“Con decreto legge approvato all’unanimità dal Consiglio dei ministri, col solo voto contrario di Patrizio Bianchi, è stato soppresso il glorioso Ministero dell’Istruzione”. Così “La Tecnica della Scuola”, sito dedicato al mondo scolastico, dà in pasto al Web una notizia clamorosa che in poche ore è stata condivisa e commentata da migliaia di utenti. Il ministro Bianchi è stato descritto in lacrime, “preso da un pianto incontenibile”, mentre i suoi colleghi Luigi Di Maio e Giancarlo Giorgetti “soddisfatti”.
In un periodo storico in cui le fake news sbucano da ogni angolo dei social, fin da subito c’è stato chi si è interrogato sulla veridicità della notizia. Inutile dire che i commenti in Rete si sono sprecati, fino alla scoperta dell’arcano.
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L’annuncio che ha sconvolto il mondo della scuola
Nel testo pubblicato da “La Tecnica della Scuola” si sottolinea che la decisione è stata presa dal premier Mario Draghi direttamente, “che non vuole più mettere soldi per un Ministero per lui inutile, dispendioso e che può essere benissimo assorbito da quello della Cultura diretto da Dario Franceschini“. L’accorpamento darebbe così vita a un “Ministero per la cultura dell’istruzione”. Una notizia bomba, se si considera che parliamo di un’istituzione dalla quale dipendono oltre un milione di persone e 53.313 scuole, tra statali e paritarie.
Un annuncio che ha spinto persino la “Cisl – Federazione Scuola, Università, Ricerca” a intervenire con un comunicato in cui si definiva “perplessa e incredula”. Sono stati addirittura sottolineati indizi che segnalano un progressivo trasferimento a piazza Colonna, se non addirittura a via XX Settembre, dei più rilevanti atti decisionali del Ministero. Insomma, la notizia bomba un po’ di fumo l’ha creato.
Il mistero svelato e la spiegazione: cosa è successo
Passato lo sbigottimento iniziale, però, qualcuno si è ricordato di controllare anche il calendario. E il fatto che la notizia fosse stata diffusa il primo aprile ha chiuso il cerchio. “Non verrà soppresso il Ministero dell’Istruzione. Per questa volta è andata bene. Bianchi potrà dormire sonni tranquilli, e con lui i ministri, i funzionari e i viceministri che abbiamo tirato in ballo”. Con questo secondo comunicato, “La Tecnica della scuola” si smarca dalla “bomba” lanciata a circa due mesi dall’esame di maturità, svelando il “pesce d’aprile”.
Il mondo della scuola può insomma tirare un sospiro di sollievo. Nel secondo annuncio del sito si legge: “Anche tutto il personale della scuola legato a più bande al Palazzo della Minerva potrà stare rilassato. Tutto continua senza scossoni di sorta. Perfino i sindacati non avranno motivo di indire scioperi e manifestazioni, sperando pure che il Governo Draghi continui la sua marcia senza sobbalzi e senza intoppi”.
“La Tecnica della Scuola” parla di “un tiro mancino bonario” e chiede alle personalità coinvolte nello scherzo di “non prendersela”. L’intento dichiarato era quello di sdrammatizzare, “nonostante i tempi siano un po’ crudeli tra pandemia, guerra, inflazione e incertezza nel futuro”.