Scuola, verso la semplificazione delle norme Covid: le novità

Dal certificato medico alle mascherine: si lavora per garantire il maggior numero di studenti in presenza

Prosegue il lavoro per semplificare le norme che regolano la presenza a scuola tra quarantene e classi in Dad. L’obiettivo principale è snellire e rendere meno burocratici gli adempimenti per famiglie e scuole alle prese con la gestione dei casi positivi in classe. Un primo passo è stato fatto venerdì 21 gennaio con il decreto Sostegni in cui è stato inserimento che prevede la distribuzione di mascherine gratis ad alunni e personale in regime di autosorveglianza.

Sul tavolo diversi nodi, ingarbugliati dalla complessità di regole interpretate diversamente da territorio a territorio, da Asl a Asl (in molti istituti, ad esempio, per rientrare dopo la malattia viene richiesto sia il tampone negativo sia la certificazione del medico per il rientro in comunità). Sul dossier ci sono sia il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, sia quello della Salute, Roberto Speranza.

Le novità

Si lavora in particolare sull’ipotesi di eliminare il certificato medico per il rientro a scuola degli studenti, dopo il Covid, di medie e superiori. Sarà sufficiente un tampone antigenico o molecolare negativo.

Tra le altre misure allo studio de Ministeri c’è l’eliminazione del tampone per gli studenti vaccinati, in regime di autosorveglianza e senza sintomi. Si resta quindi in classe ma con l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 per almeno 10 giorni. Per le scuole medie e superiori le nuove direttive prevedono che con due casi di studenti positivi in classe scattino misure differenziate in funzione dello stato vaccinale: per i non vaccinati o per chi lo è da più di 120 giorni è prevista la Dad, mentre per i vaccinati si proseguono le lezioni in presenza con l’autosorveglianza e l’utilizzo di mascherine Ffp2. Solo per questi ultimi, si chiarirà che non è necessario fare tamponi per stare in classe (e quindi le scuole, in questi casi, non devono più chiederlo). Ovviamente, fuori dalla scuola, gli stessi studenti dovranno limitare al minimo indispensabile altri contatti.

Per aiutare genitori e alunni il Governo starebbe valutando la pubblicazione di un vademecum per fare chiarezza (si spera, una volta per tutte) sulle regole da rispettare sulla gestione dei casi positivi a scuola.

Mascherine Ffp2 gratis

Il primo passo intanto è stato lo stanziamento di oltre 45 milioni di euro per la fornitura gratuita di mascherine Ffp2 anche a studenti di medie e superiori e al personale scolastico (inclusi i docenti) in autosorveglianza, sulla base di un’attestazione dell’istituzione scolastica interessata che ne comprovi l’esigenza. Non appena la norma entrerà in vigore, le scuole potranno acquisire le mascherine Ffp2 necessarie nelle farmacie o presso gli altri rivenditori autorizzati che abbiano aderito al protocollo d’intesa dello scorso 4 gennaio, che prevedeva un costo di 0,75 centesimi a mascherina.

Un passo avanti, visto che fino a questo momento le mascherine Ffp2 erano state previste per il solo personale “preposto alle attività scolastiche e didattiche nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole di ogni ordine e grado, dove sono presenti bambini e alunni esonerati dall’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie”.