Insurtech, fenomeno globale con ampi margini di crescita anche in Italia

In un ambiente in rapida evoluzione, il settore assicurativo deve affrontare cambiamenti senza precedenti, tra cui la transizione energetica, l'economia circolare e la digitalizzazione.

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Donatella Maisto

Esperta in digital trasformation e tecnologie emergenti

Dopo 20 anni nel legal e hr, si occupa di informazione, ricerca e sviluppo. Esperta in digital transformation, tecnologie emergenti e standard internazionali per la sostenibilità, segue l’Innovation Hub della Camera di Commercio italiana per la Svizzera. MIT Alumni.

I mercati hanno subito un impatto significativo anche da parte di variabili esogene come la pandemia di Covid-19, l’inflazione, la guerra e il disequilibrio politico.

Nonostante cio’ il mercato Insurtech e’ cresciuto fortemente nel suo complesso, apparendo altamento diversificato, guidato da sano ottimismo e ha registrato, dopo il 2020, un aumento significativo di numero di operazioni e volume di finanziamenti.

Le tradizionali compagnie assicurative, a livello globale, hanno compreso l’importanza di avviare una transizione verso modelli di business digitali, nonostante la consapevolezza della forte complessita’ che caratterizza il settore, altamente regolamentato e radicato in processi legacy.

I due pilastri di questa nuova prospettiva sono rappresentati dal ruolo dei data analytics e da una nuova visione del Cliente, il cui valore e’ stato posto al centro di ogni strategia.

Gli ostacoli economici, il rischio potenziale di un’inflazione sostenuta, i problemi inerenti il raggiungimento degli ESG, la rapida evoluzione delle tendenze dei consumatori e il cambiamento delle preferenze di acquisto fanno parte delle sfide che le compagnie assicuratrici dovranno affrontare, ma che, grazie alla digitalizzazione, potranno superare per snellire i processi e ridurre le inefficienze.

Gli elementi su cui basare le strategie di crescita sono il miglioramento della gestione delle spese operative, la riduzione dei costi di acquisizione del Cliente, l’aumento del CLTV, ovvero il valore di vita del Cliente.

La storia dell’Insurtech

A metà del 2010, a differenza di molti altri settori legati ai servizi finanziari, il settore assicurativo e’ apparso per lo piu’ indisturbato dal proliferare di nuovi modelli di business e dalle nuove tecnologie.

Tuttavia, nonostante questa apparente imperturbabilita’, lo stesso settore ha subito un punto di flesso di fronte alla crescita rilevante di start-up Insurtech, fenomeno accelerato dalla Pandemia.

Il deterioramento del contesto macroeconomico all’inizio del 2022 ha spostato l’attenzione degli investitori sulla redditività piuttosto che sulla crescita, i prezzi delle azioni di nuovi modelli di business digitali hanno subito pesanti perdite. Particolarmente colpiti sono i modelli di business B2C e B2B2C che sono a contatto con i clienti finali e hanno investito massicciamente nei processi di acquisizione dei clienti e di customer journey e pertanto registrano perdite elevate. Tuttavia, le aziende di software B2B, che consentono la digitalizzazione della catena di valore assicurativa tradizionale, sono rimaste relativamente stabili.

Evoluzione

Le aspettative dei consumatori in continua evoluzione con riferimento ai seamless service guidano principalmente l’evoluzione del settore Insurtech, mosso dal motto “ovunque e in qualsiasi momento”.

Gli assicuratori devono soddisfare i loro clienti aumentando la redditività e riducendo i costi operativi. Queste aspettative e queste esigenze ora coincidono con la maggiore disponibilità di enormi set di dati e strumenti per gestirli, navigare e utilizzarli attraverso la tecnologia.

Il numero di aziende Insurtech e’ aumentato per includere un vasto sistema in evoluzione di servizi interconnessi e offerte di prodotti.

L’Insurtech è nata principalmente per soddisfare esigenze di clienti che richiedevano prodotti e servizi più semplici ed efficienti attraverso la digitalizzazione, portando alla creazione di grandi broker online.

Gli ultimi sviluppi vedono l’Insurtech lanciarsi verso l’Embedded-Insurance, ovvero acquistare una copertura assicurativa come prodotto integrato nell’acquisto di un altro servizio, e IaaS (Insurtech-as- a Service). Le soluzioni “as a service” sono diffuse in diversi business, perché sono relativamente economiche, facili da installare e garantiscono scalabilità e aggiornamenti rapidi. IaaS significa che le startup offrono ad altre aziende l’uso di elementi predefiniti selezionati della catena di valore assicurativa su base di abbonamento, essenzialmente eseguendo operazioni assicurative per altri.

E’ possibile classificare l’IaaS in tre diverse categorie:

  • Full-stack digitization. Si tratta di un’infrastruttura end-to-end per l’implementazione di pratiche di assicurazione digitali. Gli assicuratori possono sviluppare una piattaforma per un’azienda esistente o le società possono concordare un back-end con licenza white-label. Tali Insurtech sono esempi di B2B2x dove facilitano la trasformazione digitale delle compagnie di assicurazione “vecchio stile”. La Full-stack digitization consente di risparmiare sui costi dell’infrastruttura e aiuta gli operatori “storici” a condurre pratiche assicurative basate sulla tecnologia da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.
  • Digitizing process assistance. Alcuni assicuratori stanno lavorando con gli operatori storici per ridisegnare i processi all’interno di un ecosistema digitale chiuso per le pratiche non assicurative. Ad esempio, fornire un servizio clienti efficace utilizzando chatbot NLP-driven è una soluzione digitale comune che offre efficienza alle aziende, siano esse compagnie di assicurazione o meno. Automatizzare il servizio clienti, i sistemi di contabilità aziendale o i requisiti IT sfruttando il modello “assicurazione come servizio” rientrano in questa categoria.
  • Core service digitization. Alcuni Insurtech offrono i loro servizi in una specifica area di assicurazione, come la sottoscrizione, l’elaborazione dei reclami e la rilevazione delle frodi. L’utilizzo di tali servizi può aiutare gli operatori storici a competere con assicuratori innovativi in grado di: 1) Condurre un’adeguata valutazione del rischio con processi di sottoscrizione basati sulla tecnologia; 2) Garantire il coinvolgimento dei clienti con un’elaborazione rapida dei reclami; 3) Ottenere una maggiore area di movimento strategica nei prezzi grazie all’efficace rilevamento delle frodi.

Il 96% delle aziende lancerà un’offerta Embedded Finance entro il 2026, un’opportunità di mercato stimata in 7,2 trilioni di dollari entro il 2030.

Il panorama Insurtech

Il panorama Insurtech è molto vario, con player focalizzati su varie aree specifiche.

E’ possibile osservare due direzioni verso le quali il settore si sta muovendo: nuovi modelli digitali stanno cercando di “disturbare” gli operatori di mercato esistenti (approccio competitivo) e software provider che mirano a digitalizzare la tradizionale supply chain assicurativa per migliorare l’efficienza e aumentare la competitività (approccio cooperativo).

I tipi di assicurazione sono tipicamente divisi in “segmenti vita” e “non vita”. Essi differiscono in alcuni aspetti chiave, come anche la durata del contratto e la tempistica dei pagamenti dei premi.

Di seguito alcuni tipi di assicurazione:

  • Proprietà e Casualty (P&C). P&C copre i danni agli oggetti. Le più grandi sottocategorie di P&C sono prodotti, casa, e assicurazione auto. Questo tipo di assicurazione tipicamente copre la morte del contraente. E’ caratterizzata dalla sua lunga durata del contratto e ha proprietà simili a un investimento
  • Salute/ Viaggi. Quella riguardante la salute copre le spese mediche. Quella inerente i viaggi copre le spese mediche all’estero
  • Business. Vengono coperti i rischi aziendali, come le lesioni dei dipendenti e il cybercrime.

Le Insurtech hanno diversi modelli di business, che definiscono come raggiungere i loro clienti. Possono essere suddivisi in quattro aree:

  • B2B Business to Business: i servizi sono forniti a un’altra società.
  • B2C Business to Consumer: i servizi sono forniti direttamente al cliente.
  • B2B2X Business to Business to X: i servizi sono forniti a qualsiasi parte interessata tramite un altro business.
  • P2P Peer to Peer: un esempio puo’ essere dato da quelle Insurtech company che propongono la “mutualizzazione “ della franchigia tra amici e parenti, che vanno a creare un gruppo di solidarieta’ nel quale ci si impegna reciprocamente, in caso serva, a coprire la somma corrispondente alla franchigia.

Le Insurtech company servono diversi tipi di Clienti. Questi possono essere segmentati per dimensione, dai clienti al dettaglio alle grandi imprese. In particolare:

  • Retail Investor: beneficiano della semplificazione del processo di assicurazione. Inoltre, la natura customer-centric delle Insurtech sta fornendo più scelte per gli individui, permettendo loro di assicurare più aspetti della loro vita.
  • PMI: l’emergere di Insurtech company con soluzioni più semplici e più convenienti offre un’enorme opportunità finanziaria per le PMI.
  • Corporate: per questa tipologia di customer le facilitazioni offerte da una soluzione embedded rappresentano un forte interesse e per le Insurtech sarà fondamentale assisterle con soluzioni integrate.

La Value Chain

Negli ultimi anni, le Insurtech hanno affrontato importanti inefficienze lungo l’intera value chain.

L’introduzione delle nuove tecnologie contribuisce ad una maggiore velocità per tutte le interazioni con il cliente, una migliore comparabilità tra diverse polizze e assicuratori, politiche individualizzate, tassi di frode più bassi, più alta efficienza e costi inferiori.

Gli impulsi determinati dalla presenza sul mercato delle Insurtech Company hanno accelerato la necessaria modernizzazione del mercato assicurativo stesso.

E’anche vero, pero’, che i player tradizionali hanno diverse possibilita’ per trarre profitto dalla crescita delle Insurtech Company per colmare i gap nelle offerte di soluzioni e servizi, traendo ispirazione dalle loro strategie, attraverso collaborazioni all’interno delle aziende, l’uso di venture capital corporate (CVC) per partecipare a laboratori digitali, la cooperazione con i fondi VC e l’acquisto e l’utilizzo di prodotti e servizi insurtech.

Tutto cio’ comporta una revisione della value chain del settore, partendo dal cliente e dove Data e Analitycs supportano tutte le fasi.

Le Insurtech Company portano sul mercato nuove idee, in particolare in termini di nuovi tipi di prodotti. Passi in avanti sono stati fatti per le assicurazioni peer-to-peer, quelle subscription-based, quelle usage-based, pay-as-you-go e quelle personalizzate.

Le Insurtech utilizzano l’intelligenza artificiale e il machine learning per valutare il rischio in modo migliore, più rapido ed efficiente, in particolare in termini di interazione umana.

Altre Insurtech lavorano per migliorare il servizio clienti attraverso la gestione automatica delle richieste di supporto. Un’altra area cruciale è la prevenzione delle perdite. Le nuove tecnologie, come l’IoT, sono utilizzate per prevenire o minimizzare le perdite attraverso alert e incidere sulla prevenzione di eventi nella loro totalita’.

Le Insurtech provvedono all’automazione di tutte le attivita’ riguardanti i claim, minimizzando il sovraccarico operativo e aumentando la velocità dell’intero processo.

Un altro aspetto su cui incidono le attivita’delle Insurtech riguarda la prevenzione delle frodi. Sfruttando i big data, le Insurtech possono scoprire modelli fraudolenti.

Sfide

Gli assicuratori devono prepararsi ad una maggiore complessità normativa e standard più elevati.

Argomenti come IFRS-17 e GDPR sono all’ordine del giorno nella maggior parte delle aziende.  Costi di conformità più elevati sono difficili da compensare in ambienti a bassa crescita e bassi tassi di interesse.

La maggior parte dei player si affida ancora a canali di distribuzione che un numero sempre più esiguo di Clienti utilizza; mentre molti Clienti vogliono interagire attraverso i canali digitali.

I costi e i rischi dei sistemi legacy sono in crescita e la probabilità di cadere vittima di attacchi informatici è in aumento. Inoltre, molte aziende non hanno middle layer per combinare i dati da tutti i sistemi di backend.

Con quasi 7.000 aziende attualmente sul mercato in tutto il mondo, la concorrenza è feroce e comporta una strategia a lungo termine. La maggiore penetrazione della digitalizzazione nella quotidianità dei Clienti cambia le loro prospettive e l’interazione con gli assicuratori e i loro prodotti, dove sono sempre più richieste soluzioni individuali e servizi più smart.

Il modello di vendita tradizionale di assicurazione attraverso agenti qualificati sta andando scomparendo perché è sempre più forte l’esigenza di acquistare soluzioni e servizi dopo una attività di comparazione o attraverso embedded solution, ponendo, quindi, nuove sfide per trattenere e non solo acquisire nuovi Clienti.

A livello globale è possibile verificare che la popolazione sta diminuendo e invecchiando, portando all’ aumento dei costi sanitari. Le giovani generazioni si sposano sempre più tardi e/o acquistano casa sempre più tardi, modificando i tempi di interazione con la compagnia assicurativa.

Il crescente verificarsi di catastrofi naturali rappresenta un’altra significativa sfida. I claim relativi ai disastri naturali rappresentano per lo più le principali perdite nel settore. Gli effetti così eccessivi del cambiamento climatico avranno un impatto sempre maggiore nel futuro.

La bassa crescita del PIL nelle economie sviluppate, in particolare in Europa, rende più difficile per questo settore segnare una crescita continua e costante. La guerra in Ucraina, i problemi della catena di approvvigionamento globale e l’inflazione potrebbero aggravare ulteriormente il quadro.

Prospettive di crescita

I mercati assicurativi di tutto il mondo hanno visto diversi livelli di crescita.

I mercati occidentali sviluppati hanno visto una crescita bassa, con alcuni segmenti di mercato europei ancora in contrazione.

I paesi in via di sviluppo della regione Asia-Pacifico  sperimentano una crescita a due cifre negli ultimi anni. I mercati APAC sono generalmente più piccoli dei loro omologhi occidentali, con il Nord America in testa, ma registrano un forte interesse per i tipi di assicurazione Health e P&C. Nel complesso, l’APAC sembra il mercato più promettente.

Gli Stati Uniti sono il più grande mercato per i prodotti assicurativi a livello mondiale con un ampio margine, in particolare per l’assicurazione P&C. È interessante notare che la quota di mercato per l’assicurazione sulla vita è significativamente inferiore rispetto ad altri mercati globali.

Questa tendenza sembra destinata a persistere, in quanto la penetrazione complessiva in calo (premi lordi contabilizzati in percentuale del PIL) è trainata principalmente dal mercato delle assicurazioni sulla vita.

Il Canada mostra dinamiche di crescita simili a quelle degli Stati Uniti, ma i tassi di crescita a lungo termine sono stati nettamente più sani.

APAC

Il mercato Asia-Pacifico ospita alcune delle economie in più rapida crescita al mondo. I mercati assicurativi hanno seguito l’esempio, offrendo tassi di crescita impressionanti negli ultimi anni. Il mercato APAC in via di sviluppo è altamente frammentato, con pesi massimi globali come la Cina e l’India, nonché mercati più piccoli come il Laos e il Vietnam. In termini di crescita, i mercati più piccoli hanno capitalizzato maggiormente.

Paesi in via di sviluppo (Africa e America latina)

Nonostante i tassi di penetrazione storicamente bassi dei prodotti assicurativi in Africa e Sud America, le startup Insurtech stanno crescendo attivamente in entrambe le regioni. La maggior parte delle startup insurtech africane si concentra sull’accesso e sulla distribuzione di prodotti assicurativi piuttosto che sulla sottoscrizione di polizza.

Rispetto ad altri mercati globali, il mercato insurtech sudamericano è in fase iniziale, offrendo vaste opportunità di mercato per assicuratori e Insurtech Company.

Europa occidentale

L’Europa occidentale è il secondo più grande mercato assicurativo del mondo e ha il più alto tasso di penetrazione a livello globale. La crescita è stata trainata principalmente dai segmenti non vita, dove la penetrazione è rimasta stabile, mentre la penetrazione delle assicurazioni vita è diminuita nell’ultimo decennio. È importante notare che i mercati assicurativi globali differiscono in modo significativo tra i singoli paesi, in particolare le assicurazioni sulla vita, che alcuni paesi hanno incorporato nei loro sistemi di sicurezza sociale, diminuendo così la domanda individuale.

In Italia

Secondo l’Insurtech investment index report, ideato da Iia – Italian insurtech association, associazione che riunisce più di 200 operatori del settore assicurativo, negli ultimi 30 mesi sono stati investiti 510 i milioni di euro e la crescita del primo semestre fa stimare investimenti per 500 milioni, entro fine anno. Nonostante l’incremento del primo semestre sia stato moderato, attestandosi a +10% rispetto al secondo semestre dello scorso anno, si sono, comunque, registrati investimenti per 180 milioni di euro.

Questa evoluzione segue in parallelo quella dei consumatori, sempre più digitali, che oggi rappresentano il 42% del bacino assicurativo, rispetto al 33% pre-pandemia.

L’Italia deve fare i conti col contesto europeo, nell’ambito del quale sconta un divario piuttosto alto, posizionandosi come fanalino di coda e una delle cause di questo svantaggio sta proprio nella bassa digitalizzazione del nostro settore assicurativo.

Dall’inizio del 2020 a giugno 2022, Gran Bretagna, Germania e Francia hanno investito, rispettivamente, 3,7 miliardi, 3,3 miliardi e 2,9 miliardi di euro.

L’Insurtech investment index report ha evidenziato come il rapporto tra compagnie assicurative e start-up o pmi innovative in Italia sia ancora in una fase preliminare.

Una ricerca Iia, in collaborazione con EY, ha evidenziato come sia diventata una priorità per le compagnie assicurative ridurre il divario di competenze all’interno della filiera e avviare accordi con partner innovativi. In particolare, il 45% ha avviato collaborazioni con tech company; il 66% con enti accademici; il 59% con Insurtech e il 34% con acceleratori o incubatori.

Oltre 8 aziende su dieci hanno giudicato come prioritario innovare la propria offerta di prodotti e servizi; mentre il 77% ritiene una priorità aumentarne l’efficienza. Tra le tecnologie innovative su cui puntare, l’85% ha indicato Api e il 77% ha indicato soluzioni di intelligenza artificiale. Tutto ciò per assecondare le esigenze dei consumatori. Secondo le stime dell’associazione entro 10 anni l’82% dei prodotti assicurativi sarà digitale.

Quello che è iniziato con la semplice distribuzione e vendita da parte di startup che operano tramite piattaforme, aggregatori e siti di confronto dei prezzi è ora un settore completamente integrato e interconnesso. Le Insurtech Company sono presenti in tutte le aree dell’ecosistema assicurativo.