Nuovo codice della strada targato Salvini: cambia tutto

Nel nuovo codice della strada i monopattini elettrici saranno equiparati ai motorini. Il nuovo codice introdurrà una serie di novità, la più incisiva delle quali è l'ergastolo della patente

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

È in arrivo la stretta sui monopattini: previsti “casco, assicurazione, targa e freccia obbligatoria“. Ne dà notizia il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, nonché capo della Lega, Matteo Salvini rispondendo a un question time alla Camera.

Codice della strada: non solo monopattini elettrici

“Il ministero ha avviato da subito un confronto con le associazioni per un pacchetto di misure amministrative e normative per migliorare la sicurezza stradale”, dice Salvini. “I 3.120 morti registrati lo scorso anno sono un dato indegno di un Paese civile”, ha aggiunto.

E non è tutto: il giro di vite in arrivo con il nuovo codice della strada riguarderà anche i ciclisti. Sono molte le idee sul tavolo, alcune ancora oggetto di valutazione e altre già stabilite. Per quanto riguarda le biciclette per Salvini si tratta di una inversione ad U: nel 2015, quando nelle grandi città esplodeva in fenomeno del bike sharing, qualcuno dai banchi del Pd invocò una stretta sulle bici. Salvini commentò ironizzando su Twitter: “Intanto un senatore Pd ha proposto di mettere targa, e di far pagare il bollo, anche a proprietari di bicicletta. Matti! #labicinonsitocca”, scrisse il leader leghista in data 1 dicembre 2015.

Quando entra in vigore il nuovo codice della strada

Per scrivere la bozza del nuovo codice sono al lavoro i tecnici di tre ministeri: Giustizia, Interno e Trasporti. Il tavolo tecnico per riscrivere il codice della strada è partito lo scorso 22 marzo. L’obiettivo è chiudere il testo entro giugno per poi passare all’iter che porterà all’approvazione entro l’anno. Il nuovo codice sarà dunque in funzione nel 2024, salvo cambi di programma.

“Tra le priorità il contrasto alla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, il cosiddetto ergastolo della patente”, continua Salvini. “Ovviamente ci sono altre soluzioni come l’alcool lock che inibisce l’avvio dell’autovettura in caso di stato di ebrezza, così come abbiamo immaginato una serie di misure volte a sospendere la patente di guida in relazione a sistematiche violazioni del codice della strada”.

“Sugli autovelox stiamo lavorando perché siano uniformati a livello nazionale e siano strumento di utilità nel salvare vite, e non siano unicamente usati per fare cassa per rimpinguare le case comunali. Un conto è tutelare la sicurezza stradale, un conto intervenire in situazioni non opportune sulla mobilità. Entro giugno le Camere potranno contribuire a un Codice della strada che intende portare più regole e più educazione sulle strade italiane”, ha detto ancora Salvini.

Cosa cambia con il nuovo codice della strada 2023

Al di là di quanto anticipato nel question time i punti allo studio dei tecnici ministeriali sono diversi:

  • alcol e droga: anche in assenza di incidenti saranno alzate le sanzioni per chi guidi in stato di alterazione;
  • autovelox: la segnaletica dovrà indicare la presenza dei dispositivi di controllo e i limiti di velocità da rispettare; una modifica della disciplina che riguarda gli autovelox si è già vista in anni recenti;
  • corsi di sicurezza stradale: a scuola e all’università saranno previsti corsi che daranno diritto a crediti formativi;
  • ergastolo della patente: prevista la sospensione perpetua della licenza di guida per chi si macchi di infrazioni gravissime  come incidenti causati sotto l’effetto di alcol o droga;
  • limite di velocità: si sta valutando se innalzare i limiti su determinati tratti autostradali;
  • monopattini elettrici: come anticipato è sicura l’introduzione di casco, targa, assicurazione e frecce. Si valuta poi l’introduzione di limiti di velocità attorno ai 20-25 kmh; i monopattini elettrici sono dal 2021 nel mirino della politica;
  • multe: previsto l’aumento generalizzato delle sanzioni; si valuta anche l’introduzione di un sistema di contravvenzioni proporzionale al reddito sul modello Svedese;
  • sosta selvaggia: sanzioni più dure per chi posteggi in doppia fila o sui posti riservati ai disabili, sui marciapiedi e sui passi carrabili;
  • patente: aumentano da 10 a 12 le ore di guida minime necessarie per poter accedere all’esame della patente; verranno introdotte regole più stringenti per il recupero dei punti persi; aumenterà il numero dei punti persi per le infrazioni più gravi;