. Le conseguenze potrebbero essere molto gravi. Nella maggior parte dei casi gli utenti meno esperti ritengono di potersi porre al riparo da tutto ciò scaricando un antivirus o, peggio, cliccando sul banner di un antivirus. Occorre comprendere come la principale e migliore risposta a questi pericoli digitali è rappresentata dalla propria presa di coscienza del funzionamento di navigazione web e store online. Tutto va letto con attenzione e non occorre mai cliccare a caso sulle schermate che appaiono mentre si naviga, soltanto per provare a liberare lo schermo e godere del contenuto ricercato.
Ci si ritroverà facilmente ad accettare automaticamente il download di app non desiderate, impostando nuovi browser e, probabilmente, introducendo malware di vario genere nel sistema. Leggere, chiedere consiglio e prestare attenzione a ciò che si clicca. Un tocco dell’indice sul display equivale a un consenso. Capirlo, è parte della soluzione.