Attenzione alle mail e ai messaggi che circolano sui social. La Polizia ha messo in guardia gli italiani perché è in atto una nuova ondata di phishing. O meglio, più ondate che sfruttano nomi di istituzioni affidabili e solide o cose che riguardano tutti. Dopo la truffa che ha coinvolto l’INPS, vediamo di capire meglio cosa sta succedendo.
Indice
La truffa del green pass
Una prima campagna di phishing sta riguardando una presunta comunicazione del Ministero della Salute per l’invio al cittadino del link al download del green pass.
L’attacco si realizza nell’invio ai soggetti di un sms apparentemente proveniente dal Ministero della Salute (Min Salute) nel quale si allerta il cittadino che la sua certificazione verde risulta essere clonata. Il messaggio contiene inoltre un link ad un sito malevolo, che induce a fornire i propri dati bancari .
I link e gli eventuali allegati non vanno mai aperti. Il messaggio va immediatamente cestinato e possibilmente eliminato definitivamente dal proprio smartphone o computer.
La truffa dell’indagine di Polizia della dott.ssa Ciardi
Un’altra truffa ai danni degli italiani, sempre in questi giorni, riguarda false email e messaggi social realizzati indicando nel testo il nome della dott.ssa Nunzia Ciardi, Dirigente Superiore della Polizia di Stato, ex Direttore della Polizia Postale.
I falsi messaggi utilizzano anche loghi della Polizia e informano la povera vittima che ci sarebbe a suo carico persino un’indagine penale, il tutto allo scopo di provocare ansia e spavento, inducendolo a ricontattare i truffatori ed esponendosi a successive richieste di pagamenti in denaro e alla comunicazione di propri dati personali.
E’ bene ancora una volta chiarire che nessuna forza di Polizia contatterebbe mai direttamente i cittadini, attraverso email o messaggi, per richiedere loro pagamenti in denaro o comunicazioni di dati personali, dietro la minaccia di procedimenti o sanzioni penali.
La truffa della falsa indagine del Direttore generale della Polizia
Infine, un’altra truffa ancora avviene tramite l’invio di false email e messaggi social realizzati indicando nel testo il Direttore Generale della Polizia Italiana, così come del Direttore della Polizia Postale, del Direttore dell’Europol e di altri rappresentanti delle forze dell’ordine.
I falsi messaggi, scritti in diverse lingue, utilizzano anche i loghi di Europol o della Polizia, e anche in questo caso prospettano alla vittima una inesistente indagine penale nei suoi confronti.
Cosa non fare e cosa fare
Questi messaggi truffa tentano di sottrarre fraudolentemente dati anagrafici oppure relativi ai nostri conti correnti e carte di credito. Quindi assolutamente non sono mai da aprire.
Se per sbaglio avete cliccato sul link presente all’interno del messaggio, chiudete immediatamente la nuova pagina internet che si è aperta e cancellate subito il messaggio dal vostro dispositivo, telefono o computer. Se riuscite, eliminatelo definitivamente anche dal cestino.