Quali libretti postali è possibile aprire oggi: Smart, minori e giudiziari

Quali sono i libretti postali disponibili, le differenze rispetto al passato e cosa valutare prima di aprirne uno

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Alessandra Di Bartolomeo

Giornalista di economia

Giornalista esperta di risparmio, ha maturato una vasta esperienza nella divulgazione di questioni economiche.

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I libretti di risparmio postale sono una delle soluzioni più diffuse per gestire e depositare il proprio denaro in modo semplice e sicuro. A fine 2024, infatti, il patrimonio gestito dal risparmio postale ha raggiunto quota 324 miliardi di euro e di tale cifra 94 miliardi di euro sono stati depositati proprio nei libretti. Ciò significa che una quota rilevante della liquidità delle famiglie viene ancora affidata a questi prodotti, percepiti come un porto sicuro contro l’incertezza economica.

Quali libretti di risparmio è possibile aprire oggi

Se si desidera aprire un libretto di risparmio si ha accesso principalmente a quello Smart che è disponibile nella versione cartacea e nella dematerializzata. Entrambe le formule si possono gestire sia online che mediante il sito ufficiale, nonché mediante l’app di Poste Italiane.

Ci sono poi il libretto dedicato ai minori e il libretto giudiziario.

Quali libretti postali non si possono più sottoscrivere

Non sono invece più sottoscrivibili i libretti vincolati nominativi, in quanto dal 1° luglio 2000 non sono più emessi.

Chi li possiede non deve preoccuparsi: i termini contrattuali continuano a essere quelli pattuiti al momento dell’apertura.

Anche per i libretti di serie speciale emessi per gli italiani all’estero le regole sono simili. Non sono più emessi dal 30 giugno 2002. Per quelli ancora in essere, sono valide le condizioni e i tassi dei libretti nominativi ordinari.

Infine, non possono essere più sottoscritti i libretti di risparmio al portatore, dal 4 luglio 2017, con l’entrata in vigore del D.lgs. n. 90/2017. La legge ha anche vietato qualsiasi trasferimento di quelli già esistenti.

Dovevano infatti essere estinti obbligatoriamente entro il 31 dicembre 2018 dal portatore. Se tale operazione non è avvenuta, il libretto risulta inutilizzabile: non è più idoneo alle operazioni di prelievo, movimentazione delle somme o operazioni di deposito.

Libretto Smart: cos’è e come funziona

Il libretto di risparmio postale Smart è uno strumento di risparmio postale intestato a una o più persone, basato su un deposito nominativo, e può essere richiesto sia in forma cartacea che dematerializzata al momento della sottoscrizione o in una fase successiva.

Qualora si scelga la tipologia cartacea, si otterrà un documento fisico sul quale verranno riportate le principali operazioni.

Cosa è cambiato il 13 aprile 2025 per i libretti Smart

Fino allo scorso 13 aprile 2025, il libretto Smart era strutturato come una combinazione di 3 elementi inscindibili ovvero:

  • libretto di risparmio ordinario Smart;
  • carta libretto;
  • servizio di risparmio postale online.

Grazie a questa configurazione, il titolare poteva gestire il libretto sia con i canali digitali che presso gli uffici postali. Inoltre poteva essere intestato soltanto alle persone fisiche maggiorenni.

Nel caso di libretti dematerializzati, il termine del rapporto relativo alla carta libretto comportava in automatico l’estinzione del libretto nel caso di intestazione singola.

Per quelli cointestati, invece, la cessazione si verificava soltanto nel caso in cui nessuno degli intestatari risultava titolare della carta.

Dal 14 aprile scorso il libretto Smart è diventato più flessibile. È rimasto sempre nominativo ma ora può essere intestato anche ai minori di età e alle persone giuridiche.

L’attivazione del servizio di risparmio postale online e la carta libretto, poi, non sono più obbligatori. Tuttavia si possono richiedere sia nel momento in cui si apre il libretto che dopo, se si soddisfano le condizioni previste.

Le caratteristiche del libretto Smart

Nel caso si scelga di aprire un libretto cartaceo, vi vengono annotate sopra le operazioni di versamento e prelievo, nonché quelle effettuate mediante carta o servizi online (in un secondo momento, presso l’ufficio postale).

Qualora si opti invece per il dematerializzato, le operazioni vengono registrate alla data di perfezionamento. Inoltre, senza costi e con cadenza annuale, Poste mette a disposizione dei clienti anche un rendiconto elettronico che si può consultare nell’area riservata del sito ufficiale.

Per quanto riguarda le somme depositate sul libretto, esse producono interessi dal giorno del versamento o dell’accredito e maturano fino a quello del prelievo del credito disponibile.

In funzione del saldo, poi, il calcolo avviene su base giornaliera mentre la capitalizzazione è annuale e avviene il 31 dicembre di ogni anno.

Se il libretto è cartaceo, gli interessi maturati vengono annotati quando si presenta il libretto all’ufficio postale o in occasione dell’estinzione del rapporto.

Il tasso annuo lordo è dello 0,001% ma se si desidera ottenere un rendimento più alto è possibile accantonare una parte dei soldi presenti sul libretto nei depositi Supersmart.

Libretti dormienti e infruttiferità

Nel caso il saldo del libretto Smart sia uguale o più basso di 250 euro, quest’ultimo non produce più interessi dopo 5 anni dall’ultima operazione eseguita.

Il libretto torna fruttifero solo dopo che si esegue una nuova operazione di versamento. Al contrario diventa dormiente.

Qualora, invece, i libretti abbiano un saldo più alto di 100 euro e non registrino movimenti per 10 anni, il denaro presente su di essi verrà trasferito al Fondo depositi dormienti come prevede la normativa.

Cosa si può fare con il libretto postale Smart

Sottoscrivere e mantenere il libretto di risparmio Smart non costa nulla. Grazie a esso presso gli uffici postali si può:

  • versare contanti;
  • versare assegni;
  • prelevare denaro;
  • trasferire denaro.

Mediante gli sportelli Postamat con la carta libretto postale si può invece:

  • prelevare denaro;
  • disporre di girofondi dal libretto Smart al conto corrente BancoPosta o verso altri libretti compatibili.

Chi dispone di un libretto Smart monointestato o cointestato a firma disgiunta, poi, può utilizzare anche delle funzionalità online grazie alle quali può:

  • visualizzare la lista e il saldo dei movimenti;
  • attivare i depositi Supersmart;
  • acquistare bfp;
  • trasferire i propri fondi mediante girofondo da o verso il proprio libretto;
  • ricevere bonifici da un conto corrente bancario con la medesima intestazione del libretto.

Libretto dedicato ai minori

È possibile inoltre aprire il libretto postale dedicato ai minori che è pensato per accompagnare questi ultimi nei primi passi verso il risparmio.

Può aprirlo un genitore o un tutore legale presso un qualsiasi ufficio postale oppure online e offre la possibilità di depositare anche piccoli cifre.

Il prodotto è diviso in tre fascie di età e ciascuna ha un diverso livello di autonomia. La prima è quella 0-12, la seconda è dai 12 ai 14 anni mentre l’ultima è dai 14 ai 18 anni.

Libretto giudiziario

C’è infine il libretto giudiziario che può essere aperto solo su richiesta dell’Autorità giudiziaria.

Si utilizza nei casi in cui è necessario custodire denaro legato a procedimenti giudiziari come sequestri, pignoramento o altre misure disposte dal Tribunale.

Ha soprattutto una funzione cautelare: serve per garantire la conservazione e la tracciabilità del denaro fino al procedimento.

Sia i prelievi che i versamenti, infine, possono essere effettuati senza limite di importo. Tale operazione, però, può avvenire solo presso gli uffici postali abilitati che si trovano nelle località sedi di:

  • uffici di conciliazione;
  • Tribunali;
  • Corti di Appello.

Così come gli altri due libretti, anche questo è emesso da Cassa Depositi e Prestiti, garantito dallo Stato Italiano e non ha costi di sottoscrizione o gestione.

Il regime fiscale dei buoni fruttiferi postali

Per il libretto di risparmio postale si paga un’imposta di bollo annuale fissa che è di 34,20 euro se la giacenza media supera i 5.000 euro.

Sugli interessi maturati, invece, si applica una ritenuta fiscale del 26%.

Nel caso in cui, il libretto non abbia un saldo sufficiente a coprire gli oneri fiscali, il rapporto viene chiuso. In questo caso la normativa prevede che la compensazione del credito possa avvenire anche da altri libretti intestati alla stessa persona.