Attenzione, nuova truffa dello storno: chi rischia e come difendersi

Diversi istituti in tutta Italia stanno diffondendo le informazioni su come riconoscere la nuova truffa effettuata tramite chiamata. Chi finisce nel mirino

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Federico Casanova

Giornalista politico-economico

Giornalista professionista specializzato in tematiche politiche, economiche e di cronaca giudiziaria. Organizza eventi, presentazioni e rassegne di incontri in tutta Italia.

Pubblicato: 28 Luglio 2022 11:37

Nelle ultime settimane diversi istituti bancari attivi in Italia e in tutta Europa hanno diffuso tra i propri dipendenti un vademecum da inserire nei portali online e da inoltrare ai propri clienti. All’interno del documento vengono riportate tutte le informazioni necessarie per difendersi dalla nuova tipologia di truffa che sta mettendo a dura prova la vigilanza degli enti e che, purtroppo, ha già visto diverse vittime cadere in questo raggiro, la maggior parte delle quali sono persone di età compresa tra i 65 e gli 85 anni.

L’azione criminale di cui vi stiamo parlando riguarda l’ennesimo tentativo di furto perpetrato nei confronti di cittadini e famiglie tramite il telefono cellulare, in un periodo in cui le chiamate in entrata da parte di venditori (veri o presunti) sembrano moltiplicarsi giorno dopo giorno in maniera incontrollabile.

Occhio alla truffa dello storno: colpisce prevalentemente anziani e famiglie in difficoltà

Ma in cosa consiste questo nuovo illecito perpetrato a danno dei creditori? Dopo aver ricevuto le prime segnalazioni in merito, gli esperti antifrode delle banche l’hanno subito denominata la truffa dello storno. Lo schema messo in atto è sempre quello e ricalca altre simili strategie già utilizzate diverse volte da parte dei malviventi.

La vittima riceve una telefonata da un presunto operatore bancario che si presenta (spesso in maniera blanda e non dettagliata) come intermediario che agisce per conto di un istituto di credito (vengono sempre utilizzati nomi di enti molti noti per dare più credibilità possibile alla conversazione). Nella maggior parte dei tentativi di frode registrati fino ad oggi, la comunicazione che viene data da chi ha telefonato riguarda due tipologie di presunti avvisi:

  • Per un errore riconducibile al malfunzionamento del sistema, sul tuo conto è stato addebitato un importo che non ti appartiene e ora quella cifra deve tornare nella disponibilità dell’ente tramite uno storno (da qui il nome assegnato alla truffa)
  • I tuoi soldi sono in pericolo e per evitare che finiscano nelle mani sbagliate c’è bisogno di spostarli in una presunta banca partner

Truffa dello storno: come agiscono i malviventi e come riconoscerla

In entrambe le situazioni vengono poi illustrate nel dettaglio le modalità tramite cui agire di conseguenza. Nel secondo caso addirittura l’utente adescato viene guidato passo dopo passo per la creazione di un nuovo conto corrente, oppure viene richiesto di comunicare alcuni dati sensibili (nome e cognome, estremi della residenza, indirizzo mail, foto personali) per poter agire in autonomia all’apertura di un nuovo conto intestato alla persona truffata. Infine viene chiesto di effettuare un bonifico sui nuovi riferimenti, senza però che il malintenzionato fornisca le credenziali dello stesso.

Per difendersi da queste modalità di raggiro, gli enti hanno diffuso messaggi simili in cui (come si diceva all’inizio dell’articolo) vengono riportate le informazioni principali da tenere in mente per non finire vittima della truffa. Di seguito ne riportiamo uno che è stato inviato da una nota banca italiana ai propri clienti: “Non ti contatteremo mai per chiederti di effettuare delle operazioni di pagamento per storni, aggiornamenti, prove, simulazioni. Non ti chiederemo mai di: aprire un conto presso banche terze, inviarci i tuoi documenti e dati personali per aprirlo a tuo nome, effettuare un bonifico per mettere al sicuro i tuoi soldi”.

Inoltre viene specificato che le comunicazioni tra l’istituto e i propri clienti avvengono sempre e solo tramite il numero verde dedicato, da contattare anche nel caso in cui si capisca di essere finiti nel bel mezzo di un tentativo di frode.