Addio cabine telefoniche, arrivano quelle digitali

In città non ci saranno più cabine telefoniche, bensì delle stazioni digitali touch screen con numerose funzioni: sguardo rivolto all'assistenza contro le aggressioni

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

L’Italia sta dando il suo addio alle cabine telefoniche. Hanno di fatto segnato un’epoca ma, ormai, non erano altro che un ricordo del passato. Inutilizzate, considerando la quasi totale copertura nazionale della rete mobile e la diffusione di telefoni cellulari. È però già pronta un’operazione di Tim atta a sostituire tutto ciò. Non telefoni, bensì cabine digitali con ben altri servizi disponibili.

Le stazioni intelligenti

Tim ha avviato un programma di sviluppo e installazione di stazioni intelligenti su tutto il territorio italiano. Avranno differenti funzioni, come ad esempio quella di info point per la cultura, garantendo supporto ai turisti e fornendo tutte le informazioni che i vari Comuni decideranno di preimpostare.

Basti pensare alle iniziative mensili, tra musei, cinema e teatri, o anche divieti eventuali. Una finestra su tutto ciò che occorre necessariamente sapere in merito alla città in cui ci si trova, ma non solo. Il progetto partirà da Milano. È qui che torneranno a rivivere le cabine, ma in tutt’altra veste, in concomitanza con lo smantellamento delle vecchie strutture, entro il 2023 (in anticipo rispetto alle previsioni iniziali, che davano come data ultima il 2026, ndr).

L’Italia non è di certo il primo Paese ad aver provveduto allo smantellamento, anzi. Guardando al resto d’Europa, il Regno Unito ha dato il via al processo nei primi anni Duemila. Come detto, Milano farà da apripista per il nuovo sistema, che si spera non diventi bersaglio dei vandali, magari dotando le cabine di un sistema di videocamere digitali. Perché proprio il capoluogo lombardo? Perché qui, in piazza San Babila per la precisione, il 10 febbraio 1952 venne installata la prima cabina telefonica d’Italia.

Il Comune riceverà in totale 450 strutture Tim. In questa prima fase del progetto saranno coinvolte 13 città. Si tratta di una sperimentazione, di fatto, che conterà un totale di 2500 cabine, circa. Un numero ben inferiore rispetto alle 15mila dismesse.

Cabine digitali: le funzioni

È bene sapere di cosa saranno capaci queste strutture digitali Tim, anche perché è previsto un servizio sicurezza decisamente utile. Saranno touch screen, create in collaborazione con Urban Vision, ma soprattutto in grado d’essere sfruttate anche da persone con disabilità motorie o visive, andando a superare inoltre eventuali barriere linguistiche. Tanti i servizi digitali disponibili in maniera personalizzata, da città a città.

A ciò però si aggiunge una componente che sarà unica e non modificabile, al di là del Comune di riferimento. Si tratta del tasto Women+, con il quale è “possibile accedere in tempo reale a un servizio di supporto con operatore, per segnalare, gestire e assistere la persona che ne faccia richiesta. Si tratta di un sistema atto a contrastare i fenomeni di microcriminalità, ma soprattutto di violenza nei confronti delle donne.

A ciò si aggiunge, come detto, la possibilità di interfacciarsi con la città e le sue tante offerte. Basti ricercare online informazioni attraverso vari siti. Con il nuovo sistema ogni dettaglio utile sarà a portata di un tocco. In alcuni casi, a seconda del Comune, si potrà inoltre prenotare un taxi o magari un tavolo al ristorante in alcune aree convenzionate.