Dove vedere in streaming i più bei film di Jean-Luc Godard

E' morto a 91 anni, nella sua casa di Rolle, in Svizzera, il regista francese Jean-Luc Godard, padre della Nouvelle Vague. Sarebbe ricorso al suicidio assistito

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

E’ morto a 91 anni, nella sua casa di Rolle, in Svizzera, il regista francese Jean-Luc Godard. Era nato a Parigi il 3 dicembre 1930. Tra i più significativi autori cinematografici della seconda metà del Novecento, esponente di spicco della indimenticata Nouvelle Vague, è stato punto di riferimento per i giovani cineasti degli anni Sessanta, rappresentando un segno di demarcazione netto fra epoche e culture della storia del cinema.

Addio al grande regista della Nouvelle Vague

Il consulente legale della famiglia ha spiegato che l’annuncio della sua morte avrebbe dovuto essere fatto tra due giorni. Ma le indiscrezioni sulla stampa, in particolare sulle colonne del quotidiano Libération, hanno accelerato la stesura del comunicato.

Libération è stato infatti il primo giornale a dare la notizia della morte del regista, scrivendo che il maestro sarebbe ricorso al suicidio assistito. “Non era malato, era soltanto esausto”, rivela una fonte vicina al regista citata da Libération.

La Francia, e il cinema tutto, è in lutto. Anche il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso un messaggio di cordoglio: “Era come un’apparizione nel cinema francese. Poi ne divenne un maestro. Jean-Luc Godard, il più iconoclasta dei registi della Nouvelle Vague, aveva inventato un’arte decisamente moderna, intensamente libera. Stiamo perdendo un tesoro nazionale, uno sguardo di genio”, ha scritto il presidente francese su Twitter.

I film più belli di Godard

In effetti uno dei grandi pregi di Godard è stato quello di rivoluzionare i codici del cinema con film decisamente innovativi. Lo ricordiamo ad esempio per il capolavoro “Le Mépris” (“Il disprezzo”) del ’63, lungometraggio franco-italiano adattamento dell’omonimo romanzo di Alberto Moravia, film antologico in cui ha reclutato la bellissima Brigitte Bardot alla figura monumentale di Michel Piccoli.

Altro legame con l’Italia è il film del ’69 “Lotte in Italia”, realizzato per la televisione italiana, che si interroga sui rapporti tra film, rappresentazione e ideologia attraverso il racconto di una ragazza borghese che milita in un gruppo extraparlamentare pur rimanendo legata all’ideologia della sua classe d’origine.

Oppure, fra i suoi più celebri film, “A bout de souffle” (“All’ultimo respiro”), girato nel 1960, con Jean-Paul Belmondo e Jean Seberg, e “Pierrot le fou” (tradotto in “Il bandito delle 11”), sempre con Jean-Paul Belmondo, e “Si salvi chi può (la vita)”, con l’incantevole Isabelle Huppert.

Godard se ne va proprio nei giorni della Biennale di Venezia. E proprio alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia del 1982, sotto la direzione di Carlo Lizzani, Godard fu premiato col Leone d’oro alla carriera. Alla Mostra del 1983, la Giuria internazionale presieduta da Bernardo Bertolucci gli conferì invece il Leone d’oro per la pellicola “Prénom Carmen” (1983).

Ha vinto anche l’Oscar alla carriera nel 2011, ma le sue opere sono state sempre fonte di ispirazione per molti registi statunitensi della New Hollywood: in particolare, in tempi recenti, per Quentin Tarantino, che ha chiamato la sua casa di produzione proprio come uno dei primi film del maestro, “Bande à part”.

Una chicca che molti non conoscono? Proprio in questo film, ambientato a Parigi, storia di due amici che incontrano casualmente una giovane ragazza, bella e ingenua, che li segnerà per sempre, troviamo la celebre sequenza dei tre ragazzi che corrono lungo gli immensi spazi del Louvre, scena che verrà poi ripresa da Bernardo Bertolucci nel suo film “The Dreamers”.

Dove vedere i film di Godard in streaming

Per saperne di più su di lui, vi suggeriamo di guardare il bellissimo documentario Il mio Godard, che restituisce, attraverso lo sguardo dell’allora giovanissima moglie Anne, un ritratto affettuoso e ironico di una delle figure più importanti del cinema francese e mondiale, impersonato nel film dal giovane Louis Garrel.

I suoi film più famosi invece li potete vedere anche in streaming su Amazon Prime Video.