Truffa del falso Spid, stipendi e bonus a rischio per i cittadini italiani

I consigli dell'Unione nazionale dei consumatori per evitare la truffa del falso Spid, dopo l'ultimo episodio di furto della tredicesima a una dipendente pubblica

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Pubblicato: 28 Gennaio 2025 07:00

Tra le frodi online e i furti di informazioni sensibili su internet più diffusi e pericolosi, la truffa del falso Spid è una di quelle che destano maggiore preoccupazione tra gli utenti. L’ultimo episodio ha riguardato una dottoressa a cui un hacker ha rubato la tredicesima accedendo dal profilo NoiPa della dipendente pubblica con una falsa identità digitale. Un fenomeno che era stato già descritto dalla trasmissione Report, raccontando i numerosi studenti che si erano visti svuotare il proprio plafond del Bonus cultura senza aver mai fatto accesso alla 18App.

L’ultimo episodio

Nell’ultimo caso di questo tipo, una dottoressa di un ospedale romano ha denunciato lai carabinieri la truffa dopo aver aspettato invano una tredicesima mai arrivata.

“Contatto il trattamento economico della mia azienda”, ha raccontato la 40enne intervistata dal portale Leggo, “e mi dicono che risultavano cambiate le coordinate bancarie e che la tredicesima era stata pagata su un conto BBVA con sede a Milano”.

La dottoressa ha spiegato che gli hacker sarebbero entrati in possesso di un suo documento di identità creando almeno due Spid e una Carta nazionale dei servizi, tramite i quali hanno modificato le sue coordinate bancarie, per l’accredito dello stipendio, e aperto un conto in banca dopo essersi appropriati del Cud e di tutte le buste paga.

La truffa del falso Spid

Quest’ultimo episodio fa riaccendere l’allarme sulla truffa del falso Spid, un fenomeno sottovalutato e sempre in crescita, come sottolineato dal presidente dell’Unione nazionale dei consumatori, Massimiliano Dona.

“Agli sportelli di Consumatori.it arrivano giornalmente segnalazioni di questo tipo”, afferma l’avvocato spiegando come le frodi digitali stiano diventando sempre più numerose e raffinate.

“Non si tratta più di truffe isolate ma di vere e proprie operazioni criminali organizzate”, aggiunge Dona contattato da Leggo, ricordando anche che è compito degli utenti ricordarsi di prendere misure cautelative, come cambiare periodicamente le password e di attivare gli alert bancari sugli accessi.

Il presidente dell’Unc esclude che il sistema NoiPa presenti delle falle di sicurezza, ma che i difetti siano in tutto il sistema di identificazione digitale.

“La legge prevede diverse tutele”, ha aggiunto Massimiliano Dona ricordando che, se riesce a dimostrare di non avere agito con negligenza, la vittima ha diritto prima di tutto al rimborso delle somme sottratte.

In ogni caso, le banche dovrebbero approntare sistemi antifrode efficaci, secondo quanto stabilito dal Codice del Consumo e dalle normative di categoria, senza i quali sono ritenute responsabili e obbligate dall’Arbitro bancario finanziario a restituire i soldi.

I consigli su come difendersi

Anche sulla base delle esperienze raccolte dall’associazione, Dona e l’Unc hanno stilato un vademecum con otto consigli da seguire per evitare di incappare nella truffa del falso Spid:

  • attivare gli alert bancari per ricevere notifiche immediate di ogni movimento sul conto;
  • controllare regolarmente sul sito dell’Agenzia per l’Italia digitale quanti e quali Spid siano attivi a proprio nomee in caso di anomalie contattare immediatamente l’Agid;
  • non condividere mai i propri documenti di identità via email o WhatsApp, nemmeno con presunti servizi clienti bancari.
  • in caso di necessità, utilizzare solo i canali ufficiali dell’istituto;
  • attivare sempre, dove disponibile, l’autenticazione a due fattori, non solo per lo SPID ma per tutti i servizi sensibili;
  • in caso di furto del documento d’identità o di sospetta compromissione dei propri dati, fare immediatamente denuncia e richiedere un nuovo documento;
  • monitorare regolarmente il proprio profilo NoiPA o altri portali simili, verificando che non ci siano accessi sospetti o modifiche non autorizzate. Conservare con cura le credenziali Spid e cambiarle periodicamente con password complesse e diverse per ogni servizio;
  • in caso si sospetti di essere vittime di frode, è fondamentale bloccare subito le carte, contattare la banca, fare denuncia alle autorità e rivolgersi alle associazioni come la nostra per assistenza.