Memorie difettose in vendita: i nostri dati sono a rischio

Le SSD dovrebbero essere un "luogo" sicuro per i nostri dati ma non è sempre così: ecco cos'è accaduto a un marchio celebre

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Siamo ben lontani dagli anni ’90 e la tecnologia non è più qualcosa che sfiora le vite di alcuni e ignora del tutto quelle di altri. La quotidianità è digitale in innumerevoli aspetti. Basti pensare ai sistemi di verifica dell’identità come lo SPID. In un mondo in cui tutto è digitalizzato, la tutela dei propri dati è fondamentale.

Non possiamo stipare tutto su PC e portatili, quindi facciamo ricorso alle memorie esterne, così come alle SSD. Strumenti che sono diventati quanto mai preziosi nelle nostre vite, al pari dei vecchi album fotografici che i nostri genitori custodivano gelosamente negli armadi. Foto, dati, documenti di ogni sorta e video, tutto è ben stipato al loro interno, ma questo non vuol dire che sia necessariamente al sicuro.

Memoria esterna danneggiata: dati a rischio

Tentare di accedere alla propria memoria esterna e scoprire che i file conservati con tanta cura sono in realtà danneggiati, illegibili e potenzialmente persi per sempre, in assenza di un backup, è un incubo ricorrente per molti. L’imprevisto è dietro l’angolo, come un colpo accidentale al proprio dispositivo, che può risultare fatale soprattutto se si tratta di un modello con parti mobili all’interno.

Tutt’altro discorso, però, quando una ben nota azienda di fama internazionale decide di mettere in vendita delle SSD difettose, ipoteticamente. Sarebbe questo il caso di Western Digital, che si è vista sommersa da segnalazioni di utenti a dir poco scontenti. Questi si sono infatti ritrovati a confrontarsi con SSD SanDisk Extreme ed Extreme Pro malfunzionanti, che hanno prontamente cancellato di colpo i file in essi conservati, in parte o totalmente.

Una notizia che ha fatto molto discutere quattro mesi fa, che torna in prima pagina per un aggiornamento importante rilasciato dalla compagnia. Proviamo però a spiegare cos’è accaduto esattamente. È rapidamente diventato evidente che un lotto o più di SSD SanDisk fosse difettoso. Gli utenti hanno denunciato come i device fossero del tutto inutilizzabili, dal momento che la cancellazione automatica e irreversibile dei file continuava a ripetersi, senza apparente soluzione.

Un bug che riguarda tanto i modelli da 2 TB che quelli da 4 TB, generalmente sfruttati per scopi professionali, il che evidenzia il grave danno generato. Immaginate un fotografo che ha di colpo visto sparire il proprio lavoro di mesi, ricevendo in cambio mesi di promesse da parte della compagnia in questione. Finalmente la Western Digital ha fornito una soluzione, un aggiornamento al gravoso bug, ma la situazione è tutt’altro che risolta.

Attenzione alle SSD SanDisk danneggiate

Il bug riscontrato nelle SSD SanDisk Extreme ed Extreme Pro ha ricevuto come risposta dalla Western Digital un aggiornamento del firmware, destinato a sistemare il problema della cancellazione automatica. Una sorta di toppa, considerando come non vada a occuparsi dei modelli da 2 TB.

L’attesa continua, quindi, ma nel frattempo l’azienda non ha ovviamente smesso di vendere i propri dispositivi. Il prezzo scontato, intanto, ha portato molti utenti a ritenere come Western Digital stia provando a disfarsi dei lotti difettosi, puntando tutto sulla soluzione monca proposta.

Un durissimo colpo alla reputazione di una società celebre per i propri prodotti d’altissima fascia, che in tempi recenti ha dovuto fare i conti con un cyberattacco che ne ha messo fuori uso i servizi. Al di là delle cause alla base dei lotti difettosi delle SSD, però, non rilasciare comunicati ufficiali in merito e far serpeggiare dubbi e incertezze non è di certo la mossa più saggia.