Truffa economica con deepfake prende di mira il governatore di Bankitalia: l’allarme dell’Istituto

Una nota della Banca d'Italia invita a diffidare dei video deepfake con l'immagine del governatore Fabio Panetta. Cosa fare se si è vittime di truffe

Foto di Mauro Di Gregorio

Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Una nuova truffa economica prende di mira nientemeno che Fabio Panetta, il governatore della Banca d’Italia. Ma questa volta si sale di livello rispetto alle classiche immagini truffaldine che gli utenti sono abituati a vedere a corredo degli articoli giornalistici. Stavolta i malintenzionati hanno utilizzato l’intelligenza artificiale e le più avanzate tecniche di video editing per creare dei deepfake del tutto indistinguibili dal reale. In questi video il governatore di Bankitalia offre consigli finanziari e suggerisce investimenti. Fidandosi dell’autorevolezza del personaggio, gli utenti meno accorti rischiano così di vedersi sottrarre i risparmi.

La nota di Bankitalia

La denuncia arriva dalla stessa Banca d’Italia tramite una nota: “La Banca d’Italia informa che continuano a essere diffusi in rete video, realizzati con tecniche di deepfake, che in maniera artificiosa riproducono l’immagine e la voce del Governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta al fine di veicolare e rendere credibili messaggi non veritieri con intenti fraudolenti“.

Naturalmente, Bankitalia chiarisce che “nessuno di questi video è stato autorizzato”. L’Istituto invita a:

  • diffidare dal messaggio;
  • non dare seguito alle eventuali richieste avanzate nei video;
  • evitare di condividerli per non contribuire ad aumentarne la diffusione.

Si ricorda che le comunicazioni della Banca d’Italia avvengono unicamente tramite i canali tradizionali dell’Istituto, ovvero il sito web (all’indirizzo bancaditalia.it) e i tre profili social istituzionali: YouTube (youtube.com/user/bancaditalia), X (x.com/bancaditalia) e LinkedIn (x.com/UfficioStampaBI).

Dalle immagini fake ai deepfake

In principio furono le immagini fake: le foto di personaggi famosi apparivano in calce agli articoli di blasonate e ignare testate giornalistiche online per proporre la stipula di contratti d’investimento o l’acquisto di prodotti di varia natura. Cliccare sul banner garantiva guai: si rischiava di infettare il proprio computer con un malware o di cadere nella rete di un truffatore che avrebbe richiesto pagamenti o la cessione di dati personali, anche bancari. Questi annunci truffaldini riuscivano (e talvolta ci riescono ancora) a conquistare un posto su siti considerati seri ed affidabili grazie all’intermediazione di piattaforme automatiche alle quali vengono concessi in appalto spazi pubblicitari che simulano l’aspetto dei contenuti del sito. Si tratta del cosiddetto “native advertising”.

Poi sono arrivati i video deepfake con, fra gli altri, una presunta Laura Pausini che vendeva prodotti dimagranti e una presunta Mara Maionchi che invitava all’acquisto di un prodotto contri i funghi della pelle.

Oggi i truffatori hanno puntato ancora più in alto, prendendo di mira la principale autorità bancaria italiana: Fabio Panetta, governatore della Banca d’Italia.

Cosa fare se si è vittima di truffe online

Chi ritenga di essere stato vittima di una truffa online deve immediatamente prendere questi accorgimenti:

  • proteggere i propri dispositivi aggiornando l’antivirus ed effettuando una scansione completa;
  • in caso si siano cedute informazioni personali (pin, password, ecc…) si proceda immediatamente a sceglierne di nuove;
  • se sono stati sottratti dati bancari, o se si sono fatti versamenti, si contatti immediatamente la propria banca per bloccare (a seconda dell’attività effettuata), bonifico, conto corrente, bancomat o carta di credito. Si effettui poi una denuncia alla polizia postale.