L’UE e gli USA hanno siglato un accordo amministrativo sull’AI e l’informatica per affrontare le sfide globali per il bene pubblico nei settori del cambiamento climatico, delle catastrofi naturali, della sanità, dell’energia e dell’agricoltura.
Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e la Direzione generale per le reti di comunicazione, i contenuti e le tecnologie (DG CONNECT) della Commissione europea hanno firmato un “Accordo amministrativo sull’intelligenza artificiale per il bene pubblico” in una cerimonia “virtuale”, tenutasi contemporaneamente alla Casa Bianca e presso la sede di DG CONNECT a Bruxelles, come richiesto nel U.S.-EU Trade and Technology Council (TTC) commitment.
Cosa dice l’accordo: gli sviluppi dell’AI
Il documento, firmato in Europa da Roberto Viola, Direttore Generale della DG CONNECT, e negli Stati Uniti da Jose W. Fernandez, Sottosegretario di Stato per la Crescita economica, l’energia e l’ambiente, si basa sui principi espressi nella Declaration for the Future of the Internet e sugli interessi e valori condivisi dell’utilizzo delle tecnologie digitali emergenti, per affrontare le sfide globali e sarà attuato dalle pertinenti istituzioni e agenzie degli Stati Uniti e dell’UE che operano in questo settore.
Alla base dell’accordo c’è la previsione della crescente importanza dell’intelligenza artificiale.
Una maggiore collaborazione nella ricerca aiuterà a identificare e sviluppare ulteriormente promettenti risultati della ricerca sull’AI, che ha il potenziale per diffondere ampi benefici per la società in settori che vanno dal cambiamento climatico, ai disastri naturali, alla salute e alla medicina, dall’ottimizzazione della rete elettrica all’agricoltura.
Questa tecnologia innovativa, che tanto fa parlare di sé in questi ultimi mesi e che a dire degli esperti sarà la tecnologia che caratterizzerà il 2023, è destinata a svolgere un ruolo in settori eterogenei tra di loro, proprio a palesarne la trasversalità dell’implementazione: dalla previsione di condizioni meteorologiche estreme e disastri naturali, al supporto ai raccolti, grazie all’analisi del suolo, delle condizioni atmosferiche, ma anche con uno sguardo attento alla fauna e ai suoi comportamenti.
L’AI verrà utilizzata, quindi, per supportare il raccolto agricolo, valutare l’efficienza e la sostenibilità dello sfruttamento del suolo e lo stato dell’atmosfera, la semina, l’irrigazione, l’uso e l’impatto di pesticidi e fertilizzanti.
L’AI nella diagnostica e nei trattamenti sanitari
L’AI sarà sviluppata anche in termini di promozione e rafforzamento della ricerca medica, della diagnostica e dei trattamenti sanitari dove la stessa tecnologia può aggiungere valore alla cura del paziente, anche in un’ottica di riduzione dei divari che esistono tra i diversi Paesi.
Questo accordo, infatti, non solo con riferimento alla tematica Health, vuole avere un ampio valore sociale e globale, tanto che l’UE ha dichiarato che i risultati e le risorse di tutti i lavori derivanti dall’Accordo saranno condivisi con partner internazionali, che, seppur mutuando valori comuni, non dispongono di capacità rilevanti per gestire tali emergenze e sfide.
Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, ha osservato che la collaborazione “guiderà progressi responsabili nell’AI per affrontare le principali sfide globali con un modello di sviluppo congiunto e una ricerca integrata per offrire benefici alle nostre società“.
La Dichiarazione per il futuro di Internet
Il 28 Aprile 2022 l’Unione europea, gli Stati Uniti e diversi partner internazionali hanno proposto una dichiarazione per il futuro di Internet, che definisce la visione e i principi di un Internet affidabile.
I partner sostengono un futuro per un Internet aperto, libero, globale, interoperabile, affidabile e sicuro e affermano il loro impegno a proteggere e rispettare i diritti umani online e in tutto il mondo digitale. Finora, 60 partner hanno approvato la dichiarazione, compresi tutti gli Stati membri dell’UE, e ci si aspetta che altri paesi seguano l’esempio.
La dichiarazione per il futuro di Internet è in linea con i diritti e i principi fortemente ancorati nell’UE e si basa sulla dichiarazione sui diritti e i principi digitali.
I partner della dichiarazione affermano che Internet deve rafforzare i principi democratici fondamentali, le libertà fondamentali e i diritti umani, come sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Condividono, inoltre, la convinzione che Internet dovrebbe funzionare come un’unica rete di reti decentrata, in cui le tecnologie digitali siano utilizzate in modo affidabile, evitando ingiuste discriminazioni tra gli individui e consentendo la contestabilità delle piattaforme online, per una concorrenza leale tra le imprese.
Nel lanciare questa dichiarazione, i partner hanno espresso, inoltre, la loro forte preoccupazione per la repressione delle libertà su Internet da parte di alcuni governi autoritari, l’uso di strumenti digitali per violare i diritti umani, il crescente impatto degli attacchi informatici, la diffusione di contenuti illegali e la disinformazione e l’eccessiva concentrazione del potere economico.
Si impegnano, inoltre, a cooperare per affrontare questi sviluppi e rischi. Condividono, poi, la visione che le tecnologie digitali abbiano il potenziale per promuovere la connettività, la democrazia, la pace, lo stato di diritto e lo sviluppo sostenibile.
L’Unione europea ha collaborato con gli Stati Uniti e un gruppo di partner internazionali per elaborare un’agenda positiva e una visione condivisa per il futuro di un Internet globale. La dichiarazione per il futuro di Internet è pienamente coerente con i valori dell’UE sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali e dai principi dell’UE in materia di diritti digitali nell’ambito del decennio digitale europeo, nonché da un’ampia gamma di iniziative di politica digitale promosse dall’UE.
Tutto ciò segue l’annuncio fatto nella Digital Compass Communication per costruire su una rinnovata relazione transatlantica la strada a una coalizione più ampia di partner, che condividono la visione dell’UE della trasformazione digitale.