A partire da marzo 2020, con l’avvento della crisi sanitaria da Covid 19, la totalità delle scuole di ogni ordine e grado è stata costretta ad aderire alle nuove regole imposte dalla didattica a distanza. In base ai cambiamenti imposti tutti gli scolari, dai bambini delle scuole elementari ai ragazzi dell’università, hanno visto stravolgere completamente il metodo con cui l’insegnamento era loro da sempre proposto, dovendo adeguarsi a seguire corsi e lezioni su piattaforme online. Non più ore in presenza seduti ai banchi, ma infinite giornate davanti al proprio computer!
Ma come scegliere tra le tante proposte di piattaforme per la didattica a distanza? Quale è migliore in base alle capacità informatiche di docenti e studenti? Per ogni specifica situazione, è necessaria una piattaforma flessibile e personalizzata: scopri su QuiFinanza quali sono le migliori.
Indice
Cosa sono e a cosa servono le piattaforme e-learning
Con l’adozione della didattica a distanza – la cosiddetta DAD, il Miur, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha iniziato sempre più spesso a veicolare il concetto di e-learning. Ma cosa significa esattamente? Con e-learning si intende una modalità di formazione a distanza, già ampiamente diffuso in tutto il mondo ancor prima dell’avvento della crisi sanitaria che ha costretto a casa milioni di studenti.
Alla stessa stregua di un e-commerce, l’e-learning è un servizio formativo, offerto tramite un portale specifico, che consente agli studenti di connettersi in un ambiente virtuale per usufruire di un prodotto o di un contenuto offerto da un personale docente da remoto. Questo è però possibile soltanto grazie alla presenza di un device (un PC, un tablet o uno smartphone) e di una stabile connessione alla rete internet.
Ma non potrebbe esistere un servizio di formazione e-learning senza l’appoggio delle piattaforme di e-learning: spazi virtuali, delle vere e proprie stanze, dove docenti e studenti appartenenti a scuole di ogni ordine e grado si incontrano per mettere in atto le stesse dinamiche di insegnamento e apprendimento, anche seppur con qualche piccola variazione dettata dal medium, che sono per secoli avvenute tra i banchi di scuola.
Le migliori piattaforme per la scuola primaria e secondaria di primo grado
Gli studenti, durante la frequenza della scuola primaria (le scuole elementari, di durata quinquennale) e secondaria di primo grado (le scuole medie, di durata triennale), a partire da Marzo 2020 hanno visto alternarsi momenti di DAD (didattica a distanza) e DDI (didattica digitale integrata) la quale prevede un connubio di lezioni in presenza e a distanza a seconda della classe di frequenza e dell’andamento della crisi sanitaria.
Per venire incontro alle esigenze dei giovani studenti, la cui età, si ricorda, va dai sei agli 13 anni, è stato necessario individuare piattaforme di e-learning funzionali, flessibili ma dal funzionamento non eccessivamente macchinoso, per consentire a studenti e genitori un accesso all’insegnamento in tutta serenità.
Le migliori piattaforme per la didattica a distanza individuate sono state le seguenti:
- Zoom Cloud Meetings: Zoom Cloud Meetings, ai più, conosciuto come Zoom, è una piattaforma di e-learning che si contraddistingue per la sua versatilità e la sua facilità di utilizzo in situazioni di meeting e lezioni da remoto. Data la sua facilità, si presta perfettamente ad essere utilizzata anche dagli utenti più giovani e da quelli meno esperti e avvezzi alla tecnologia, i quali avranno a disposizione una piattaforma estremamente versatile che si adatta perfettamente alle necessità di insegnamento e apprendimento tipiche delle classi in regime di DAD. Il suo utilizzo, come accennato, è estremamente semplice grazie ad un’interfaccia utente intuitiva composta di pochi comandi e strumenti, grazie ai quali è possibile avviare una conferenza Zoom alla quale possono partecipare tutti gli alunni e i docenti della classe. Durante l’iscrizione al servizio, sarà necessario scegliere un piano tariffario. Il Piano Basic di Zoom è completamente gratuito e le sue funzionalità sono più che sufficienti per le esigenze della didattica a distanza delle scuole primarie e secondarie di primo grado.
- Google Classroom: Google Classroom, conosciuta anche solamente come Classroom, è la piattaforma di e-learning perfetta per la DAD rilasciata dell’azienda di Mountain View come facente parte della suite di Google. Basta dunque avere un account gmail per poter accedere al servizio e usufruire della piattaforma Classroom per avviare e/o seguire lezioni e corsi online. Non solo. Facendo parte di una suite, quindi di un pacchetto completo di strumenti, gli studenti e i docenti, oltre ad utilizzare Classroom per le lezioni da remoto, potranno beneficiare di tantissimi altri programmi utilissimi per la didattica a distanza, come per esempio Google Drive per condividere materiali e documenti, Google Documenti, Google Presentazioni e Google Fogli. Tutti strumenti utilissimi e per nulla dissimili dal pacchetto offerto da Microsoft per i PC.
- Google Moduli: esattamente come Classroom, Moduli fa parte della suite offerta da Google. Google Moduli nasce principalmente per motivi di natura lavorativa, consentendo a qualcuno di porre domande e sondaggi a risposta multipla. Questo suo uso, durante i momenti soggetti alla didattica a distanza, si è rivelato particolarmente utile per la realizzazione di verifiche e test a risposta multipla, una modalità di verifica dell’apprendimento che ben si adegua alle necessità di classi come la primaria e la secondaria di primo grado. Il suo funzionamento è piuttosto elementare: basterà impostare il numero di Moduli in base alla quantità di domande. Ogni modulo avrà un titolo, che in questo particolare caso equivarrà al quesito che il docente pone agli studenti e, dopo la domanda, è possibile impostare alcune opzioni di risposta cui lo studente dovrà selezionare una sola opzione.
- Skype: da sempre utilizzato per effettuare chiamate e videochiamate completamente gratuite da ogni angolo del mondo, con l’avvento della della didattica a distanza le sue funzioni si sono piegate perfettamente alle varie necessità didattiche, come lezioni in contemporanea, le verifiche e le interrogazioni. Questo, unito alla sua interfaccia assolutamente semplice e intuitiva, ha fatto sì che, a pochi giorni dall’avvento della crisi pandemica, Skype fosse utilizzato dalla maggior parte delle classi per la prima esplorazione dell’esperienza “didattica a distanza”. Poco dopo, con l’approfondimento, lo studio e la proposta di nuove piattaforme e-learning, Skype è stato poi piano piano abbandonato. Ciò non toglie che la sua semplicità e il suo funzionamento assolutamente basic, si adatti perfettamente allo svolgimento della maggior parte delle esperienze di didattica a distanza presso le classi della scuola primaria e secondaria di primo grado.
Le migliori piattaforme per la scuola secondaria di secondo grado e università
Esattamente come gli studenti e i docenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, anche studenti e docenti delle scuole secondarie di secondo grado (le scuole superiori) e delle Università si sono trovati a fare i conti con delle modalità di apprendimento, quelle dettate dalla didattica a distanza, assolutamente inesplorate prima di allora.
Tra le piattaforme per la didattica a distanza, le scuole superiori e l’università hanno potuto contare su sistemi decisamente più intricati nel loro funzionamento ma che riuscissero ad assecondare più compiutamente delle esigenze più complesse.
- Microsoft Teams: Microsoft Teams fa parte della suite Microsoft e si offre come una perfetta piattaforma per la didattica a distanza, rispondendo ad esigenze particolarmente complesse. Proprio per questo motivo, il suo utilizzo non è immediatamente intuitivo ma, con un po’ di applicazione, sarà una piattaforma e-learning perfettamente in grado di soddisfare le necessità anche del team più esigente: come quello di una seduta di Laurea, per esempio. Teams consente, oltre alla condivisione di innumerevoli file e documenti e di un blocco note condiviso per la classe, la creazione di uno o più ambienti virtuali entro i quali i partecipanti possono muoversi liberamente, come fossero vere e proprie stanze. All’interno di ogni stanza, dedicata ad una lezione, si può commentare tramite la chat o prendere parola attraverso l’apposito pulsante “alzata di mano”. Il relatore della stanza sarà l’unico ad avere però il pieno controllo degli strumenti, come ad esempio la condivisione dello schermo.
- Google Meet: analogo all’applicazione Microsoft Teams, Google Meet consente, in una medesima complessità di gestione, la realizzazione di ambienti virtuali entro i quali fino a 100 partecipanti tra docenti e studenti possono accedere per seguire simultaneamente ed impartire le lezioni. Tra le piattaforme per la didattica a distanza, Google Meet è considerata tra le più sicure in quanto, per accedere ad una riunione o ad un contenuto condiviso, bisognerà essere in possesso di un pin o una password.