Sono ancora pochi i giovani, e ancora meno le donne, che si avvicinano alle competenze STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics), che sono invece irrinunciabili nel mondo della ricerca e dell’industria 4.0. In una fase come quella di oggi segnata da cambiamenti repentini, radicali, globali, è sempre più evidente quanto le competenze tecnologiche e digitali siano fondamentali, e quanto lo sia anche l’inclusione di talenti al femminile.
Il gap nel mondo lavorativo tra uomini e donne è disarmante. E non se ne parla abbastanza. Da qui l’idea di un momento che centrasse la questione, e la ponesse come prioritaria. Ci hanno pensato Philip Morris e Women At Business, community nata per valorizzare proprio il talento e le competenze femminili, che hanno lanciato l’evento “La Parità di genere come motore dell’innovazione. La sfida delle competenze STEM”, organizzato presso il Philip Morris IMC, il nuovo centro di Philip Morris per l’alta formazione e lo sviluppo delle competenze digitali legate a Industria 4.0.
Women At Business è la prima community di donne e aziende che utilizza l’innovazione di un algoritmo proprietario di matching che in modo efficace ed efficiente propone la combinazione migliore tra due database: uno di competenze femminili e l’altro di progetti aziendali alla ricerca di queste competenze, bypassando gli stereotipi culturali che ostacolano l’ingresso e la permanenza delle donne nel mondo del lavoro. Un progetto di economia circolare virtuosa, basata su competenze altrimenti inutilizzate e perse. Ad oggi le donne iscritte al database Women At Business sono più di 8mila e sono più di 5mila i match già generati.
Focus dell’evento, che ha rafforzato ulteriormente la collaborazione tra le due società per promuovere la parità di genere, l’inclusione e l’importanza dello sviluppo delle competenze STEM, è stato proprio ripensare le competenze e la parità di genere come fattori chiave nel percorso di trasformazione delle aziende.
In particolare, Philip Morris sta portando avanti un incredibile processo di cambiamento orientato a costruire un futuro senza fumo: un futuro senza sigarette, sostituite da prodotti senza combustione, tecnologicamente avanzati, per tutti quei fumatori adulti che non riescono a smettere di fumare. Sta guidando una rivoluzione nel mondo del tabacco.
In pochi ancora lo sanno, ma sono diversi i prodotti senza fumo: prodotti a tabacco riscaldato, prodotti per il vaping contenenti nicotina e prodotti con nicotina ad uso orale. I prodotti alternativi al fumo di Philip Morris sono in commercio in 70 Paesi: si stima che già circa 13,5 milioni di adulti in tutto il mondo siano passati a IQOS e abbiano smesso di fumare sigarette.
Un successo straordinario, e denso di conseguenze sul piano sociale e sanitario. Un cambiamento epocale, in cui al centro deve esserci necessariamente il valore delle competenze e delle professionalità delle donne.
Quelli della gender equality, del superamento del gender gap e delle competenze STEM sono temi che Philip Morris ha anche messo al centro dell’offerta formativa del nuovo Philip Morris Institute for Manufacturing Competences (IMC), da poco inaugurato nello stabilimento di Crespellano, in provincia di Bologna: “Vogliamo tenere alta l’attenzione per tutto ciò che riguarda la valorizzazione del talento femminile e delle competenze digitali, che già oggi rappresentano un nostro grande, irrinunciabile punto di forza” spiega Gianluca Tittarelli, Director People & Colture di Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna.
Un lungo percorso, segnato nel 2019 dal riconoscimento per Philip Morris della certificazione Equal Salary che attesta parità di retribuzione a parità di mansione svolta tra uomini e donne. E da numerose iniziative volte a promuovere un ambiente di lavoro inclusivo e pari opportunità.
Philip Morris ha partecipato anche all’indagine #ValoreD4STEM, coinvolgendo più di 150 colleghe delle due affiliate del gruppo in Italia (Philip Morris Italia e Philip Morris Manufacturing and Technology Bologna), che hanno ricevuto una formazione in ambito STEM e/o che ricoprono ad oggi una posizione lavorativa in questi ambiti.
È necessario promuovere concretamente la diversità di genere nel mondo imprenditoriale e in tutte le professioni scientifiche, tecnologiche e informatiche anche attraverso attività di formazione e orientamento scolastico, come ha ricordato all’evento Anna Carmassi, Advisory Board Leader STEAMiamoci.
Proprio quanto sta facendo, concretamente, la Regione Emilia-Romagna con il suo Progetto di rilancio e sviluppo delineato dal Patto per il lavoro e per il clima. “Questo Patto si fonda sull’impegno condiviso a realizzare un grande investimento nella trasformazione digitale dell’economia e della società” spiega Francesca Bergamini, Dirigente Servizio programmazione delle politiche dell’istruzione per la Regione. “A partire dalle competenze, consolidando e rafforzando la rete di servizi di orientamento e rafforzando, in un disegno unitario e nella collaborazione tra tutte le autonomie educative – scuole, enti di formazione, fondazioni its e università – e le imprese, l’offerta educativa e formativa per le competenze STEM. Contrastare gli stereotipi di genere nelle scelte formative e professionali e investire nelle competenze STEM è la leva fondamentale per ridurre le diseguaglianze generazionali e generare sviluppo sostenibile”.
Il gap di genere nei ruoli dirigenziali è ovunque ancora piuttosto marcato, ma si assottiglia mano a mano che si scende la piramide delle qualifiche professionali. “Se vogliamo contribuire alla crescita della governance femminile, la formazione e la cultura giocano un ruolo strategico, in particolare per quanto concerne le competenze STEM e digitali” commenta Tiziana Ferrari, Direttrice Generale di Confindustria Emilia. “Per questo, abbiamo promosso il liceo STEAM International di Bologna, dove è presente un numero considerevole di ragazze, e grazie alla collaborazione con la Fondazione Golinelli di Bologna abbiamo dato vita due anni fa al progetto Masterclass for STEAM, per preparare il maggior numero di insegnanti delle scuole superiori a diffondere i metodi dell’insegnamento Steam, dove la cultura tecnico-scientifica è centrale”.
In collaborazione con Philip Morris Italia