Scegliere se investire in pannelli solari o continuare a utilizzare l’energia tradizionale non è solo una questione di sostenibilità ma anche di risparmio. I primi, infatti, hanno i loro costi iniziali e non sono alla portata di tutti. Nel tempo, però, possono portare a vantaggi economici e ambientali significativi. Ma conviene davvero investire oggi per risparmiare domani o è meglio continuare a pagare la bolletta, evitando così di dover sostenere una bella spesa tutta assieme?
Indice
Quanto conviene oggi un impianto fotovoltaico?
I pannelli solari sono dei dispositivi che trasformano la luce del sole in altre forme di energia. A seconda della tipologia di quest’ultima si possono distinguere diverse tipologie di pannelli solari come:
- i pannelli solari termici sfruttano l’energia del sole per generare calore;
- i pannelli solari fotovoltaici sfruttano l’energia del sole per produrre energia elettrica.
Entrambi durano circa 30 anni ma la loro potenza può diminuire nel corso del tempo.
Al giorno d’oggi il costo di un impianto fotovoltaico da 3 kW, composto da un insieme di pannelli solari e installato con materiali di qualità, come spiega Altroconsumo, si aggira intorno ai 7.000 euro ma può anche arrivare a costare più di 8.000 euro nel caso si acquisti un modello di ultima generazione.
Conviene, però, optare per tale soluzione se il proprio consumo annuo di energia è al di sopra dei 2.500 kWh e se si ha la certezza di vivere in quell’immobile per molti anni. In caso contrario, infatti, c’è il rischio di non recuperare i soldi spesi.
A quali incentivi si ha diritto con i pannelli solari
La Legge di Bilancio 2025 ha stabilito che qualora nella propria casa siano stati eseguiti degli interventi per il miglioramento dell’efficienza energetica negli anni 2025, 2026 e 2027 spetterà un’agevolazione fiscale che consiste nella detrazione dell’Irpef da ripartire in 10 rate annuali di importo uguale.
Essa è:
- del 50% per l’abitazione principale e 30% per le altre case (per il 2025);
- del 36% per l’abitazione principale e del 30% per le altre case (per il 2026 e il 2027).
Sono però escluse dallo sconto le spese effettuate per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili.
Quando conviene l’energia elettrica tradizionale
L’energia tradizionale è quella che proviene dalla rete nazionale e che viene prodotta generalmente utilizzando dei combustibili fossili. Il principale vantaggio è che essa è sempre disponibile. Inoltre:
- non richiede alcun investimento iniziale;
- è facile da usare.
I principali svantaggi sono invece:
- la dipendenza nella maggior parte dei casi dai combustibili fossili;
- i costi variabili in bolletta;
- le emissioni di Co₂.
Consta di due principali regimi tariffari ovvero mercato tutelato/tutele graduali e quello libero. Nel primo le condizioni sono stabilite dall’Arera mentre nel secondo è l’utente che sceglie il fornitore e il piano tariffario che può essere a prezzo fisso e variabile.
Le tariffe dell’energia elettrica in Italia dipendono poi dalle fasce orarie. Possono essere monorarie, con prezzo unico per tutta la giornata, o biorarie, con prezzi che variano in base all’orario e al giorno della settimana.
Cosa scegliere tra pannelli solari e rete elettrica
Converrebbe investire in pannelli solari se:
- si ha intenzione di restare nella stessa casa per un lungo periodo;
- si spostano i consumi maggiori come con lavastoviglie e la lavatrice nelle ore in cui c’è il sole;
- si desidera energia pulita;
- il tetto è esposto a Sud o Sud Ovest e ci sono poche ombre;
- si desidera contribuire alla riduzione delle emissioni.
Si dovrebbe invece continuare a utilizzare l’energia tradizionale se i propri consumi energetici sono molto bassi e se si pensa di trasferirsi in un’altra casa. Oltre, ovviamente, se non si ha un budget per sostenere l’investimento iniziale.