Le truffe non vanno in vacanza, mai. Anzi i malintenzionati spesso tentano degli assalti in quei periodi dell’anno in cui siamo maggiormente rilassati. Si pensi ad esempio alle truffe di Natale, che solitamente fanno leva sull’arrivo di presunti pacchi al proprio indirizzo. In questo caso, invece, dobbiamo segnalare delle truffe estive, che stanno fioccando nel mese di agosto.
Un vero e proprio attacco di massa, tenendo conto di come i criminali digitali stiano agendo via mail, chiamate ed sms. Ce n’è davvero per tutti i gusti, verrebbe da dire. Come spesso capita, si tenta di far cadere in trappola le vittime sfruttando un brand celebre. In questo caso si tratta di Tim. Una truffa che colpisce a caso un po’ tutti, sfruttando appunto il nome del grande operatore telefonico italiano.
La falsa mail Tim
È bene sottolineare, ovviamente, come Tim sia assolutamente vittima in questo processo e non ci sia nulla di ufficiale nell’utilizzo del nome dell’importante azienda. Detto ciò, nella maggior parte dei casi il tutto avviene attraverso mail. Si riceve un messaggio di posta elettronica dal mittente “support Tim”. L’oggetto della mail segnalato da molti utenti è “Rimborso in attesa di conferma”.
Si fa dunque leva su due elementi. Da una parte il nome di un’azienda altamente affidabile e dall’altra la promessa di ricevere denaro. Ovviamente tuto ciò non ha effetto sugli utenti più abili e soprattutto sui non clienti Tim. Ma cosa accade quando si abbocca? Aprendola, la mail contiene poi questo messaggio:
“Abbiamo riscontrato un problema di fatturazione. A causa di un problema del nostro sistema, ti è stato addebitato un importo in eccesso. Ti dobbiamo la somma di 410,52 €. Puoi richiedere questo importo direttamente nella tua area clienti”. Poco dopo appare un bottone blu con la scritta “Entra”.
Nella seconda parte della schermata, un’altra pseudo comunicazione “ufficiale” recita:
“Questa e-mail è stata inviata dall’assistente di tim.it e ti informa che il rimborso verrà effettuato 24 ore dopo la convalida delle tue informazioni. Nota: le carte prepagate non sono accettate”.
Come capire se si stratta di una truffa
Naturalmente lo scopo dei truffatori è quello di spingere gli utenti, sedotti da un messaggio forte, a cliccare sul bottone “Entra”, in modo da essere rinviati ad un’altra pagina fake in grado di catturare i nostri dati sensibili.
Alcuni elementi della mail ci fanno capire subito che si tratta di una truffa, come l’indirizzo indicato in CC “norepIt@ameli.fr” e il fatto che al fondo della mail, nella parte in nero, compare la scritta “Telecom Italia 2015” e non 2020. Anche l’immagine, a ben guardare, appare leggermente sfuocata.
Tra le truffe più comuni, vengono “venduti” nuove offerte, falsi sconti, false comunicazioni relative ad aumenti delle tariffe, comunicazioni di fatture non pagate, ulteriori verifiche dei dati personali a causa di presunti errori nel contratto.
E dunque, a cosa prestare attenzione per evitare di incappare in truffe? Intanto non rispondete mai a mail come queste e non cliccate mai in nessuno dei link presenti. Non aprite proprio la mail. Se ricevete comunicazioni via WhatsApp, idem, perché Tim non comunica attraverso programmi di messaggistica istantanea.